88. L'Assedio al Colle dei Sepolcri

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Cronache dell'amore segreto di Lan ErGongzi
By 白玉瓜 BaiYuGua
Tradotto da Luna
Beta Reader: Martina Tarantino
Fanfiction basata sull'opera originale di Moxiangtongxiu "Modaozushi"

/Allora è vero che anche l'anima può impazzire./

88. L'Assedio al Colle dei Sepolcri 

Prima che giungessero alla Caverna FuMo, intravidero quarto zio e gli altri che scendevano dall'altura con l'espressione agitata. Soltanto dopo essersi accertati che Wei WuXian era illeso, tirarono un sospiro di sollievo.

Aggrappatosi al polpaccio di Wei WuXian, Wen Yuan stava strofinando lacrime e moccoli sul suo pantalone.

Bianco in volto, Wei WuXian chinó il capo per guardare il piccolo. Allungò una mano per accarezzargli la testa ma la ritrasse di colpo, come colto da un'improvvisa realizzazione.

Poi disse qualcosa a quarto zio, in un tono così basso e profondo che Lan WangJi non riuscì a capirlo nemmeno studiando il suo labiale con molta concentrazione.

Appena terminò la frase, Wei WuXian tornò a meditare per conto suo nella Caverna FuMo.

Uno spasmo attraversò il cuore di Lan WangJi al ricordo di una sua battuta: "Un graffio del genere guarisce da solo se mi siedo per un po'."

Quel /po'/ durò quattro giorni.

Gli occhi serrati, le gambe raccolte nella posizione del loto, Wei WuXian era talmente immobile da sembrare una statua.

Volteggiando davanti a lui, Lan WangJi osservò attentamente tutti i suoi lineamenti, fino alle punte dei suoi capelli. Amava ogni suo dettaglio, persino la luce riflessa dalla chioma esercitava un peculiare fascino. Quando non riuscì a evitare di sollevare una mano per accarezzare delicatamente quei fili scuri, finì per non sfiorare nulla: le dita senza materia li avevano attraversati in toto.

Soltanto allora Lan WangJi si rese conto di colpo di essere ormai un mero spirito.

Ma ciò non lo rattristò: si sentiva invece sollevato.

Stare accanto a Wei WuXian per osservare senza remore ogni suo gesto ed espressione, era un genere di vita che non lo avrebbe stancato nemmeno dopo cent'anni.

La routine di Wei WuXian si rivelò abbastanza regolare: ogni tre giorni di meditazione si alzava per consumare un pasto.

Non scese più dall'altura, usciva raramente persino dalla Caverna FuMo.

Passarono così quindici giorni. 

Dopo essersi ripreso a sufficienza, iniziò subito a tappezzare la caverna di incantamenti.

Impotente, Lan WangJi guardò Wei WuXian lacerarsi il palmo con la lama affilata e usare il sangue per formare strati e strati di sinistri motivi sulle pareti.

Quando il sangue non scorreva più, si faceva un semplice bendaggio e tornava a meditare accanto al muro.

Dopo quindici giorni trascorsi in tale maniera, ogni centimetro della Caverna FuMo si era riempito di iscrizioni scarlatte, mentre Wei WuXian si era fatto fragile e pallido come uno scheletro.

 
Non sapeva il motivo che lo aveva spinto a compiere tale gesto, ma gli parve di comprendere che Wei WuXian non desiderasse più lottare per la vita.

Tutte le proteste, le suppliche e le parole di conforto di Lan WangJi vennero ignorate.

Wei WuXian non poteva sentirlo. Ma anche se avesse potuto, non lo avrebbe ascoltato.

Sia da vivo che da fantasma, poteva soltanto restare in disparte a osservare Wei WuXian dirigersi verso il baratro, impotente. 

Non poteva fare nulla. Tutte le sue azioni risultavano vane, perché era soltanto un estraneo.

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