8.

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Quando riapro gli occhi alla mia destra vedo una figura slanciata, con in mano un bicchiere. Devo ancora mettere bene a fuoco, ma credo sia George.

<<George?>>, bisbiglio.

<<Oh, ma buongiorno stellina. Dormito bene?>>, mi domanda, con tono ironico, sedendosi accanto a me.

<<Quanto tempo è passato?>>, chiedo, ancora confusa, mentre mi stiracchio.

<<Non molto, una ventina di minuti forse. Non ti ho svegliata, perché so che quando sei sola, hai bisogno di pensare, quindi non ho voluto interromperti>>, mi dice, porgendomi il bicchiere.

Bevo un piccolo sorso, giusto per svegliarmi fuori.

<<Ma cosa ci hai messo qui dentro?!>>, esclamo, sentendo il gusto asprissimo di quel cocktail.

George scoppia a ridere, vedendo la mia faccia:
<<Non lo so nemmeno io, ho detto al barman di farmi il suo preferito. Sei una frignona>>, mi risponde, prendendomi in giro.

Gli tiro un pugno sul braccio, per poi tornare seri.
<<Ti ringrazio per non avermi disturbata prima, avevo bisogno di riflettere>>, gli dico, continuando la conversazione di prima.

<<Ma figurati. C'è qualcosa di cui vuoi parlarmi, o preferisci di no?>>, mi domanda, voltandosi verso di me.

Con George non ho lo stesso rapporto che ho con Lando, non dico che siamo meno amici, assolutamente. Semplicemente sono due rapporti diversi.

Con Lando scherziamo e ridiamo tutto il tempo, e molto raramente ci diamo consigli, o parliamo di argomenti molto personali. Al contrario, il rapporto che ho con George, è molto aperto, è un ottimo ascoltatore. Per qualsiasi problema, so che posso contare su di lui, riesce sempre a tranquillizzarmi e a farmi aprire gli occhi sulle questioni di cui parliamo. Allo stesso modo, anche lui si confida molto spesso con me, e questa cosa mi fa davvero molto piacere.

Ormai mi conosce meglio lui, più di quanto io conosca me stessa.

<<Si tratta di Charles. C'è qualcosa che non va, non me la racconta giusta>>, inizio a dire, muovendo gli occhi in modo nervoso.

<<Riguardo a cosa?>>, mi domanda, guardandomi.

<<Prima, mi ha piantata in mezzo alla pista da ballo per rispondere ad una chiamata, a detta sua, molto urgente>>, continuo, guardandolo a mia volta, <<è rimasto fuori tutta la serata George>>, concludo.

Vedo la sorpresa nei suoi occhi, non se lo aspettava.

<<Wow. Sicuramente non è da lui. Gli hai chiesto chi fosse al telefono?>>, mi chiede.

<<Si, ha detto che era un suo vecchio amico, di cui non avevo mai sentito parlare. Ma non sembrava molto convinto di cosa stava dicendo, era molto vago e sbrigativo>>, gli spiego. Più pensavo a quella conversazione, e meno ero convinta.

<<Magari è una scemenza, può essere, ma perché non dirmi la verità?>>, esclamo, alzandomi velocemente in piedi.

<<Ehi, ehi ehi>>, mi conforta George, stringendomi tra le sue braccia.

<<Stai tranquilla, vedrai che non è nulla. Nei prossimi giorni provo anche io a risolvere questa situazione. Promettimi che non ti farai venire strane paranoie>>, mi rassicura, <<vedi di non fare scenate, ne tantomeno litigare, finché non sai come stanno le cose. Vorrei vederti in aereo con noi domani mattina, non a terra mentre ci guardi partire, mi raccomando>>, scherza mentre mi mette un braccio intorno al collo.

Ci scambiamo qualche altra battuta per le scale e il corridoio, poi ci abbracciamo affettuosamente, prima di rientrare in camera.

<<Ehi tesoro, ho sentito le tue risate per tutto il corridoio, eri con George?>>, mi domanda Charles, mentre mi viene incontro per darmi un bacio.

<<Si, si, l'ho trovato nella hall, e abbiamo parlato un po'. Poi, sai com'è fatto, ha sempre qualche battuta pronta, e ci troviamo sempre a ridere come matti>>, gli rispondo, ricambiando dolcemente il bacio.

<<In tua assenza, ho fatto del mio meglio per mettere qualcosa dentro le valigie. Spero che possa andare bene>>, mi confessa, prima di voltarsi, indicando le valigie.

Sono rimasta piacevolmente sorpresa, erano quasi impeccabili.

<<Ti meriti un bel 9 tesoro, sono quasi perfette. Si può migliorare ancora qualcosa, ma sei sulla strada giusta>>, lo canzono, mentre entrambi ci mettiamo a ridere.

<<Ho imparato dalla migliore>>, sussurra al mio orecchio, prima di lasciarmi una scia di baci per tutto il collo, che mi fa rabbrividire.

<<Ahh, rimandiamo a dopo, ci sono delle valigie da fare>>, lo blocco subito, prima di lasciarmi andare.

Per tutta risposta mi da una pacca sul sedere, e ci mettiamo al lavoro.

Amore o velocità? || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora