Amore o velocità? || Lando Norris

15.

Appena faccio scattare l'interruttore della luce, sento uno scoppio alle mie spalle e delle urla:

<<Buon compleanno Eva!>>. Mi volto e vedo coriandoli svolazzanti per aria, e tutti i piloti riuniti davanti alle vetrate del salotto. Mi porto le mani alla bocca per lo stupore, e sento che gli occhi stanno diventando lucidi. Non mi aspettavo una sorpresa del genere.

Gli corro incontro, mi butto in mezzo a loro, e ben presto vengo accerchiata da tutti, che mi riempiono di abbracci, mentre mi cantano tanti auguri in coro.

<<Pensavo ve ne foste dimenticati>>, dico, con le lacrime che ormai sono scese sul viso.

In mezzo a quel gruppo di persone scorgo anche Charlotte, la mia migliore amica, che non vedevo da qualche mese, per via dei nostri impegni. La sorpresa nei miei occhi si fa ancora più grande. La abbraccio stretta a me e ci dondoliamo per un po'.

<<Tanti auguri amica mia>>, mi sussurra all'orecchio, prima di darmi un bacio sulla spalla.

<<E' stata una fatica mettersi d'accordo con questo qui>>, mi dice, prendendo per un braccio Charles e tirandolo verso di noi. Io guardo prima lei, poi lui, e poi di nuovo lei.

<<Ma allora erano per questo i messaggi...>>, dico, collegando tutto e realizzando che la mia scenata dell'altro giorno era del tutto inutile.

Charles alza le spalle con fare innocente, e gli do un bacio sulle labbra, sussurrandogli "scusa".

<<Non ti preoccupare tesoro, non è successo nulla>>, mi conforta, accarezzandomi un braccio.

Charlotte in tutto questo, alza il sopracciglio, con aria confusa, non capendo cosa stia succedendo:

<<Ti spiegherò>>, faccio in tempo a dirle, prima di essere presa in braccio da George e da Lando.

<<Non sai quanto è stata dura mentirti in questi giorni>>, mi confida George, <<mi sentivo molto in colpa>>.

<<Beh, ne è valsa la pena>>, gli dico, abbracciandoli entrambi, <<grazie per essere venuti ragazzi, siete importanti per me>>.

Ringrazio tutti coloro che sono presenti alla festa, e le ore successive le passiamo ballando, mangiando, e festeggiando tutti insieme, come se fossimo una grande famiglia.

E' arrivato anche il momento dei regali. Ci sediamo tutti in salotto, chi sul divano, chi per terra, e comincio a scartare i vari pacchetti.

La maggior parte dei ragazzi mi ha regalato un paio di orecchini di perle, che si abbinano alla perfezione alla collana.

<<Ah, non guardare noi. Senza di lui, saremmo ancora qui a pensare a cosa regalarti>>, prende la parola Carlos, indicando Charles.

<<So che li volevi da un po', e spero che ti piacciano>>, dice Charles, con aria soddisfatta, vedendo la mia espressione meravigliata.

<<Ma state scherzando?! Sono perfetti. Non dovevate veramente>>. Mi alzo e vado a ringraziarli uno ad uno.

Poi è il turno di George, e ho sinceramente paura di ciò che potrebbe avermi regalato.

<<Siccome sei una persona sempre piena di dubbi e di domande...>>, dice porgendomi il regalo.

Apro il coperchio e vedo un libro, con la copertina di velluto, ma non riesco a capire di cosa si tratta.

<<Ho pensato ad un bel libro delle risposte, così la smetterai di tormentarmi>>, mi prende in giro, scoppiando a ridere poco dopo.

Io lo seguo, in quanto è un regalo davvero diverso dal solito, ma dopotutto, è George, e me lo sarei aspettato.

<<Beh, vediamo subito se funziona allora. George è scemo?>>, chiedo al libro, e lo apro in una pagina a caso, dove in centro c'è scritto "senza dubbio".

Lo giro verso di lui, e tutti i presenti iniziano a ridere e a beffarlo. Lui mi fa la linguaccia e io lo ringrazio per il pensiero.

Charlotte mi passa il suo regalo e scopro che mi ha regalato una giornata alla spa, da trascorrere insieme a lei.

<<Ci voleva del tempo insieme>>, le dico sul collo, mentre ci abbracciamo.

Infine c'è Charles, che mi porge una busta chiusa. La apro e ci metto un po' per capire che sono due biglietti per...

<<Venezia!>>, urlo, e gli salto addosso praticamente.

<<Grazie tesoro, non vedo l'ora di andarci. Ti amo>>, gli dico, riempiendolo di baci.

Poco dopo i festeggiamenti terminano e mi offro di accompagnarli fino al cancello, dove ci scambiamo le ultime parole.

Se ne vanno via quasi tutti, tranne Lando.