Al momento mi trovo seduta su un aereo diretta a Silverstone, e nell'aria si respira molta tensione. I giorni passati sono stati impegnativi e provanti, per entrambi. Sia martedì che mercoledì sono rimasta tutto il giorno in sede McLaren per fare le prove al simulatore, riunioni, interviste, fisioterapia, palestra e mille altre cose.
Sono tornata a casa solo per dormire e mangiare in velocità qualcosa di già pronto. Non potrei dire lo stesso di Lando, che non si è praticamente visto. Durante il giorno sapevo che era anche lui in sede ma abbiamo fatto sempre cose molto individuali e non ci siamo mai visti, e la sera è stato portato a cena dai suoi amici, mentre mercoledì è andato a vedere una partita di calcio, quindi mi sono ritrovata pressoché da sola. Non mi è dispiaciuto starmene per i fatti miei, anche perchè non mi sembrava il caso di elemosinare un invito per stare con loro. Quel lunedì sera sembra così lontano, eppure guardando la persona che mi sta seduta di fronte ora, sembra successo qualche ora fa. Vorrei parlargli, capire i suoi sentimenti, sapere. Non so nemmeno io cosa, ma mi basta qualcosa, una parola, un gesto, ma sicuramente non mi sembra il momento adatto.
E' tutta questa mattina che lo vedo agitato. Ha gli occhi velati dalla preoccupazione di fallire in questa gara, di fallire a casa sua, davanti ai suoi genitori, familiari e soprattutto davanti al pubblico che ci guarderà.
<<Lan>>, lo chiamo, poggiandogli delicatamente una mano sul ginocchio che sta tremando sotto il tavolo da quando siamo decollati. Lo vedo girare lo sguardo verso di me di scatto, spaventato.
<<Scusami, mi sono distratto un attimo. Hai bisogno di qualcosa?>>, dice, sospirando.
<<Io no, ma te? Cosa ti succede?>>, chiedo, non avendo paura di lasciar trasparire la mia preoccupazione nei suoi confronti.
<<Perdonami Ev, mi spiace che tu mi veda così, specialmente dopo due giorni che non ci vediamo e non ci parliamo quasi. Sono tremendamente in ansia cazzo per questa gara, è casa mia, sono i miei genitori, ed è la mia occasione per far vedere quanto valgo finalmente. Devo essere concentrato al 1000% e questa cosa mi sta prosciugando mentalmente e fisicamente. In aggiunta mi sento un coglione per averti lasciata andare in camera lunedì sera senza dire nulla, e per aver rovinato la splendida serata che stavamo passando, ma quei fenomeni si sono presentati lì senza dire nulla e non sapevo come gestire la situazione>>, mi spiega, gesticolando freneticamente ed evitando il mio sguardo.
Mi si stringe il cuore a vederlo in questo stato, e a sentire queste parole. Mi alzo dal mio sedile e vado a sedermi accanto a lui, stringendolo a me il più possibile.
<<Mi dispiace tanto che tu stia così Lan, vorrei alleviare la pressione che hai addosso in questo momento perchè mi distrugge sentirti così. So quanto tieni a questa gara, me lo hai sempre detto e fai bene ad esserci così legato, ma sappi che non devi dubitare di te stesso, sei un bravissimo pilota, il più bravo che io conosca, e sono certa che darai il meglio di te come sempre. Lunedì sera sono stata benissimo, davvero. Non hai nulla di cui scusarti, o di cui pentirti, se sarà destino l'occasione si ripresenterà, e stai sicuro che io non vado da nessuna parte>>, sussurro al suo orecchio, accarezzandogli i capelli, e sentendo il suo respiro farsi sempre più normale.
Le sue braccia mi tirano a lui sempre di più, trasmettendomi tutti i suoi pensieri, è come se mi stessero dicendo "grazie" ma senza sentirlo veramente.
Dopo una mezz'ora atterriamo all'aeroporto di Luton, usato solo per aerei privati e per qualche esercitazione militare, che dista molto poco dal circuito.
Arriviamo giusti in tempo per le varie conferenze con la stampa, per poi passare ai media, e alle interviste. Ritornata all'interno dell'hospitality incontro Zak.
<<Ehi, Eva! Sei pronta per questo nuovo weekend?>>, mi chiede elettrizzato, facendomi cenno di accomodarmi sul tavolino accanto a lui.
<<Ehila! Certamente, sono emozionata come se fosse il circuito di casa mia. Mi sento carica, e scommetto che otterremo ottimi risultati>>, dico sicura.
<<Su questo non ci sono dubbi, non avete mai deluso le mie aspettative e anche se dovesse succedere il contrario, avrete sempre la mia fiducia>>, afferma.
<<Ascolta>>, riprende a dire, <<ho visto Lando, e soprattutto ho visto la sua faccia. Gli ho già parlato tempo fa, e anche recentemente in merito a questa ansia che lo opprime riguardo a questa gara, ma a quanto pare le mie parole non hanno avuto un grande effetto. Lo vedo leggermente meglio rispetto a qualche giorno fa, e sono sicuro che sia merito tuo, e per questo devo ringraziarti perchè credo che tu gli stia dando una grande mano>>, mi confessa, poggiandomi la mano sulla spalla con fare paterno, e sento il mio cuore stringersi un po' dalla tenerezza.
<<Ti ringrazio Zak, mi fa piacere sentire queste parole. Deve essere stato bravo a mascherare questa sua ansia nelle settimane scorse, perchè fino a due giorni fa non me ne sono accorta, quando l'elefante nella stanza non poteva più essere evitato così ho deciso di parlargli e mi ha spiegato. Cercherò di dargli tutti gli aiuti a mia disposizione, perchè prima di essere il mio compagno di squadra è un mio grande amico, quindi questo viene prima di tutto>>, gli spiego.
<<Sei proprio una brava persona Eva, non smetterò mai di dirtelo, e ti ringrazio nuovamente. Ora però, confessioni a parte, dobbiamo studiare una strategia per questo weekend...>>
STAI LEGGENDO
Amore o velocità? || Lando Norris
FanfictionPiloti di Formula 1, compagni di scuderia, competitivi, folli, ma soprattutto grandi amici. La storia di Eva, la prima pilota di Formula 1, fidanzata di Charles Leclerc, che a soli 21 anni, gareggia nella prestigiosa scuderia McLaren, a fianco del...