HAILEY'S POV
Passato.
"Principessa muoviti, non vorrai mica arrivare tardi a scuola?" Urla papà dalla cucina, prendo la mia cartella delle principesse e con difficoltà la metto sulle spalle, esco dalla mia stanza e scendo giù correndo. "Piano che scivoli!" Urla mamma.Entro in cucina e sorrido contenta guardando entrambi. "Papà andiamo?"
Lui annuisce e si alza, va verso il seggiolone e da un bacio ad Isabel, la mia sorellina più piccola. Mi avvicino a mamma e le do un bacio sulla guancia.
"Buona scuola tesoro." Mi sorride.
Corro insieme a Nora fuori dalla cucina e con papà usciamo. Entro in macchina e mi siedo.
"Papà verrai agli incontri con le maestre?" Gli sorrido."Certo principessa." Mi sorride. Batto le mani contenta.
Sento Nora accanto a me sbuffare e mi giro verso di lei. "Che c'è?" Mi guarda.
"Perché sbuffi?"
"Nulla." Inizia a guardare fuori dal finestrino ed io alzo le spalle guardando avanti.
Dopo qualche minuto arriviamo fuori scuola e Nora scende e salutando papà va verso le sue amiche. Prendo per mano papà che mi accompagna fino all'entrata.
"Devo aspettarmi cose brutte dagli incontri oggi?" Abbassa lo sguardo su di me. Alzo le spalle. "Forse matematica, non mi piace è difficile."
"Sei qui apposta per imparare."
"Ma a cosa mi servirà nella vita?" Chiedo confusa. "A fare conti e tanto altro, un giorno capirai." Scuoto la testa. "Non la capirò mai."
"Principessa sei solo al primo anno delle elementari devi vedere ancora quante cose dovrai imparare." Mi sorride. "Spero che non saranno tante." Sbuffo.
"Ci sarai sempre ad aiutarmi in matematica?" Lo guardo. "Certo, papà c'è sempre." Si abbassa e mi abbraccia, mi circonda con le sue grandi braccia ed io ci affondo all'interno. Lui ci sarà sempre.
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Presente.
"Mamma muoviti che dobbiamo andare ai colloqui!" Urlo dalle scale scendendo velocemente. "Sono pronta! E non scendere velocemente le scale che cadi." Alzo gli occhi al cielo.Entro in salotto e prendo la mia giacca nera. "Andiamo?" La guardo e lei annuisce. "Isabel è già lì con Alice." La informo.
Usciamo fuori ed io corro verso la macchina. Sono un po' agitata che mamma incontri Jamal anche se lui non potrà mai dire nulla.
Già si sono incontrati ed è andato tutto bene ed è questa cosa che mi tranquillizza al momento ma mamma è sempre stata una persona attenta su tutto.
Quando io e Jamal ci guardiamo è come se i nostri occhi occhi si parlassero a vicenda, non so come sia possibile. E di certo non vorrei che mamma si accorgesse di questi sguardi.
Mamma sale in macchina e sorridendomi si allaccia la cintura e mette in moto.
"Devo aspettarmi qualcosa di brutto?" Ride mamma mentre guida.
"Non saprei." Ridacchio. Forse l'unica professoressa che potrebbe dire qualcosa è proprio matematica, mai amata in vita mia questa materia. Siamo due cose completamente opposte, siamo come l'acqua e l'olio, difficili da unire.
"Non so quello che mi aspetta con Isabel." Sospira lei svoltando verso la scuola. "Inizia a prepararti psicologicamente." Ridacchio.
"Non tanto per i voti ma per il comportamento."
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Il mio riflesso
ChickLit"Perché tu sei così, sei unica in ogni cosa che fai." Sussurra sulle mie labbra, appoggio una mano sulla sua guancia. "Mi stai rendendo una persona migliore." Sospira. "Come?" Chiedo guardandolo. "Sei il mio riflesso, il riflesso che vorrei vedere...