48. La Campagna dell'Eclissi: decapitazione

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Cronache dell'amore segreto di Lan ErGongzi

By 白玉瓜 BaiYuGua
Tradotto da Luna
Beta Reader: Martina
Fanfiction basata sull'opera originale di Moxiangtongxiu "Modaozushi"

Finalmente ci sono tracce di LaoZu Xian

48. La Campagna dell'Eclissi: decapitazione

Durante la Campagna Dell'Eclissi ChiFeng-Zun Nie MingJue si rivelò invincibile: ovunque passasse non restava nemmeno l'ombra di un cane Wen.

Una volta che la stabilità tornò nell'area di GuSu, essa venne lasciata alla custodia di Lan QiRen.

ZeWu-Jun e HanGuang-Jun organizzarono spesso operazioni di soccorso e innumerevoli furono le vite tratte in salvo grazie alle loro azioni, insieme alle terre riconquistate.

Per tal motivo, tutti gioivano anche solo nel sentir nominare i loro titoli, come se avessero trovato una nuova ancora di salvezza.

Al terzo mese dall'inizio della guerra, Jiang Cheng era già a capo di una vasta formazione di Cultori e, con l'aiuto della squadra guidata da Lan WangJi, aveva eretto una nuova roccaforte in un'isolata area boschiva a ChongYang.

Jiang Cheng aveva il compito di allenare le nuove leve mentre Lan WangJi prestava soccorso ovunque con la propria squadra. Le loro mansioni erano ben separate e, a meno che non dovessero affrontare missioni particolarmente difficili, di norma non interagivano mai.

Quella sera Jiang Cheng stava supervisionando l'allenamento dei Cultori e, appena esso giunse al termine, vide Jiang YanLi dirigersi verso il campo con una grossa pentola, assistita da uno stuolo di Cultrici.

L'aria s'era riempita di un profumo familiare.

Le ragazze distribuirono a ognuno una ciotola di zuppa di radici di loto con costine. I Cultori accettarono con gioia e nacque subito un allegro chiacchiericcio. 

Seduto su una tavola di legno, Jiang Cheng stava stringendo in mano una ciotola di zuppa fumante, lo sguardo fisso sui vessilli del loto a nove petali che adornavano le mura.

Una vasta gamma di emozioni s'alternó nel suo cuore, ogni fotogramma del passato nella mente.

Rammentò che da piccoli, lui e Wei WuXian arrivavano a picchiarsi per il numero di costine nelle proprie ciotole. Delle volte le discussioni raggiungevano un'intensità tale che nemmeno l'intervento dei loro ShiDi riusciva a sortire qualche effetto.

Ora non c'era più nessuno a rubargli le costine e nemmeno coloro che avrebbero fermato le risse.

Non era più possibile tornare al Pontile del Loto dei suoi ricordi.

Arrivato a quel pensiero Jiang Cheng diede un deciso morso a una costina, gli occhi arrossati, illuminati da un odio viscerale e una profonda determinazione. 

Non era il momento di crogiolarsi nei ricordi. 

Vi era ancora una montagna di questioni in sospeso su cui doveva concentrarsi.

Sterminare i cani Wen, ricostruire la Casata Jiang di YunMeng e… ritrovare Wei WuXian.

Quando Lan WangJi rientrò, s'imbattè proprio in quel gruppo di Cultori che stava chiacchierando vivacemente seduti nell'arena, ognuno con la propria ciotola fumante in mano, la fragranza della zuppa che permeava l'aria.

Nel momento in cui lo vide avvicinarsi, una Cultrice preparò una ciotola anche per lui e gliel'allungò, un timido sorriso sul volto arrossito.

Lan WangJi chinó lievemente il capo e rifiutò: "Grazie molte, ma non serve."

I membri della Casata Lan di GuSu erano avvezzi a sapori blandi e anche quando si trovavano all'esterno continuavano a praticare l'autocontrollo.

Cronache dell'amore segreto di Lan Er-GonZiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora