HAILEY'S POV
Porto una patatina alle mi labbra e poi verso il contenuto della busta in una ciotola trasparente. Richiudo la busta posandola nel mobile. Mi ero ripromessa che una volta tornati da Parigi avrei iniziato ad assumere un'alimentazione corretta, nella mia testa suonava semplice mangiare insalata e pollo fino al matrimonio.Non mi sono mai fatta alcun problema col cibo, non ho mai pensato di seguire un alimentazione corretta fino ad oggi. Mi è solo iniziata a salire l'ansia per l'abito, le paranoie che sono partite sono tante.
E se dovessi ingrassare e non entrare più nel vestito?
E se poi si dovessero vedere delle imperfezioni?
E se non riesco a trovare un vestito che davvero mi colpisca?
Paranoie inutili e quasi senza senso, ma credo siano pensieri normali per una persona che si deve sposare.
La mattina quando mi sveglio ho abbandonato il mio amato pane con la nutella per poi mangiare un misero yogurt magro senza grassi. Ma è questo il problema, mi sveglio con la buona intenzione di seguire un alimentazione corretta e poi senza rendermene mi perdo durante la giornata.
Come adesso, che sono con una ciotola colma di patatine pronte per lo spuntino pomeridiano.
Afferro un'altra patatina mangiandola e nel frattempo mi avvicino al frigorifero. Vorrei preparare una cena deliziosa, senza ordinare pizze o panini.
Devo pur abituarmi a cucinare e prendermi cura di Jamal. Quando vivevo con mia mamma spesso e volentieri cucinavamo noi, arrangiandoci con piatti estremamente semplici ma buoni.
Di solito facevamo a turni, e forse quella che sapeva cucinare nettamente meglio era Nora. Ma dopotutto, lei è brava in tutto ciò che fa.
Recupero della pasta sfoglia, potrei farcirla con dei pomodorini e mozzarella e accompagnare il tutto con delle patate. Semplice ma buono. La ripongo nel frigo, notando che è ancora troppo presto per preparare la cena.
Richiudo l'anta del frigorifero e mi avvicino al mobile afferrando la ciotola e mi appoggio al marmo mangiando.
Jamal è chiuso da questa mattina nel suo ufficio a lavorare, da quando siamo tornati da Parigi non ha avuto neanche un momento per rilassarsi. Siamo stati subito invasi dal lavoro e come se non bastasse Jamal spesso è partito la mattina presto per andare a visionare da vicino dei cantieri per poi ritornare a casa la sera tardi e recuperare il lavoro perso per l'intera giornata.
Volevo accompagnarlo ma il lavoro in ufficio non me lo ha permesso, in compenso era in compagnia di Alan.
Ovviamente il primo pensiero quando siamo tornati non è stato ritornare subito in ufficio e riprendere il lavoro ma bensì andare dai miei genitori per dare loro la grande notizia. Come sospettavo però, sapevano già tutto e con mia grande sorpresa ho scoperto che Jamal prima di chiedermi di sposarmi ha chiesto il permesso a mio padre di chiedere la mia mano. Mi ha sorpreso e non poco, non mi sarei mai aspettata questo gesto di Jamal.
Il loro rapporto sembra essere completamente cambiato, e credo che adesso Jamal piaccia a mio padre. Sembrano andare d'amore e d'accordo ed io non posso che essere felice di questo loro rapporto.
Inutile dire che sia io che lui non vogliamo aspettare molto per il matrimonio, non abbiamo poi altro tempo da perdere e sarebbe inutile aspettare. Ci ho messo giorni a realizzare che mi sposerò, guardavo l'anello al mio dito e come una bambina sorridevo mentre lo osservavo. Credo di non essermi mai immaginata in abito da sposa insieme a Jamal, non ci ho mai pensato.
Anche se già adesso è come se fossimo sposati, viviamo insieme, stiamo a contatto ventiquattr'ore su ventiquattro. Semplicemente sarà più ufficiale e poi avrò il suo cognome. La signora Thompson, suona strano ma è dannatamente perfetto.
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Il mio riflesso
ChickLit"Perché tu sei così, sei unica in ogni cosa che fai." Sussurra sulle mie labbra, appoggio una mano sulla sua guancia. "Mi stai rendendo una persona migliore." Sospira. "Come?" Chiedo guardandolo. "Sei il mio riflesso, il riflesso che vorrei vedere...