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Nel tragitto a piedi per arrivare alla sede, prendo in mano il telefono, e vedo un sacco di messaggi dai miei amici, e qualche chiamata persa dai miei genitori, ma decido di chiamarli in un secondo momento, e con più calma. Ciò che non vedo, sono gli auguri dei piloti.

Nemmeno uno inviato per sbaglio. Storco un attimo il naso, completamente stranita, ma penso che magari sono ancora a letto, o preferiscono farmeli di persona. Non mi lascio troppo toccare dalla cosa, e mi dirigo all'entrata, dove solitamente aspetto Lando.

Passano diversi minuti, ma di lui nemmeno l'ombra, così decido di chiedere a Tom, uno dei meccanici che sta passando di lì in quel momento:

<<Ciao Tom, sai se Lando viene oggi per caso?>>

<<Ciao Eva, si è preso il giorno libero, perché ha avuto un impegno all'ultimo, quindi non credo che ci sia>>, mi informa, <<e comunque, tanti auguri>>, mi dice, abbracciandomi.

<<Ti ringrazio!>>, gli rispondo, sorridendo. Decido di mandare un messaggio a Lando, per vedere se era tutto apposto, ma non vedo risposta, quindi lascio stare e vado al simulatore.

Ogni persona che incontro nei corridoi mi fa gli auguri e si congratula con me, persino Zak, amministratore delegato, non che amico di mio padre. Dopo aver ringraziato un numero infinito di persone, vado nella stanza del simulatore e mi metto subito all'opera per migliorare ancora i miei tempi.

Una volta essermi allenata, discuto ancora un po' con gli ingegneri riguardo alle mie prestazioni, e ai miei progressi su questo circuito, che sono migliori di quelli che, tutti, compresa me stessa, ci aspettavamo.

E' arrivata anche la pausa pranzo, e decido di sedermi al solito posto di ieri, che mi trasmette molta tranquillità. Nel frattempo controllo anche il cellulare, e vedo che non c'è ancora nessun messaggio, ne tantomeno nessuna chiamata. Anche se non lo vedo, so che il mio volto si è rattristato, perché siamo tutti molto legati, e il fatto che non se ne siano ricordati, mi fa stare un po' male.

Prima di farmi paranoie inutili, e di intristirmi ulteriormente, decido di usare il resto della pausa pranzo per andare prima in palestra, e di sfogarmi lì.

Proprio mentre mi sto avviando, incontro di nuovo Zak:
<<Ah, Eva, volevo informarti che hai il pomeriggio libero, goditi questa giornata>>, mi comunica di punto in bianco.

<<Oh, grazie mille Zak! A domani allora>>, gli rispondo, sfoderando un sorriso raggiante.

Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa notizia, e decido di riempire il mio pomeriggio andando a comprare qualcosa da vestire, come mio auto regalo di compleanno.

Entro praticamente in tutti i negozi del centro, ma non trovo niente che mi balzi all'occhio, finché, proprio quando stavo per mollare, tornando a casa a mani vuote, scorgo dietro l'angolo della via un negozio di abiti. La commessa, senza voler sapere che abiti mi potessero piacere, me ne tira fuori uno bianco panna, con delle catene dorate al posto delle spalline e uno scollo morbido, che mi arriva a metà coscia.

Senza pensarci due volte, lo indosso subito, e mi sta alla perfezione. Chiedo se posso tenerlo indossato, e la commessa acconsente, sorridendomi cordialmente. A questo vestito, ci aggiungo un paio di scarpe con un tacco abbastanza alto, nere, con un laccio dorato sulla caviglia.

Per concludere, scelgo anche una collana di perle, non troppo evidente, che si abbina alla perfezione.

Esco dal negozio contenta e soddisfatta, con un sorriso a 32 denti, sfoggiando fiera i miei acquisti.

Non volendo tornare a casa, mando un messaggio prima a Charles, che non mi risponde, poi a Lando, che a sua volta non mi risponde, e infine a George, che, indovinate un po'? Non mi risponde.

Abbattuta, ritorno all'appartamento, salgo le scale, e apro la porta di casa. E' tutto completamente buio, e non c'è nemmeno l'ombra di Charles.

Amore o velocità? || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora