Il mio riflesso

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L'amore è composto da un'unica anima che abita in due corpi.
- Aristotele

JAMAL'S POV
Accarezzo delicatamente il suo viso, spostandole qualche capello che la copre. Non smetterò mai di osservarla, specie quando è rannicchiata su di me e dorme beata. Vorrei che il tempo si fermasse e che magari restassimo in questa posizione per un tempo indefinito, lontano dal mondo esterno e dal male che c'è al di fuori. La terrei stretta a me proteggendo ogni minimo centimetro del suo piccolo corpo così forte e fragile allo stesso tempo.

Non posso ancora crederci che diventerà mia moglie, sembra quasi surreale.
Fino ad un anno fa ero convinto che non l'avrei più rivista e adesso?
Adesso posso dire che sarà mia per sempre. Lo sarebbe stata a prescindere anche senza questo sacramento ma sapevo bene quanto lei ci tenesse.

Stavo pensando di chiederle di sposarmi da mesi ormai, non riuscivo mai a trovare il momento adatto. Era come se ogni occasione che mi si presentasse davanti non era all'altezza della proposta che volevo farle. Mi sono davvero sforzato tanto per trovare il modo giusto, ed è stato tremendamente difficile.

Le volevo chiederle di sposarmi quando eravamo a Berlino solo io e lei per lavoro, ma scacciai via questo pensiero ricordandomi cosa successe qualche anno prima quando eravamo lì. Non sarebbe stato un momento decisamente romantico..

Volevo chiederle di sposarmi quando partimmo con gli altri per andare alla casa in montagna, ma dopo il nostro pesante litigio non mi sembrava il caso. Iniziai a pensare che se glielo avessi chiesto mi avrebbe rifiutato senza pensarci per com'era nervosa..

E sempre lì, Hailey stava per scoprire dell'anello che avevo nascosto nel borsone ma fortunatamente non si è accorta di nulla.

Avevamo fatto una scommessa io e i ragazzi per la festa del bambino di Isabel, se avessi perso la scommessa dovevo chiedere ad Hailey di sposarmi davanti a tutti. Fortuna che è successo tutto il contrario, sapevo che non era il momento giusto.

Anche se per un attimo ho pensato che sarebbe stata una seconda buona notizia oltre a quella del sesso del bambino.

Volevo chiederle di sposarmi quando eravamo al letto nudi con solo una piccola luce soffusa che illuminava la stanza nell'oscurità della notte, avevamo appena finito di fare l'amore ed in quel silenzio abissale che circondava la stanza si sentivano solo i nostri respiri ancora affannati ed i battiti del nostro cuore accelerati per l'orgasmo che avevamo appena avuto. E mentre lei era tra le mie braccia appoggiata con la testa sulla mia spalla mentre guardava il soffitto sopra di noi io mi persi nell'osservarla come spesso mi capitava. Non feci altro in quel momento che pensare a quanto fosse perfetta ed a quanto io fossi fortunata ad averla al mio fianco. Ero quasi sul punto di farle la proposta stavo anche per recuperare la scatolina rossa dal mio comodino ma in quel momento mi bloccai con la mano ancora penzolante vicino al comodino e con il cassetto poco aperto. Potevo mai chiederle di sposarmi nudi nel letto dopo aver fatto l'amore?

Non sarebbe stato romantico, l'atmosfera non era quella giusta. Non era il momento giusto per chiederle di affiancarmi per il resto della nostra vita e di farmi l'onore di diventare mia moglie.

Sono diventato un fottuto romantico. Proprio io che fino a qualche anno prima non sapevo neanche cosa significasse essere romantici e farsi prendere dal panico per fare una semplice proposta.

Ma con Hailey è sempre stato tutto diverso, con lei mi viene del tutto naturale essere romantico, senza rendersene conto mi ha fatto diventare la persona che mai e poi mai avrei sognato di essere. Quel riflesso di me ancora sconosciuto, come se non fossi effettivamente io.

Ma in effetti prima di incontrarla, nulla aveva senso.

Ero un uomo freddo, senza sentimenti.
Passavo le giornate a gestire il campo, viaggiavo interrottamente e la notte la passavo a spassarmela con diverse ragazze e mi è capitato anche di fare uso di sostanze stupefacenti. Non mi importava di vivere, ero in bilico tra la vita e la morte ogni giorno e poco mi importava di morire.