JAMAL'S POV
Sbatto la porta di casa e guardo tutto il macello che c'è per casa. "Le telecamere di sicurezza sono fuori uso, sono come bruciate." Dal salotto sbuca Ethan con in mano le videoregistrazioni delle telecamere che sembrano essere effettivamente bruciate."Ottimo." Do un calcio al mobile per terra e mi passo una mano per i capelli. "Hailey? Ha detto qualcosa?"
"Non ha fatto domande. Pensa che sia stato qualche ladro, anche se non era tanto convinta." Affermo dirigendomi verso la cucina.
'Tranquillo, non sarà niente' questo mi ha detto prima di scendere dalla macchina.
Quanto vorrei restare veramente calmo e quanto vorrei che tutto questo sia solo uno scherzo.
Sapevano che non ero in casa e questo significa che già era da qualche giorno che mi seguivano, sapevano il codice del cancello e soprattutto quando sono entrati l'allarme non è suonato.
Avranno escogitato tutto anche se non so come diamine hanno fatto.
So perfettamente che non è stato un ladro, ma un'altra persona.
Una persona che di queste cose se ne intende.
"Cos'è questo?" Mi giro verso Ethan e guardo il foglio di carte nelle sue mani, glielo strappo delle mani e lo apro.
Era solo un avvertimento.
-H"Hasan." Affermiamo entrambi contemporaneamente guardandoci. "Cazzo, ma questo è fuori. Vuole davvero appropriarsi di tutto?"
"E farà di tutto per convincerci, con le buone o con le cattive." Stringo nella mano il biglietto distruggendolo.
"Ripeto: è fuori di testa. L'ho sempre detto che non mi convinceva."
Chiudo gli occhi sospirando, devo riacquistare lucidità per capire come agire e cosa fare di preciso.
"Dobbiamo fare qualcosa, Jamal. Non possiamo permetterglielo."
"Partirò." Affermo convinto riaprendo gli occhi e guardandolo. "Andrò da lui e ci parlerò, prima l'attentato a Berlino adesso questo. Inizio a pensare che l'attentato era già programmato e sapeva che saremmo andati lì"
"Credi che accetterà di parlarti?"
"Deve accettare. Prima fa tutto questo e poi non vorrà parlarmi? Non credo. Parlerà con me con le buone o con le cattive." Do un pugno al muro per poi salire le scale per andare in camera.
HAILEY'S POV
Sono tre giorni che non vedo Jamal. Ho provato a chiamarlo, sono andata a casa sua ma zero. Sembra essere completamente sparito dalla circolazione.Stella la sua domestica mi ha detto che non lo vede da quattro giorni, prima che succedesse tutto quel casino.
"Hailey? Ci sei?" Mi giro verso Giorgia accanto a me. "Stavo pensando una cosa, stavate dicendo?" Guardo entrambe.
"Tra due settimane è Natale, quando ci organizziamo per andare a fare i regali?"
È già Natale? Il tempo sembra essere volato in un batter d'occhio.
"Credo che sabato andrà bene." Sorrido falsamente ad entrambe. "Sicura di star bene?" Bella mi accarezza il braccio.
"Si, va tutto bene."
"Lo sai per qualsiasi cosa noi siamo qui." Afferma Giorgia guardando Bella che annuisce. "Puoi chiamarci sempre, a qualsiasi ora."
"Grazie ragazze." Sorrido ad entrambe.
"Hailey andiamo?" Isabel si avvicina a noi. Annuisco staccandomi da Bella e Giorgia. "Ci vediamo domani ragazze." Saluto entrambe e poi io e Isabel iniziamo ad incamminarci.
Iniziamo a parlare della scuola, mi racconta dei litigi che ha avuto in questi giorni con le sue compagne di classe ma la cosa non mi sorprende.
Isabel è capace di litigare anche con un insetto o con un oggetto qualsiasi. Ricordo che una volta non riusciva ad aprire una bottiglia di sugo già pronto e le venne la brillante idea di spaccarla.
Ovviamente dopo diede la colpa a me e a Nora del casino che aveva combinato, come al suo solito.
Per tutto il tragitto mi sento come osservata ed a un certo punto mi giro vedendo da lontano due uomini alti vestiti di nero che osservano me e Isabel.
Mi giro di nuovo guardando avanti, sembrano gli uomini che vidi a casa di Jamal.
Afferro per il braccio Isabel iniziando a camminare più veloce. "Hailey ma che ti prende? Mi fai male." Piagnucola Isabel.
"Isabel cammina." Più avanti di noi si ferma un furgoncino nero dove scendono altri due uomini vestiti come quelli dietro di noi. "Ma cosa cazzo." Afferma Isabel accanto a me.
Di scatto inizio a correre tirandola con me ma un uomo mi prende per la giacca tirandomi a lui.
"Dove credi di andare, cagna." È la stessa voce dell'uomo che io diedi il calcio nelle palle.
"Lascia stare subito mia sorella, scimmione." Mi giro e vedo Isabel tirare la sua borsa addosso all'uomo dietro di me.
"Isabel scappa!" Lei non mi ascolta e inizia a dare di nuovo dei colpi con la borsa all'uomo dietro di me ma viene fermata da due di loro.
Ci prendono di peso mettendoci nel furgone e appoggiano anche le mani sulle nostre bocche non appena iniziamo ad urlare.
Ci legano entrambe le mani dietro alla schiena e ci fanno sedere. "Zitte." Un uomo ci punta il dito contro e poi esce chiudendo a chiave il furgone.
"Ti avevo detto di scappare." Dico sottovoce ad Isabel che mi guarda preoccupata. "Dimmi che è uno scherzo e che questi uomini non ci hanno veramente rapite."
"Isabel non lo so, stai tranquilla non è nulla." Mi guardo intorno cercando di trovare qualcosa ma vedo solo fogli attaccati sulle pareti del furgone, fogli scritti in turco sembra.
Il furgone parte a grande velocità ed io e Isabel ci scontriamo prese dalla sprovvista. "Che botta." Si lamenta.
"Ti sei fatta male?"
"Si, la testa contro questo coso di metallo." Indica l'asta dietro di lei.
Appoggio la mano sulla sua testa accarezzandola e mi guardo intorno. "Cosa volete da noi?" Urlo.
Mi sposto da Isabel andando verso un piccolo finestrino cercando di aprirlo ma con scarsi risultati.
"Lasciateci andare!" Urlo ancora di più.
Il furgone si ferma di botto ed io cado a terra, subito dopo vedo due uomini entrare e venire verso me ed Isabel. Afferro tutti i fogli lanciandoglieli addosso e attiro a me Isabel.
"Lasciateci andare." Do un calcio ad uno di loro. "Zitta." Esordisce con un tono duro.
Mi afferra per un piede tirandomi verso di lui. Isabel cerca di tenermi stretta ma non ci riesce. Mi dimeno ma lui appoggia un fazzoletto sulla mia bocca e di colpo inizio a vedere doppio.
"Hailey no!" Sento urlare, mi giro e vedo Isabel dimenarsi e poi un fazzoletto che si appoggia sulla sua bocca.
Chiude piano gli occhi ed io con tutte le mie forze mi avvicino a lei. "Stai bene?" Sussurro accarezzandola.
I miei occhi si chiudono da soli, faccio di tutto per tenerli aperti ma è come se non avessi il controllo di essi.
La testa mi gira e inizio a vedere anche tutto sfogato. Mi sfrego gli occhi ma cedo appoggiando la testa vicino a quella di Isabel e chiudo gli occhi.
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Il mio riflesso
ChickLit"Perché tu sei così, sei unica in ogni cosa che fai." Sussurra sulle mie labbra, appoggio una mano sulla sua guancia. "Mi stai rendendo una persona migliore." Sospira. "Come?" Chiedo guardandolo. "Sei il mio riflesso, il riflesso che vorrei vedere...