Capitolo 71

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*Maria*

Ancora una volta mi trovavo nella stessa situazione di qualche mese fa. Le sue parole mi rimbombavano ancora in testa,quella cazzo di frase che continuava a girarmi nella testa come un disco.."ti ho tradito". Guardai l'orologio che segnava le 04:00 del mattino e io non avevo dormito nemmeno un secondo,non ho avuto nemmeno la forza di spogliarmi. Presi il telefono e notai le notifiche che mi erano appena arrivate,anche se la metà erano solo di Sabrina. Decisi di non rispondere,di certo non sarebbe tornato tutto come prima, perlomeno non subito.

Fui "svegliata" in un certo senso dai raggi del sole che intravedevo dalla mia piccola finestra che avevo nella mia camera. Mi alzai e andai subito a farmi una doccia, pensando sempre a quelle cazzo di parole e a quella scena di merda.

La mia voglia di lavorare oggi era pari a zero e fidatevi...devo stare veramente male per dire ste cose. Fortunatamente non dovevo registrare molto,solo per qualche ora (che per me quella giornata veramente sembrava infinita anche se era iniziata da qualche ora). Prima di entrare in studio sento il mio telefono vibrare:Sabrina❤️. Non rispondo,non voglio di certo parlare con lei in questo momento, tanto meno vederla.

*Sabrina*

"cazzo.." urlai prima di lanciare il telefono per terra. "Perché.. perché.. perché...sono una testa di cazzo" aggiunsi tirandomi i capelli. Non ero mai stata così,nemmeno per Flavio eppure di corna me ne ha fatte eh. Mi alzai dal pavimento e decisi di fare una camomilla per tranquillizzarmi anche se tranquilla non ero proprio,ma manco lontanamente.

*squilla il telefono*

"Marì" risposi subito senza nemmeno guardare il numero.
"No Sabri sono io"
"Ah scusami Antò..dimme" dissi,anche se il mio umore cambiò in due secondi.
"Nulla volevo sapere come stessi,ma deduco che stai di merda"
"Già" risposi bevendo un po' della mia camomilla.
"Vabbè dai..dammi due minuti e sono da te" non feci in tempo a rispondere che mi chiuse praticamente il telefono in faccia...ahh come farei senza di lui,ormai e diventato il mio psicologo personale.

Sentii suonare il campanello e subito andai ad aprire,sapendo che ero in pessime condizioni.
"Stai a pezzi" mi disse entrando in casa.
"Eh sto a pezzi si..ma è colpa mia,so na cretina" dissi sedendomi di fianco a lui.
"Vuoi raccontarmi?" chiese.
"L'altra sera ero andata ad una festa dopo che Maria mi ha accompagnato a casa,perché avevamo litigato come sempre e io ero arrabbiata. A questa festa c'era uno,che non me ricordo manco come se chiama,me ricordo che era alto,biondo,occhi azzurri ma non ricordo il nome..vabbè comunque iniziamo a parlare,a ridere,scherzare.. fin quando non esagero con l'alcol. Inizio a bere come a che per dimenticarmi di quella discussione,fino a quando non mi ritrovo in una stanza con questo addosso. Non me ricordo se abbiamo scopato,non mi ricordo nemmeno come ci sono finita nella stanza con lui,ricordo solo che c'è stato un bacio ma per me non ha significato niente...niente Antò credimi! Se io ero lucida potevo mai fare una cosa del genere a Maria? La donna che amo tra l'altro" dissi iniziando a piangere,l'unica cosa che odiavo fare davanti agli altri.
"No certo che no. Ascolta..delle volte si fanno delle cose sbagliate,magari perché non siamo noi stessi in quel momento o per altro. Certo adesso lei sarà arrabbiata,anche io lo sarei però cerca di capirla..adesso non dico che la vostra situazione non si risolverà mai però cercate di parlarvi,di chiarire,magari prova a spiegarli la situazione con calma,perché so come sei quando spieghi" mi rispose strappandomi un sorriso. Beh in effetti aveva ragione,non ero poi tanto delicata nel dire le cose.
"Lo so però non me risponde,non so come sta,non so che fa,non so se ha mangiato,non so niente"
"Prova ad andare a casa sua"
"Te pare semplice.. manco me vede che me sbatte la porta in faccia" gli dissi mentre non riuscivo a stare ferma con le mani. "Na volta me chiese se l'avessi mai tradita..io risposi di no,gli dissi che non l'avrei mai fatto manco lontanamente..mo guardace"
"Non è colpa tua..eri ubriaca e le stupidate si fanno..certo fattela basta però eh"
Sorrisi. Quel ragazzo era veramente una cura per me.
"Così mi piaci..ora però devo andare,magari passo in serata va bene?"
"Ciao bello! Grazie de tutto"
"Ma di che..anzi già che ci sei prepara un posto vicino a te,dormo qua.. tranquilla dirò io a Maria se e qualcosa,non sono interessato a te" disse e io gli tirai un cuscino in faccia.
"Sei no stronzo..vattene va"

*21:00*
"Ah ma sei vivo? Stavo già iniziando a chiamare i carabinieri" dissi vedendolo entrare dalla porta. Si! Aveva le chiavi di casa,in caso di emergenza.
"Scusami se ti ho fatto aspettare,ma ho avuto un paio di cose da svolgere" mi rispose posando sul tavolo un sacchetto bianco.
"Cos'è?" chiesi curiosa
"Aprilo.. è per te"
"Madonna grazie..ma io ti voglio troppo bene" all'interno del sacchetto vidi due maritozzi con la panna,che ovviamente io non avrei condiviso..o forse almeno per stasera avrei fatto un eccezione.

Finito di cenare,subito ci infilammo al letto,anche se io ero intenta a guardare il soffitto.
"Oi" mi chiamò accarezzandomi i capelli mentre ero sul suo petto. "Chiamala" aggiunse. Lo guardai come a dire "ma sei serio?".
"Non me risponde manco" dissi tornando nella stessa situazione di prima.
"Tu provaci di nuovo..se vuoi una cosa te la vai a prendere Sabri"
Beh in effetti aveva ragione,non ero quel tipo di persona che subito si arrendeva. Poi si sa..con Maria e sempre successo di tutto, fortunatamente abbiamo sempre chiarito.
"Dormi va..domani ci pensiamo" dissi spegnendo la piccola lucina che avevo di fianco.

RESTA CON MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora