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Il rumore assordante della sveglia interrompe il mio sonno, e capisco che è ora di alzarmi, e che sta per iniziare un'altra settimana di duro lavoro.

Dopo vani tentativi di svegliarlo, lascio Charles ancora addormentato a letto, mentre vado in bagno a prepararmi. Scendo in cucina e faccio in velocità la colazione, controllando sul cellulare le ultime notizie di Formula 1, e do un'occhiata anche ai messaggi, ma non vedo nulla.

Verso le 8.30 chiudo la porta dell'appartamento alle mie spalle e prendo l'auto in direzione sede McLaren.

Una volta arrivata, vorrei aspettare come mio solito Lando in ingresso, ma sono estremamente in ritardo, quindi lo cerco con lo sguardo nei corridoi, mentre vado verso la sala dei tecnici.

<<Buongiorno Zak! Per caso sai dov'è Lando? Dovrei chiedergli una cosa...>>, domando al mio capo, che nel frattempo stava raggiungendo il suo ufficio, poco più avanti.

<<Buongiorno a te Eva. Purtroppo non è ancora arrivato, ma se lo vedo gli dirò che lo stai cercando>>, mi risponde, sfoggiando un caloroso sorriso. Ricambio a mia volta, e torno a concentrarmi sulla giornata che avrò davanti.

Durante la mattinata mi viene comunicato che per il Gran Premio di questo fine settimana che si svolgerà a Monaco, si è pensato a qualcosa di particolare, ovvero la realizzazione di una livrea pensata apposta per l'evento. Vengo quindi chiamata a prendere parte ad un piccolo briefing, dove sono presenti tutti i membri della parte creativa McLaren, per discutere questo nuovo progetto. Lavoriamo senza sosta fino ad ora di pranzo, dove ci prendiamo una piccola pausa, raggiungendo gli altri colleghi in mensa.

Occupo questo tempo per pensare a qualche design che potrebbe essere adatto, e che si potrebbe ricreare sull'auto, buttando giù su un foglio di carta qualche idea, così da facilitare il lavoro a tutti, e così da avere un punto da cui partire. Una volta finita la mia pausa, rientro nella sala dove si era svolta la riunione prima, e con mia grande sorpresa trovo Lando appoggiato al tavolo, intento a parlare con Sofia, la ragazza che si occupa di coordinare questo progetto che è stato messo nelle sue mani.

Non appena Lando sente la porta aprirsi, si gira verso la mia direzione e incrociamo i nostri sguardi. Rimaniamo così per un secondo, ma mi è bastato per permettermi di capire che non ha messo pace nella sua testa dopo ciò che è successo sabato.

<<Ehi Lan...>>, inizio a dire, vedendo che lui non accennava a dire mezza parola. Ma nell'istante in cui apro bocca, lo vedo schizzare via, uscendo dalla sala, diretto a passo svelto verso l'uscita.

Guardo Sofia, rimasta anche lei basita da questo suo comportamento, e lo chiamo per il corridoio.

<<Lando! Lando!>>, urlo, ma non sento risposta, solo la mia voce che rimbomba tra le pareti.

Ritorno al lavoro, dopo essere rimasta in piedi in mezzo al corridoio come una scema, aspettando una risposta che non avrei mai ottenuto. Cerco di distrarmi, senza rimuginare troppo su ciò che è appena successo. Capisco il suo atteggiamento dovuto al fatto che magari non riesce ancora ad affrontare la questione, ma questo suo modo di fare mi sta cominciando ad esasperare.

Il pomeriggio è stato davvero molto intenso e pieno. Abbiamo creato un bozzetto composto da tutte le idee che ci sono venute in mente nella giornata di oggi, e devo ammettere che siamo già a buon punto. Mancano gli ultimi dettagli e l'approvazione di Zak, oltre che quella di Lando, ovviamente, ma pensiamo che per domani mattina il tutto possa già essere spedito in fabbrica per riprodurlo sulle macchine.

Saluto i miei colleghi una volta giunti al termine della nostra giornata di lavoro, e ci diamo appuntamento a domani per completare la nostra opera d'arte, se così possiamo chiamarla.

In pochi minuti il parcheggio della sede McLaren si svuota, e do un'ultima occhiata per vedere se riesco ad intravedere l'auto di Lando, ma niente, di lui neanche l'ombra.

"Se ci tiene a chiarire con me, mi cercherà lui", affermo a me stessa, dando voce ai pensieri che ho in testa.

Ripenso più volte a questa situazione, tornando a casa in macchina, ma tutte le mie inquietudini si placano quando, aperta la porta di casa, corro incontro alle braccia aperte di Charles.

Amore o velocità? || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora