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Arriviamo al ritiro bagagli e colgo l'occasione, siccome Charles stava parlando con Lance, di raccontare ciò che è successo a George.

<<Charlotte gli ha mandato un messaggio>>, sussurro, per non farmi sentire.

<<Ma, Charlotte la tua migliore amica? Perché ha il suo numero di telefono?>>, mi domanda, con voce ancora più bassa.

<<Ne so meno di te, e la cosa non mi lascia per niente tranquilla>>, gli confido.

Sembro la classica fidanzata che si fa le paranoie, che mette in dubbio tutto, e che pensa sempre che il suo fidanzato la stia tradendo? Può essere.

Normalmente lo sono? No. Però so che c'è qualcosa sotto, e finché non lo scopro, non passerò molto serenamente le mie giornate.

<<Sta arrivando>>, mi bisbiglia George, prima di cambiare argomento.
Cerco di assumere un'espressione il più serena possibile.

<<Ehi tesoro, Lance mi ha raccontato che tra qualche giorno partirà per Venezia con la sua fidanzata. Che ne dici di andarci per il tuo compleanno?>>, mi propone in tutta tranquillità.

<<Sarebbe fantastico! E' il mio posto preferito tra tutti>>, gli rispondo elettrizzata all'idea di poter rivedere quella città mozzafiato. Ci scambiamo qualche bacio, prima di essere interrotti da dei versi di disgusto da parte di George.

<<Ew, smettetela vi prego, ci sono dei minori qui intorno>>, si lamenta, coprendosi gli occhi.

<<Oh ma smettila>>, lo rimprovera Charles, prima di far partire una risata da parte di tutti e tre.

Poco dopo arrivano anche le nostre valigie, salutiamo tutti i piloti, prima di dirigerci nelle rispettive case. Durante tutto il viaggio in macchina mi addormento, e vengo risvegliata da una carezza di Charles, che mi avverte del nostro arrivo.

Passiamo il resto della giornata a disfare le valigie, rilassarci sul divano, a mangiare e a utilizzare il simulatore.

La sera, prima di andare a dormire, scendo in cucina per farmi la mia solita tisana, e per controllare un attimo il cellulare. Ma proprio quando penso di poter stare tranquilla, ecco che vedo arrivare un messaggio sul telefono di Charles, che era sul piano della cucina a pochi centimetri da me:

- Allora rimaniamo d'accordo che mi passi a prendere? -

Indovinate chi è il mittente? Charlotte, ovviamente. Smetto di respirare per un istante, fino a quando scende Charles:

<<Hai visto il mio cellulare Eva?>>, mi domanda.

<<Ti è arrivato un messaggio>>, gli rispondo secca, porgendogli il telefono, prima di salire le scale.

Con la coda dell'occhio vedo che rimane immobile in mezzo alla stanza, per poi sentire i suoi passi sulle scale.

<<Non farti strane idee, e permettimi di spiegare>>. Sento il panico nella sua voce, non si aspettava che leggessi il messaggio, ne tantomeno che non gli chiedessi spiegazioni.

<<Ti prego Charles, sono davvero stanca stasera. Non voglio saperne nulla, ne parleremo un altro giorno>>, gli rispondo con un tono di esasperazione. Poggio la tisana sul comodino, e mi metto sotto le coperte, sperando di prendere sonno il prima possibile, dimenticando la pessima giornata.

Sento un sospiro dietro le mie spalle, e un frugare di coperte. Dal riflesso dello specchio vedo Charles con il cuscino e una coperta in mano.

<<Non è come pensi. Buonanotte Eva>>, dice solamente, con tono affranto e dispiaciuto.

Non rispondo, ma lo guardo solo la sua immagine riflessa, prima di rimanere da sola nella stanza.

Amore o velocità? || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora