Capitolo 43

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*Sabrina*

In questi giorni Maria era strana, decisamente strana. Gli ho chiesto più di una volta cosa avesse,se fosse successo qualcosa tra di noi o con Maurizio,ma lei rispondeva sempre "sono molto stanca per via del lavoro" allora lasciavo cadere li la conservazione. Questa mattina se n'è andata presto,mi ha lasciato solo un biglietto..cosa ridicola! Decisi di chiamarla ma aveva la segreteria telefonica, probabilmente stava già lavorando. Feci colazione è mi andai a vestire,anche se non avevo molta voglia di uscire.

Presi le chiavi della macchina è mi diressi verso gli studi,dove mi accolsero con grande entusiasmo.
"Salve signora Ferilli" mi salutò un ragazzo che si occupava di un qualcosa che non ho mai capito.
"Buongiorno..Maria?" chiesi subito,senza nemmeno chiedere come stesse.
"La può trovare nel suo camerino" lo ringraziai e mi avviai verso quella porta bianca,che ormai conoscevo fin troppo bene. Bussai,ma all'interno non trovai nessuno.
"Sabri" una voce alle mie spalle mi spaventò.
"Ao..ma dov'eri?" gli chiesi. Di solito lei non si muoveva mai, è dico MAI dal suo camerino.
"Ero in casetta con i ragazzi..perché sei qui?" mi chiese facendomi entrare,chiudendo la porta alle sue spalle.
"Beh? Non posso venire?"
"Certo che puoi venire...quando vuoi lo sai" mi prese dai fianchi è mi baciò. Mi erano mancate le sue labbra,svegliarsi senza un suo bacio ormai era diventato traumatico.
"Che hai? Perché sei strana? Non dirme niente che te conosco Marì" dissi sedendomi sul divano,mentre lei prendeva un qualcosa dalla borsa.
"Tieni" mi porse una specie di busta dove sopra stava scritto "Per Sabrina". La aprii senza esitare è quasi stavo per svenire.
"Marì..ma sei pazza! Ti saranno costati na fortuna!" la guardai con occhi spalancati..cioè lei mi aveva preso due biglietti per New York.
"È sempre stato un tuo sogno..perché non realizzarlo?"
"Te sei na matta...grazie mille" l'abbracciai forte è come sempre,le lacrime non potevano mai mancare. "Beh quando si parte?" chiesi guardandola.
"Stasera"

20:30

*Maria*
"Sabriiiiii sei pronta?" urlai per farmi sentire,dato che si trovava da tutt'altra parte! La vidi arrivare con una valigia enorme,tra l'altro anche più grande di lei. La presi è la misi in macchina insieme alle altre. Presi le chiavi è mi diressi verso l'aeroporto.

"Marì..mi tieni la mano?" mi chiese con la sua faccia da cucciolo. Le presi la mano è mi addormentai per qualche ora. Mi svegliai che erano le 02:00 del mattino,l'aereo era appena atterrato a New York.
"Andiamo in albergo,tanto a cenare abbiamo già cenato!" dissi prendendo le valigie. Appena varcammo la porta,ci ritrovammo una vista stupenda,molto ma molto meglio dei film devo dire.
"Bellissima" disse Sabrina,ammirando come una bambina di tre anni. Presi le valigie è andammo in albergo,dove fortunatamente ci diedero subito la stanza.

*Sabrina*
Era mattina,o meglio dire,era ora di pranzo ormai. Diciamo che comunicare qui non era facile,poi per me..beh non sono mai stata così brava in inglese,tantomeno Maria. Abbiamo notato che c'erano abbastanza ristoranti italiani,cosa strana perché pensavo che non esistessero qui. Certamente non erano come in Italia,però dai si poteva mangiare,tranne qualche cibo che era veramente disgustoso.
"Ma quante cose hai comprato?" mi chiese Maria vedendo le buste di fianco a me. Si,sono amante dello shopping,specialmente se in Italia determinate cose non esistono nemmeno.
"Il necessario..sai come si fatta!" risposi alzandomi. Iniziammo a camminare,non sapendo esattamente dove stessimo andando,non conoscendo la zona era anche normale!

Li la vita era completamente diversa,anche le scuole. Non che mi interessi,tanto ormai non ci vado più da una vita,il mio percorso l'ho fatto tanti anni fa.
"Vedi che bella!" dissi vicino a Maria,facendogli notare una vista pazzesca da sopra un ponte.
"Come te!" mi rispose abbracciandomi da dietro.
"Non me sembra vero.. sto nella città che ho sempre amato,ho sempre voluto visitarla..tra l'altro sono con la persona che amo..cosa voglio di più dalla vita?" le chiesi lasciandogli un piccolo bacio a stampo.

"Buonanotte Marì" dissi prima di spegnere la luce,che era situata solo ad un lato del letto. Eravamo tornate da poco..stanche,distrutte,ma felici!

RESTA CON MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora