Capitolo 9

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*Maria*
Non ho chiuso occhio tutta la notte. Mi giravo è rigiravo cercando di trovare una posizione per dormire, ma il problema non era quello. Il cuscino era ancora bagnato dalle lacrime che avevo versato, le gambe mi tremavano, a stento riuscivo a stare in piedi. Mi alzai con quelle poche forze che avevo è mi diressi in bagno.
"Che faccia mamma mia" dissi tra me è me guardandomi. Stavo così male, non riuscivo a sopportare la distanza tra me è Sabrina. Non riuscivo a non vederla per qualche ora quando registravo U&D figuriamoci una giornata intera. Aprii il rubinetto è mi diedi una sciacquata prima di vestirmi e andare a fare colazione. Anche stamattina ero sola, Maurizio era andato a sbrigare delle cose di lavoro. Presi in mano il mio telefono è la prima cosa che notai fu un messaggio da Monica. Dovevo chiamarla in questi giorni, ma tra una cosa è un'altra non ho fatto in tempo. Compongo il numero è faccio squillare.
"Ciao Monica.. Come stai?" dissi tenendo in mano la tazza con il tè dentro.
"Ciao Maria.. Tutto bene tu?"
"Sto bene grazie.. Senti volevo scusarmi per quanto è accaduto. Non ho fatto in tempo a chiamarti, sono stata molto impegnata" le dissi mentre mi tenevo la testa con le mani. Mi scoppiava da morire, probabilmente avrò anche la febbre.
"Tranquilla.. Non ti devi scusare. Comunque mi piacerebbe parlare con te al telefono ma devo staccare.. Sono a lavoro"
"Oh scusami non lo sapevo.. Allora ci si sente"
"Certo.. Ciao Maria" attaccai il telefono senza nemmeno rispondere. Mi avviai di nuovo verso il letto è iniziai a sentire tanto caldo. Mi alzai e raggiunsi il comodino per prendere il termometro.

*Sabrina*
"Ao ma te devi rompere sempre eh" dissi rivolgendomi al pappagallo. Notai che erano appena le 08:00 del mattino, ormai ero sveglia non riuscivo più a stare a letto. In realtà non ho dormito granché, ho pensato è ripensato a Maria. Chissà che starà facendo, se mi sta pensando, come sta, se è uscita.. Tutte domande a cui non sapevo darmi una risposta. Presi il mio solito caffè, prima di farmi una doccia fredda per scacciare via quei pensieri.

*Maria*
Fortunatamente niente febbre, forse sarà stata la pressione. Mi alzo da quel letto che ormai aveva preso la mia forma è decisi di uscire. Non sapevo dove andare, non avevo preso la macchina, volevo fare due passi a piedi. Da lontano vidi una sagoma a me familiare.. "non può essere lei" mi dissi sottovoce. Nemmeno il tempo di girarmi che la vidi in tutta la sua bellezza. Indossava un vestito nero, corto, con i suoi soliti tacchi. Era un po' imbranata a camminarci, però con il mio aiuto era migliorata. Mi girai è a passo svelto mi diressi verso l'unica strada che conoscevo. Ma ovviamente la fortuna non era dalla mia parte..
"Ciao" rabbrividii a quella voce.. Mi era mancata un sacco.
"Ciao" le dissi non alzando la testa.
"Che fai non me saluti? Ti ho visto da lontano.. Non mi guardi nemmeno più in faccia Mari"
"Beh chiediti il perché, poi ne riparliamo.. Adesso scusami ma devo andare" feci per andarmene ma una presa sul mio polso fermò la mia camminata. Una scia di brividi mi pervase la schiena, chiusi gli occhi è iniziai a sorridere come una deficiente.
"Le scuse tue le so a memoria.." mi disse, tenendo ancora ferma la mano sul mio braccio.
"Sabrina vieni?" mi girai verso quella voce è vidi una ragazza a me sconosciuta, bassa, capelli castani, occhi verdi.. Mi aveva già rimpiazzato?
"Arrivo" lasciò la presa sul mio braccio è finalmente la guardai, con sguardo deluso. "Non è come pensi.. È una mia amica, non la vedo da molto tempo" mi spiegò.
"Non devi giustificarti con me"
"Mari non ti ho lasciato.. Ho solo bisogno di pensare, di metabolizzare, di capire cosa voglio"
"Okay va bene.. Ora scusami ma devo proprio andare" non le lasciai dire niente che me ne andai di corsa. Averla rivista mi faceva ancora più male, il cuore batteva all'impazzata, la testa mi girava, mi sentivo di svenire. Fortunatamente ritornai a casa è mi chiusi di nuovo in stanza.
"Mari.." talmente presa dalla mia rabbia che non mi accorsi che Maurizio era tornato.
"Ei.. Scusami se non ti ho chiamato per sapere se era tutto okay" spiegai.
"Non ti preoccupare.. Come stai?" feci segno di sedersi accanto a me sul letto.
"Male.. Sabrina mi ha chiesto una pausa per metabolizzare il tutto, per vedere lei cosa vuole, per vedere io cosa voglio... Ma io lo so bene, voglio lei, solamente lei. Non voglio nessun'altra, non voglio altri occhi addosso, non voglio baciare le labbra di una persona che non amo, non voglio niente di tutto ciò. Io amo lei, l'ho sempre amata" iniziai a piangere, talmente tanto che avevo tutto il trucco colato.
"Ehi.. Ascolta.. Anche se tu e lei non state insieme in questo momento, lei ti pensa come tu pensi lei. Non farti sempre paranoie Mari, lo sai com'è, è sempre stata così.. Pure con Flavio! Se lei ha bisogno del tempo, daglielo. Non è facile vivere una relazione con una donna, perlopiù la tua migliore amica, la persona che tu hai sempre avuto accanto nei momenti peggiori ma anche in quelli migliori. Non ti sto dicendo di rimpiazzarla o di non pensarci, però non voglio vederti così.. Ti prego!"..
Non so perché ma le parole di Maurizio mi erano servite, mi ero un po' sollevata. È sempre stato un uomo che non ti ha mai lasciato sola, anche nei momenti in cui tu lo trattavi male.
" Grazie Mauri..sai che ti voglio bene è che io per te ci sarò sempre vero?" gli dissi guardandolo negli occhi.
"Lo so".. "Che farai sta sera?" mi chiese.
"Non lo so..starò a casa.. Tu?"
"Devo sbrigare del lavoro in ufficio.. Se hai bisogno mi chiami okay?"
Feci cenno con la testa, come a fargli capire che per qualsiasi cosa l'avrei chiamato.

20:30
Non sapevo cosa fare, non avevo sonno, non avevo mangiato, non avevo fatto un cazzo praticamente. Presi il mio telefono è con il mio profilo fake girovagai su instagram. Si lo so che non è legale però era un modo per staccare un po' la spina, non avevo bisogno di condividere la mia vita privata anche sui social, la condividevo già abbastanza in tv. Una foto però colse la mia attenzione. Menomale che erano solo amiche. La cosa che più mi fece incazzare era la frase:"Io e te come nelle favole".. Che schifo! Presi la mia borsa è uscii di casa. Non sapevo dove andare o forse si.. Presi la macchina è mi diressi verso un bar.
"Salve.. Qualcosa di forte per favore" dissi sedendomi su quello sgabello. Iniziai a bere 1,2,3 forse 10 bicchieri di un qualcosa che nemmeno io sapevo cos'era.

*Sabrina*
Mi ero messa d'accordo con Vanessa per la foto,era tutto organizzato.
"L'ha vista?" mi chiese sedendosi di fianco a me.
"Penso de si.. Usa i profili fake ma fino a due minuti fa era online, quindi si, l'avrà vista".. "mi dispiace usarti così però.. Non è giusto!" continuai.
"Ehy.. Le amiche servono a questo.. Sta tranquilla"..
Iniziò a squillarmi il telefono da qualche parte nella borsa. Lessi il nome è l'ansia iniziò a salire.
"Sabri.."
"Oi.. Aspetta che non te sento, ce sta a musica forte qua" uscii da quel locale è mi diressi fuori. "Mi senti?" dissi.
"Si ti sento.. Volevo informarti che Maria sta qua, non se regge nemmeno in piedi, avrà bevuto si e no na decina di bicchieri".
"Arrivo subito" mi diressi verso la mia macchina è guidai più veloce che potevo, passando anche con il rosso. Arrivai al locale è fortunatamente era ancora lì. Vidi Leyla da lontano che mi fece segno di andare dietro. Eccola!! Dio mio com'era ridotta!
"Mari.." mi avvicinai a lei per prenderla.
"Lasciami.." si allontanò da me è quasi cadde. L'afferrai per i fianchi, si sentivano solo i nostri respiri. "Che vuoi da me? Perché non torni dalla tua" amichetta""..
"Andiamo a casa"
"No io con te non vengo da nessuna parte.. Sto bene, torna pure a divertirti"..
"Tu vieni con me punto è basta!" la tirai per un braccio è ci dirigemmo verso la macchina.
"Ma dico.. Te sei rincoglionita per caso? Ma vedi come stai?" iniziai ad urlare tenendo ferme le mani sul volante.
"Non sono cazzi tuoi okay? La vita è mia e faccio ciò che voglio"
"Perché hai bevuto così tanto? Che ti passa per la testa Mari? Non te riconosco più" iniziai a piangere, non sapevo il motivo, ne avevo solo il bisogno.
"Ah io sarei quella strana? Tu che un giorno dici di amarmi, dici che vuoi stare con me, nessun ripensamento, nessun rimpianto è dopo manco una settimana mi vieni a chiedere una pausa. Sarei io quella strana Sabrina?" niente!! Non risposi, non mossi un muscolo. Non sapevo che dire, quelle parole mi avevano ferite." Rispondi cazzo.. È da giorni che sto di merda è si ho bevuto per colpa tua, perché come si dice:"si beve per dimenticare" ma io non ho dimenticato proprio un cazzo.. Dio quella foto poi, ma ti sembra normale? Non venirmi a dire che era una foto tra amiche perché la descrizione non mostrava quello, non so perché tu sei venuta fino a qui!"..
"Sono venuta per te.. È comunque si, era una foto tra amiche, l'ho fatta per farti ingelosire!" dissi non guardandola in faccia. Mi sentivo uno schifo!
"Perché pensi sempre a te stessa Sabrina? Pensi che gli altri non ci rimangano di merda per le cose che dici, per quello che fai. Non tutte le persone sono uguali, è guardati.. Ti sei ridotta a farmi ingelosire con delle foto di merda.. Hai idea di come mi sono sentita io? No.. Perche tu pensi sempre a te stessa!".." Guardami.. "
Alzai il capo è finalmente la vidi. Vidi i suoi occhi marroni lucidi, vidi i suoi capelli arruffati, le guancia rosse probabilmente per colpa dell'alcool che aveva bevuto.
"Ti rifaccio la domanda.. Mi ami veramente Sabrina o tutto questo è una presa in giro?"
"Sai benissimo che non lo è.. Non bacio la prima persona che mi capita davanti, non ci faccio l'amore così tanto per, non mi perdo nei suoi fottutissimi occhi, non pendo dalle sue labbra ogni fottuto giorno.. Quindi no, non è una presa in giro Mari lo sai.. "
"Allora perché la pausa? A che cosa serve?"
È mo che glie dico?
"L'ho fatto per te Mari.. Io non voglio che tu mi metta a paragone con le tue ex, non voglio sentirmi stupida.. Guardami.. Sono un disastro.. Dico solo parolacce, non so fa niente, non sono bella, lei è molto più intelligente di me, ti capiva, ti sosteneva.. Io non so brava a fa un cazzo.. Solo a rovina i rapporti" ecco che le lacrime iniziavano a scendere ancora più veloci.
"Tu non sei un disastro.. A me non frega un cazzo di Monica, io voglio te, ho sempre voluto te è vorrò sempre te, mi hai capito? Non dubitare del mio amore nei tuoi confronti.."
Mi avvicinai è azzerai le distanze che ci separavano. Quanto mi era mancata! Mi erano mancate le sue labbra, le sue mani sui miei fianchi, toccare i suoi capelli morbidi, sentire il suo profumo alla vaniglia.
"Voglio perdermi nei tuoi occhi è non trovare più la strada.." dissi guardando i suoi bellissimi occhi!
"Allora perdiamoci insieme" mi rispose prendendo il mio viso con un tocco delicato.
"Andiamo a casa.."

Accesi il motore è guidai fino a casa mia, di certo non potevo riportarla a casa conciata così. Presi le chiavi di casa è aprii la porta per poi ritrovarmi a terra con un peso sopra di me. Mi baciò con tanta delicatezza.. Nonostante tutto eravamo sempre io è lei, nessuno ci avrebbe diviso.

RESTA CON MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora