12.

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Il pomeriggio è stato molto intenso. Mi sono allenata in palestra, e sono andata anche in piscina per fare qualche vasca, siccome è uno sport che pratico fin da piccola, e che mi rilassa dopo le lunghe giornate come questa.

Una volta cambiata, mi dirigo verso l'uscita, e trovo Lando che mi sta aspettando appoggiato alle vetrate.
<<Bu!>>, urlo, alle sue spalle cercando di spaventarlo.

<<Oddio, Eva, che paura>>, finge, con tanto di aria spaventata.

<<Uffa, non ci riesco mai>>, mi lamento, tirandogli una pacca sulla spalla.

<<Non mi conosci abbastanza>>, mi risponde, facendomi l'occhiolino.
Alzo gli occhi al cielo, e accompagnati dalle nostre risate ci avviamo al parcheggio, dove ci sono le nostre macchine. Siamo entrambi molto stanchi, e per questo ci scambiamo solo poche parole.

<<Ci vediamo domani Ev>>, dice, mentre ci abbracciamo.

<<A domani Lan>>, gli rispondo, alzandomi in punta di piedi per ricambiare l'abbraccio.
Salgo in macchina, e mi dirigo a casa per farmi una doccia.
Entro nell'appartamento, e vedendo ancora le luci spente esclamo:
<<Charles?>>, ma non sento nessuna risposta, quindi capisco che è ancora fuori.

Mi lavo velocemente, e una volta uscita dalla doccia, vedo un messaggio di George sul telefono:
- Ti aspetto per un aperitivo al bar. Ho già prenotato, quindi annulla tutti i tuoi piani -

- Ai tuoi ordini -, gli rispondo, prima di volare a cambiarmi.
Scelgo un vestitino blu notte, e ci aggiungo un paio di calze leggere, un paio di stivaletti con un po' di tacco, sistemo i capelli, il trucco e sono di nuovo fuori casa.

Mi dirigo al solito bar, "Lacroix" che dista pochi minuti da casa. È proprio in questo bar che io e George ci siamo incontrati e conosciuti per la prima volta, e quindi è il nostro posto preferito.

Sto per mandargli un messaggio per chiedergli dov'è, ma la sua mano sventolante lo fa notare tra la folla.
<<Ciao Georg...>>, gli dico con il fiatone per la camminata, oppure oserei dire corsa, che ho fatto per non arrivare troppo tardi.

<<Ehi Eva. Ma che hai fatto, la maratona di New York?>>, mi domanda, vedendo le mie condizioni.

<<Beh sai, il preavviso non è stato dei migliori e ho cercato di fare il prima possibile siccome ti lamenti che sono sempre in ritardo. Dovresti ringraziarmi, la prossima volta ti farò aspettare due ore>>, tento di dire, mentre riprendo un po' il fiato.

Non mi risponde, perché sa che ho ragione, ma scoppia a ridere.
Nel frattempo arriva il cameriere e prende le nostre ordinazioni.

<<Un uccellino mi ha detto che domani compi gli anni>>, dice George, dopo aver ringraziato il cameriere.

<<A quanto pare si...>>, rispondo, guardando il mare davanti a me, <<a questo proposito, stavo pensando che domani potrei magari invitare qualcuno al bar a bere qualcosa, siccome ne stavo parlando con Lando oggi pomeriggio>>, proseguo, aspettando una sua risposta.

<<Sarebbe una bellissima idea. Non devi sentirti obbligata Ev, so che il compleanno non ti è mai piaciuto festeggiarlo. E per quanto sarebbe un onore, ho già un impegno purtroppo>>, mi confida.
La mia espressione passa da quella di una bambina felice, a delusa, nell'arco di 3 secondi. Vedo anche nei suoi occhi un accenno di dispiacere, quindi non gli faccio pesare ulteriormente la cosa.

<<E va bene dai, per questa volta te la faccio passare>>, gli dico, alzando gli occhi al cielo, <<Ma... cosa devi fare di piu importante che passare una serata in mia fantastica compagnia?>>, lo incalzo, guardandolo con sguardo curioso.

<<Un mio cugino mi ha chiesto di andare a cena da lui, e ho rifiutato troppe volte questo invito, che è arrivato il momento di accettare, a mio malgrado>>, mi risponde, roteando gli occhi.

<<Beh, di a tuo cugino che è un guastafeste>>, gli dico, prima di scoppiare a ridere entrambi.

<<Fidati, glielo dico fin troppe volte>>, aggiunge.
Si è fatta ora di cena così decidiamo di prendere anche da mangiare. Rimaniamo lì seduti ancora un paio di ore, prima di salutarci e tornare a casa.

Amore o velocità? || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora