HAILEY'S POV
01:54
Siamo qui da ormai ore, appoggio la testa al muro dietro di me e incrocio le braccia sospirando. Non appena Jamal mi ha detto che Isabel aveva rotto le acque non ho capito più nulla, sono corsa sopra in camera per vestirmi ma non prima di aver spento il forno prima che la casa prendesse fuoco. In meno di cinque minuti eravamo in macchina diretti qui in ospedale.Da allora siamo rimasti seduti qui fuori alla stanza di Isabel che ogni tanto urla e maledice qualcosa o qualcuno. Siamo entrate io, mia sorella e mia mamma ma l'ostetrica ci ha cacciato dopo poco dicendo che poteva rimanere solo una persona e che eravamo in tanti in quel momento e dovevano visitarla di nuovo.
Ethan è rimasto al suo fianco per tutto il momento, il viso era indecifrabile quando l'ho visto. Era pallido e sembrava essere immerso nei suoi pensieri, come se stesse per realizzare che da lì a poco sarebbe diventato padre.
Appoggio la mano davanti alla bocca sbadigliando e non appena riapro gli occhi vedo davanti a me un bicchiere fumante e colmo di cioccolata calda, alzo lo sguardo trovando davanti a me Jamal e gli sorrido afferrando il bicchiere e facendo attenzione a non bruciarmi.
Lo vedo che porge un bicchiere di caffè a mio padre che accenna un sorriso e abbassa lo sguardo al suo bicchiere. Anche lui sembra essere pensieroso, non appena sentiva le urla di Isabel si tappava le orecchie come un bambino quando ascolta i genitori litigare. Ogni tanto mia madre è entrata dentro per vedere come stesse e quando ritornava si risedeva accanto a mio padre accarezzandogli il ginocchio.
Nora al mio fianco sembra essersi addormentata, sfinita anche lei per le tante ore che siamo qui.
Jamal si siede al mio fianco e mi porge un pacchetto di biscotti. "Mangia qualcosa, non hai cenato." Afferro il pacchetto e lo appoggio al mio fianco. "Non ho molta fame." Bevo un sorso di cioccolata.
"Quella volta che prepari una cena con i fiocchi, non siamo riusciti neanche a mangiarla." Sdrammatizza ed io accenno un piccolo sorriso. In effetti, ha ragione.
"Sarà per la prossima volta." Bevo un'altro sorso e inserisco una mano in mezzo alla mie cosce per riscaldarla.
"Senti freddo?" Mi giro verso di lui e prima che io possa rispondere si leva la sua giacca e me la appoggia sulle spalle. Gli sorrido ringraziandolo e mi appoggio alla sua spalla, mi circonda la vita con un braccio e mi lascia un bacio sulla testa.
Osservo davanti a noi la porta dove si trova Isabel e la sento lamentarsi di poco. La conosco e so che non sopporta il dolore. Non riusciva a sopportare i dolori mestruali e piangeva, non so come stia facendo in questo momento.
Bevo ancora della cioccolata e strofino la guancia sulla maglietta di Jamal, chiudo gli occhi e dopo non so quanto tempo sento che toglie il bicchiere dalle mie mani ed io porto la mano sotto alla mia guancia.
Quando riapro gli occhi vedo davanti a me Ethan seduto con la testa chinata e con le braccia appoggiate alle sue gambe. "Ethan?" Alza il viso verso di me.
"Isabel?" Gli chiedo. "La dottoressa sta controllando se è pronta per il parto." Si passa le mani sul viso ormai stremato.
"Che ore sono?" Chiedo a Jamal alzando lo sguardo verso di lui.
"Sono le tre e un quarto, piccola." Annuisco mettendomi dritta e mi stiracchio la schiena.
"Signor Moore?" Esce una dottoressa ed Ethan scatta sugli attenti come tutti noi. "È pronta per partorire, la vorrebbe al suo fianco."
"Si, certo." Afferma lui velocemente. "Prima venga con me deve indossare il camice." Afferma la dottoressa.
"Dottoressa, mia figlia come sta?" Le chiede mamma preoccupata.
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Il mio riflesso
Genç Kız Edebiyatı"Perché tu sei così, sei unica in ogni cosa che fai." Sussurra sulle mie labbra, appoggio una mano sulla sua guancia. "Mi stai rendendo una persona migliore." Sospira. "Come?" Chiedo guardandolo. "Sei il mio riflesso, il riflesso che vorrei vedere...