Capitolo 17

869 29 3
                                        

*Sabrina*
Sono tornata da poco a casa, fortunatamente stavo un po' meglio.
"Ciao Jackie.. Vieni dalla mamma" salutai il mio cane che mi era mancato tantissimo. "Hai fatto il bravo o hai distrutto casa?" dissi guardando a destra e a sinistra. Feci scendere il mio cane giù, è mi misi già all'opera in cucina.
*Messaggio da Maria*
M:"Mi manchi già"
S:"Mari.. Ce siamo salutate du secondi fa"
M:"Lo so :("
S:"Sta sera te chiamo.. Mo famme cucina"

Mi staccai dal telefono è preparai il pranzo. Dato che era ancora presto decisi di farmi una doccia, giusto per far scivolare alcuni dei miei pensieri. Il telefono continuò a vibrare, non ci feci molto caso, ma un messaggio attirò la mia attenzione.
"Oggi sarò a Roma.. Ti va di vederci?" sbranai gli occhi è iniziai a sudare freddo. Oddio ma da quand'è che non ci vedevamo? 1 anno? Forse 2..bho ma che ne so.
"Che vuoi da me?" digitai velocemente con il cuore in gola.
"Solo vederti per parlare.. Mica ti mangio"
"Va bene.. Ti aspetto alle 17:00" mandai la posizione di casa mia è iniziò a salirmi l'ansia. Ma che voleva da me? Non gli era bastato rovinarmi la vita? Decisi di non pensarci è andai a stendermi a letto. Non mangiai, non ne avevo voglia, l'ansia continuava a salire.

16:30
Mio dio!! Ma è passato già tutto sto tempo? Come mi devo comportare? Fredda? Che glie devo di? Nemmeno il tempo di rispondere alle mie domande che mi ritrovai davanti alla porta.
"Ciao" salutai con un sorriso falso sulle labbra. Non era cambiato per niente, sempre la solita faccia di cazzo.
"Ciao Sabrina.. Come stai?"
"Bene.. Tu?" chiusi la porta alle mie spalle è sospirai. "Ti prego fa passare presto questa giornata" sussurrai tra me e me.
"Tutto bene grazie.. Flavio?"
"Non stiamo più insieme" risposi tranquillamente.
"Oh non lo sapevo.. Mi dispiace" grazie al cazzo che non lo sapevi.. Non ci sentiamo da anni, mo te ripresenti qua!
"Eh.. È la vita... Tu invece? Che mi dici?" chiesi porgendogli una tazza di caffè.
"Grazie.. Comunque niente, solita vita.."
"Ho visto che ti sei sposato" dissi guardando per terra. Ero forse dispiaciuta? Macché.. De lui poi.. Ma va!
"Si.. Ho anche due bambine.. Però ultimamente il mio matrimonio non va poi così bene"
"Mi dispiace"
"Tu stai con qualcuno?" a quelle parole quasi mi strozzai con il caffè. Iniziai a tossire come se non ci fosse un domani.
"Stai bene? A saperlo non ti avrei fatto sta domanda!" iniziò a ridere con quella faccia.. Dio solo sa quanto l'avrei voluto prendere a schiaffi, non sapevo nemmeno perché avessi accettato quest'incontro.
"No sto bene grazie.. Comunque si" risposi asciugando il punto dove avevo macchiato.
"Bene.. Sai tra me e te.. Cioè, si insomma.. Non è andata" ecco dove voleva andare a parare!
"André che voi? Perché sei venuto qua?" sputai allontandomi da lui. "Te devo ricorda perché non è andata a buon fine?" continuai.
"Ti prego.. Lo so di aver sbagliato, vorrei almeno recuperare i rapporti con te"
"Ma co quale faccia te presenti? Con quale coraggio me vieni a dì ste cose.. Ti prego di andartene è di non farti più vedere" indicai col dito la porta, ma lui niente. Mi prese dai fianchi è mi strinse forte a sé.
"Lasciami" cercai di liberarmi ma niente. Una piccola lacrima scese dal mio occhio destro è con la sua mano libera me l'asciugo, tirando indietro una ciocca di capelli.
"Sei bellissima lo sai?"
"Lasciami stare stronzo!" gli mollai uno schiaffo in faccia, facendogli il segno delle dita.
"Cos'è? Quello che ti scopi lo fa meglio di me? Quanti anni avrà? 60? Forse de più.. Perché tanto te ce sei abituata ad anda a letto Co quelli più grandi di te eh"
Mi avvicinai a lui è gli mollai un altro schiaffo, questa volta più forte.
"Non te permette de parlarmi così.. È non sono cazzi tuoi chi mi scopo, ne tanto meno quanti anni c'ha.. Ora vattene è non farti più vedere" aprii la porta è con una spinta lo cacciai fuori. Mi sedetti a terra è iniziai a piangere, portai le ginocchia al petto iniziando a tremare. Ma con quale coraggio è venuto a casa mia? Sentii il telefono vibrare, non avevo voglia di parlare con nessuno, ma appena lessi il suo nome un sorriso mi comparve in viso.
"Bri.."
"Mari ciao.. Dimmi" dissi trattenendo le lacrime, anche se dalla mia voce si capiva che stavo piangendo.
"Bri perché piangi? Che hai?"
"Niente.. Lascia stare" dissi alzandomi da terra per sedermi sul divano.
"Mi apri?"
"In che senso?"
"Sono sotto casa tua"

Andai subito davanti alla porta è appena la vidi gli saltai completamente addosso, facendola quasi cadere.
"Che è successo amore?" mi disse accarezzandomi la schiena.
"È.. E venuto Andrea oggi!" dissi tra i singhiozzi.
"Cosa? Che voleva?"
"Niente di che.. Abbiamo parlato un po' della nostra vita, poi ha iniziato a stringermi è da lì ho perso il controllo.. L'ho sbattuto fuori casa, non so nemmeno io perché ho accettato quest'incontro" dissi tra i singhiozzi.
"Ti ha fatto male? Giuro che gli spacco la faccia a quello stronzo"
"No non mi ha fatto niente.. Sono io che gli ho mollato due schiaffi in faccia"
"Hai fatto bene!" mi lasciò un piccolo bacio in fronte è mi strinse ancora di più a se.

*Maria*
Era tutto così surreale! Non ci potevo credere.. Questo non si faceva vedere da non so quanti anni è adesso e ritornato da Sabrina? Dalla MIA Sabrina tra l'altro.
"Vuoi mangiare qualcosa?" le chiesi togliendole una ciocca di capelli davanti al viso.
"Solo se mangi con me"
"Certo.. Ti va una pizza?" domandai prendendo già il telefono dalla tasca.
"Si.. Già sai il gusto"

Chiamai subito è presi una margherita per me è una Wrustel e patate per lei. Si, lei usciva pazza per quella pizza. Fortunatamente non ci misero tanto ad arrivare, sapevo che non aveva mangiato nulla.
"Vieni" feci segno sul divano per farla sedere vicino a me. "Tu lo sai che io per te ci sarò sempre vero?" le chiesi stringendola forte a me.
"Si.. Anche io" mi lasciò un piccolo bacio sulla guancia.
"Non ho ben capito questo bacio.." la stuzzicai.
Mi tirò a se è mi baciò le labbra. Mi erano mancate da morire!
"Piano che così mi strappi la camicia scema" dissi ridendo sulle sue labbra.
"Beh non me dispiacerebbe" mi lasciò qualche bacio sul collo, ma non andò oltre.
"Aia" mi lamentai portandomi una mano al collo.
"Così te mpari a darmi ordini" mi rispose baciando il punto che aveva appena morso.
"Ora dovrò coprirlo col trucco"
"Puoi anche non farlo.. Così tutti sanno che sei mia" mi strinse ancora di più a se è io non la smettevo più di sorridere.
"Ti amo tanto bri"
"Anche io mari.. Sei la mia casa!"

A quelle parole la guardai, per poi baciare ogni parte del suo corpo. Ho desiderato così tanto stare con lei, dalla prima volta che la vidi.. Mi faceva così strano averla tra le mie braccia, avere una relazione con lei. Non che alla nostra età non si possano fare queste cose,però..

RESTA CON MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora