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La sveglia questa mattina mi ha fatto prendere un infarto. Ho dormito molto male e a malapena ho chiuso gli occhi prima delle 2, quindi la giornata non è partita nel migliore dei modi.

Ieri, dopo aver parlato con Zak, ho concluso le mie ultime interviste, ho fatto qualche partita a tennis con Carlos, Lewis e Max nel campo dell'hotel dove alloggiamo, e proprio quando pensavo di potermi andare a fare finalmente una doccia, qualcuno mi ha afferrato per un braccio.

<<Eh no tesoro, ora ti fermi>>, mi ha detto George, facendomi sedere su una panchina accanto all'ingresso.

<<Dio mio George, che spavento!>>, l'ho ammonito, tirandogli una pacca sulla spalla.

<<Senti bellezza, sono giorni che aspetto un tuo messaggio ma a quanto pare la montagna deve andare a Maometto, se Maometto non va alla montagna>>, mi ha ripreso, visibilmente seccato, e la mia faccia confusa sicuramente non l'ha aiutato.

<<Sveglia, sveglia! Il compleanno di Lando, domenica, tra poco più di 48 ore, hai un vago ricordo?>>.

Merda, il compleanno di Lando.

<<Oh cazzo, me ne sono completamente scordata. E' vero, merda, è questa domenica. Ho perso il conto dei giorni>>, ho esclamato. Mi sono messa le mani tra i capelli e mi sono maledetta talmente tante volte da aver perso il conto.

Mi sono voltata verso George, con occhi imploranti, come se potesse darmi una soluzione con uno schiocco delle dita.

<<Ah non guardarmi così sai, io mi sono organizzato per tempo, a differenza tua. Però, siccome sono il migliore amico che tu abbia, potrei essere disposto a darti una mano>>, mi ha detto, con tono già più disponibile.

Ho alzato la testa di scatto a quelle parole, guardandolo con occhi imploranti.

<<Ti prego aiutami>>, l'ho pregato, quasi in ginocchio.

<<Si si, dai, smettila con questa manfrina. Allora, idee?>>, mi ha chiesto, e un vuoto mi si è aperto in testa. Cosa gli piace? Cosa non gli piace? Effettivamente, ora che ci penso questi dettagli non li conosco.

<<Non so, onestamente, un paio di scarpe?>>, ho buttato lì, di primo acchito.

<<Banale>>, ha risposto George, continuando a guardare dritto di fronte a sè.

<<Magari un qualcosa di personalizzato?>>, ho proposto, sentendo di essere vicina all'idea giusta.

<<Un design per il casco, così da usarlo per una delle prossime gare e potrebbe poi conservarlo>>, ha suggerito George, e anche se mi sembrava un'ottima idea, era troppo impegnativo per realizzarlo in pochi giorni.

Siamo rimasti in silenzio forse per 10 minuti, ognuno intento a macinare qualche soluzione, finché come colpita da un fulmine, il regalo a cui stavo pensando mi si è materializzato nella mente.

<<E prendessi ispirazione dal bracciale che ha con le sue sorelle? Potrei fare una collana, e farci incidere le nostre iniziali e i numeri. So che con il bracciale, Cisca e Flo, hanno fatto lo stesso, siccome è fatto da due anelli uniti tra di loro, dentro sono incise le loro iniziali e il numero che usano durante le competizioni di cavallo>>, ho esclamato, entusiasta di aver avuto l'idea del secolo. Ricordo che prima di regalarglielo, parecchi anni fa ormai, le sue sorelle mi avevano mandato una foto per mostrarmelo in "anteprima", e io ero rimasta a bocca aperta sicura che gli sarebbe piaciuto, e infatti, quando al suo 18esimo compleanno aveva scartato il pacchetto, si è commosso parecchio.

<<Ottima idea!! Vuoi proprio che lui ti pensi sempre eh, il prossimo passo cos'è, diventate pappa e ciccia?>>, mi ha presa in giro, con un ghigno perverso sul viso che mi faceva voglia di prenderlo a schiaffi seduta stante.

Amore o velocità? || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora