Capitolo 13

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*Sabrina*
FLASHBACK
"Mari.."
"Sabri.."
"Mari non mi lasciare ti prego.."
"Devo farlo.. Non posso stare con te!"
"Ti prego.. Io.. Io ti amo"
"Addio Sabrina"
"No ti prego.. Mari.."

FINE FLASHBACK

"Maria" urlai sedendomi in mezzo al letto. Ero tutta sudata, il cuore mi batteva fortissimo, avevo la testa che mi faceva un male atroce.
"Sabri.. Che è successo?"
Nessuna risposta! La guardai senza dire niente, non riuscivo a respirare,mi mancava l'aria. Mi alzai dal letto con una mano sul petto è andai fuori al terrazzo. "Oi.. Mi fai preoccupare.. Stai bene?" mi chiese accarezzandomi il braccio. Fortunatamente riuscii a respirare regolarmente, ma il cuore continuava a battere.
"Si.. Sto bene grazie.. Torna a dormire" gli lasciai una carezza sul viso per poi sedermi sul muretto vicino alla ringhiera. Guardai in alto, respirai l'aria fredda di quella notte.
"Non ti lascio sola.. Che è successo?"..
"Ho fatto un incubo.. Non è la prima volta tranquilla" presi il bicchiere d'acqua che mi porse Maria è iniziai a tranquillizzarmi.
"Me lo vuoi raccontare?" aggiunse, sedendomi di fianco a me, abbracciandomi.
"Mari.. Mi fai una promessa?" mi girai verso di lei con le lacrime agli occhi.
"Certo.. Però non piangere" fece per asciugarmi le lacrime, ma con la mia mano la fermai sulla mia faccia.
"Mi prometti che non mi lascerai mai?"
"Io senza di te non vado da nessuna parte" rispose prendendo il mio viso tra le mani, per poi baciarmi. Ne avevo bisogno, avevo il bisogno di sentirmi amata, prometta, avevo il bisogno di un suo bacio, di un suo abbraccio, di una sua carezza. "Ti lasciavo nell'incubo vero?"
"Come lo fai a sapere?" chiesi rimanendo ancora attaccata a lei.
"Non lo so.. Presentimento forse"..
"Comunque si.. Non farmi una cosa del genere, non lo sopporterei" dissi piangendo di nuovo.
"Hey.. Guardami Bri" la guardai è mi persi nei suoi occhi. "Non devi avere paura.. Io non ti abbandonerò mai, capito?"..
"Ti amo"
"Anche io.. Tantissimo"
Ci baciammo per qualche minuto, anche se fui io la prima a staccarmi per mancanza di fiato. Quelle poche ore prima del tramonto, le facemmo fuori al terrazzo. Fortunatamente avevo il dondolo, ci mettemmo lì, con la nostra amata coperta.. Non avevo bisogno di nient'altro.
"Bri guarda.." mi voltai è notai che il sole stava per sorgere. Era così bella l'alba, poi vista da casa mia, con l'effetto di Roma..beh che ve lo dico a fa.
"È bellissima" dissi perdendomi in quei colori.
"Tu lo sei di più"
Sorrisi è mi alzai per prepararmi un caffè. Dal quell'incubo non presi più sonno, avevo il terrore di dormire. Sapevo che Maria non mi avrebbe mai lasciata, ma la paura si faceva sempre più ampia dentro di me. Decisi di non pensarci è tornare al mio posto con una bella tazza grande di caffè.
"Che hai da fare oggi?" chiesi rivolgendomi a Maria.
"Niente.. Penso di passare in studio, tu?"
"Starò a casa" risposi, ma il mio sguardo si posò sul suo braccio. "Mari.. Che hai fatto al braccio?"..
"Niente.." si abbassò ancora di più la manica, ma avevo visto molto bene.
Le presi il braccio è alzai il pigiama fino alla spalla.
"Oh mio dio.." rimasi un attimo pietrificata, non sapevo che dire. "Ma che hai fatto? Non me di quello che te meno"..
"Niente lascia stare" vidi una piccola lacrima scendere. Le presi il mento è la incitai a guardarmi.
"Perché? Dimmi solo questo.."
"Non è niente.. Li feci quando ero arrabbiata con te.. Iniziai a graffiarmi sulla pelle è qualche segno forse e rimasto più del dovuto. Per quanto riguarda i tagli, sta tranquilla che non è quello che pensi. Avevo le unghie è ho stretto troppo forte. Mi sono già disinfettata se te lo stessi chiedendo"
Non sapevo che dire. Era colpa mia, se si era fatta quei tagli era solo ed esclusivamente colpa mia.
"Mi dispiace"..
"Bri.. Sta tranquilla.. Sai che quando mi arrabbio non mi controllo"
L'abbracciai fortissimo, fino a farle mancare l'aria. Mio dio, sono così testarda a volte.

*Maria*
Proprio in questo momento sono uscita da casa di Sabrina, anche se lei voleva che rimanessi. Oggi non sarei passata, ero un po' stanca, poi mi dispiaceva per Maurizio lasciarlo sempre solo.
"Buongiorno Maria.. Come stai?" mi salutò uno dei ragazzi che lavorava con me.
"Ciao.. Bene tu?"..
"Tutto bene grazie.. Comunque puoi anche andare eh, tutto procede tranquillo qui.. Non ti preoccupare"
"Va bene.. Allora ci vediamo" salutai è mi misi di nuovo alla guida. Decisi di attivare la connessione dati al mio telefono, dato che l'avevo spento ieri sera. Fortunatamente nessun messaggio, quindi posso dire di essere fortunata per non dover rispondere a nessuno. Non avevo un buon rapporto con quell'aggeggio, preferivo le chiamate o ancora meglio, parlare di persona.
"Ciao Maurí.. Hai già pranzato?" chiesi posando le chiavi sul tavolino.
"Si.. Ho molto lavoro da sbrigare.. Ti ho lasciato il pranzo di la"

Ringraziai Maurizio è andai di la a mangiare. Si vi sembrerà strano ma anche io pranzo, ceno, faccio colazione.. Insomma, vivo la mia vita. Certo alla mia linea ci tenevo, ma non facevo il digiuno. A proposito di linea.. Non sapevo che cosa fare in quelle ore, quindi decisi di allenarmi. Come sempre il mio telefono iniziò a squillare è io ancora con l'affanno risposi.
"Sabri.. Che è successo?" chiesi preoccupata.
"Mari ma che stai a fa? Perché te sento così affannata? Che te sei data da fa?"
"Ma che dici scema.. Mi stavo allenando" risposi prendendo un bicchiere d'acqua per ritornare in me.
"Ma che t'alleni a fa che stai in forma... Io non te capisco.. Comunque t'ho chiamato per sentirti, non te preoccupa che ne successo niente.. Sto ancora in vita"
Iniziai a ridere senza un motivo, o forse uno c'era.
"Ma che te ridi.. Ridi, ridi, ridi sempre" mi disse.
"Devo piangere?"
"Senti Mari non te ce fa mannà eh.. Guarda che te ce manno veramente se me provochi"
"Che ne dici se ti provoco in un altra maniera?" risposi stuzzicandola. Sapevo che a determinate parole lei non sapeva resistere.. Dette da me poi!
"Mari.. Te scherzi col foco.."
"Vado a farmi una doccia.. Ci sentiamo dopo.. Ciao bri" la salutai prima di chiudere la chiamata.
"Ciao amore"

*Sabrina*
Quanto mi mancava Maria. Era scocciante coi suoi scherzi dementi come a lei, però mi mancava. Amavo averla intorno per casa, amavo vedere i suoi capelli scombinati perché si era appena alzata dal letto. Amavo vederla sorridere mentre si avvicinava a me per baciarmi. Amavo tutto di lei, non aveva difetti, è proprio la donna della mia vita. Presi il telefono è mi scattai una foto "provocante".
"Tiè..vedi che fidanzata che tieni" mandai la foto a Maria che subito visualizzó.
"Mio dio.." iniziai a ridere come na cretina.. Sapevo che non resisteva a vedermi così. Indossai un vestito rosso aderente, me l'aveva regalato lei per uno scherzo.
"T'ho lasciato senza parole eh.." scherzai.
"Eh beh.. Vedi te"
Non risposi a quel messaggio, non sapevo cosa rispondere. Mi alzai è mi svestii di nuovo per tornare in pigiama. Era sera, io non sapevo che fare, se c'era Maria era diverso. Mi feci un panino al volo è mi misi davanti alla TV. Presi il mio amato libro è iniziai a leggere. Mi soffermai su una frase che mi fece pensare subito a Maria.
*Che poi per me l'amore è anche dormire insieme da arrabbiati, darsi le spalle e non parlarsi. Risvegliarsi poi la mattina abbracciati. Perché noi dormiamo, ma l'amore, quello.. Non dorme mai* posai i miei occhiali è mi persi nei miei pensieri. Era vero, fin troppo. Quando litigavo con Maria, il giorno dopo è come se non fosse successo nulla. L'amore.. Quello vero, non si perde mai. Chiusi gli occhi beandomi ancora di quella frase che ripetevo in mente, per poi cadere in un sonno profondo.

RESTA CON MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora