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HAILEY'S POV
5 anni dopo..
"Pronta per il colloquio del nuovo lavoro?" Esulta Nora entrando in cucina e appoggiando la sua borsa sul tavolo. Scuoto la testa e prendo la mia tazza di latte bevendola.

"Ho la faccia di una che è pronta?"

"In effetti no." Ridacchia. "Ecco." Appoggio la tazza sul tavolo e afferro un biscotto mangiucchiandolo.

Se vuoi iniziare bene la giornata, una buona colazione devi fare.

Quello che diceva sempre mamma a me e alle mie sorelle quando eravamo piccole. Ma non sempre era così.

"So che stai provando, ansia, paura, ma vedrai che una volta arrivata lì filerà tutto liscio."

"Mi ero abituata già al mio vecchio lavoro, con le persone, adesso devo ricominciare tutto daccapo." Sbuffo sonoramente.

"Qualche giorno e ti abituerai, vai tranquilla." Mi fa l'occhiolino. "Ci vediamo questa sera, devo scappare." Afferra la sua borsa e avvicinandosi mi lascia un bacio sulla guancia dopodiché si allontana andando verso la porta.

"Ah! Buona fortuna." Si sporge ed io mi giro verso di lei alzando gli occhi al cielo. Mi alzo e prendendo la mia tazza la appoggio nel lavandino.

"Isabel ci vediamo più tardi." Urlo.

"Va bene, buona fortuna." Urla anche lei, prendo le mie chiavi ed esco di casa.

Inserisco le cuffie ed inizio ad ascoltare la musica mentre raggiungo la fermata non tanto distante. Il pullman dovrebbe passare tra più o meno dieci minuti da quanto c'è scritto sul tabellone ma si sa, non sono mai precisi.

In cinque anni molte cose sono cambiate, mi sono diplomata con un voto abbastanza soddisfacente e mi sono iscritta alla facoltà di architettura.

Anche se all'inizio ho avuto un po' di difficoltà con lo studio, essendo cose che non avevo mai studiato in vita mia ma dopo un po' mi abituai.

Sembra ieri il mio primo giorno di corsi all'università, che avevo intrapreso un nuovo percorso e invece adesso si è già concluso.

Sono riuscita ad avere un lavoro subito dopo la laurea, in un ufficio di un famoso architetto, Aldo Casalese.

Il contratto che avevo firmato prevedeva la mia assunzione per sei mesi, come se fosse una prova, e dopo sei mesi potevo firmare un contratto annuale oppure essere trasferita.

La mia fortuna?

Sono stata trasferita.

Stavo iniziando ad ambientarmi ma il destino vuole che io debba cambiare.

L'ho saputo più o meno una settimana prima e ora eccomi qua, mi sto recando in un ufficio totalmente nuovo e soprattutto di un architetto che non conosco nemmeno il nome.

Nora, invece, si è laureata in psicologia e ora sta continuando il tuo tirocinio, che a breve dovrebbe finire, in un ospedale psichiatrico.

Io non riuscirei a lavorare lì dentro, non so come faccia lei. Isabel sta quasi per laurearsi nella facoltà di giurisprudenza, lei è perfetta per essere avvocato soprattutto per il carattere che ha.

Mi alzo dalla panchina vedendo il pullman arrivare e non appena si ferma davanti a me e apre le porte salgo, intravedo un posto e mi siedo continuando ad ascoltare la musica.

Il mio riflessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora