Capitolo 27

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*Maria*
"Bri ma che cazzo fai?" mi girai dall'altra parte del letto cercando di vedere cosa stesse combinando.
"Niente.. Dormi" mi rispose continuando a spostare oggetti come se niente fosse.
"Sabri ma sono le 04:00 del mattino.. Mi spieghi che hai?" dissi prima di levarmi da quelle coperte così calde per raggiungerla.
"Ho l'ansia Marì.."
"Ma di cosa?" le chiesi spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio, facendola sedere al lato del letto.
"Non lo so.. Me so svegliata che c'avevo l'ansia.. Sarà stress!" le accarezzai il viso dolcemente è gli lasciai un piccolo bacio sulla sua guancia umida per colpa delle lacrime. Stava riaccadendo!
"Oi.. Calmati okay? Non farti venire attacchi di panico" le dissi prima di accarezzargli lentamente la schiena per rassicurarla. Capitava spesso, ma di solito era per un motivo ben valido, magari anche per una ripresa che lei doveva fare o quando andavamo in onda in prima serata con tu si que vales.. Insomma, queste cose qui! "Vieni.." le presi la mano è la feci stendere vicino a me. "Allora.. Ti va di raccontarmi di tutto quello che ti passa per la testa?" le chiesi guardandola dall'alto mentre lei iniziò a tremare.. Altra cosa che comprendeva un attacco di panico in corso!
"Marì io mi sento.. mi sento strana! Non so spiegarti il perché, a volte piango per delle stronzate, altre volte me vedi ridere, me vedi fa a cretina co te! In realtà io non sto bene, non mi sento bene Marì.. Ho come l'impressione che m'avessero spezzato il cuore ma non è così" mi disse mentre le prime lacrime si intravedevano dalle sue piccole ciocche che lasciavano un pó di spazio." Io con te sto bene, ti amo, ti amo tanto è lo sai.. Tutto questo mi sembra così surreale, l'ho sognato per tanti anni e adesso che posso viverlo mi faccio paranoie per senza niente. Forse so strana io!" strinsi forte le sue mani è gli lasciai un bacio sulla testa.
"Ascoltami... Noi questa situazione l'abbiamo già passata, ed è stata veramente brutta per entrambe. Devi stare tranquilla bri, non succederà niente di tutto ciò.. Sai cosa facevo io quando mi sentivo così? A volte lo faccio ancora perché anche io soffro della stessa cosa tua, ma non l'ho mai dato a vedere perché mi vergogno, tanto! Comunque.. Si dice che il cioccolato tiri su il morale, anche quando stai a pezzi, quando non hai voglia di parlare con nessuno, quando vuoi mandare tutti a fanculo.. Di solito mi preparo una bella tazza di cioccolata calda con sopra la panna.. vuoi che te la prepari?" le chiesi dolcemente mentre le accarezzavo le mani. Era davvero distrutta!
"No non mi va Marì.. Resti con me?"
"Ma certo.. Vieni dai" la presi dal polso è la feci distendere sopra il mio petto accarezzandole i capelli.

*Sabrina*
Era così bello sentire il cuore di Maria battere, ma non un battito che vale per tutti, uno che vale solo per me. Mi ricordo che un giorno eravamo alle riprese di tu si que vales, nel camerino di Maria come sempre, eravamo solo io e lei. Stavamo aspettando che ci chiamassero per registrare, ma nel frattempo mi ero distesa sopra di lei per avere delle attenzioni da parte sua, anche se me ne dava fin troppo. In quel mese ancora nessuna delle due aveva fatto il primo passo, ci trattavamo da migliori amiche anche se noi sapevamo che c'era qualcosa di più, ma nessuna delle due voleva ammetterlo per paura.. Comunque, quel giorno il cuore di Maria batteva fortissimo, talmente forte che si sentiva anche a kilometri di distanza.
"Perché sorridi?" mi chiese accarezzandomi ancora i capelli. Davvero stavo sorridendo?
"Perché mi sono ricordata di quella volta a tu si que vales.. Quando il tuo cuore batteva talmente forte che un altro pó lo sentivano tutti da fuori" dissi ridendo, lasciandogli un piccolo bacio sulla pancia scoperta.
"Che vergogna! Volevo sprofondare!"
"Ma perché?" mi girai verso di lei è la guardai negli occhi.
"Perché mi vergognavo.. Sai.. È strano innamorarti della tua migliore amica"
"Lo so!" abbassai il capo è gli diedi le spalle. Il motivo non era ben chiaro, forse ci ero solo rimasta un pó male per la risposta che mi aveva appena dato. Cioè, perché secondo lei era strano?
"Oi.. Che hai?" mi chiese facendomi girare verso di lei, fallendo miseramente. "Dai sabri.. Che ho detto che non va?"
"Niente.. Dormi!" risposi mentre le prime lacrime iniziavano a scendere.
"Perché piangi?" mi avvolse con un suo braccio è mi avvicinò a lei accarezzandomi lentamente la schiena per fermare i miei singhiozzi.
"Ripensamenti sulla nostra relazione Marì? Per te è stato così strano innamorati di me? Di una come me tra l'altro?" chiesi.
"Ma che stai dicendo? È stato strano perché ci siamo sempre trattate da migliori amiche, bri noi non ci scambiavamo mai baci se non sulla guancia.. All'inizio si è stato strano, ma io ti amo e lo sai.. Nessun ripensamento, forse tu non mi ami abbastanza se pensi queste cose!"

Non mento che le sue ultime parole mi ferirono tanto.. Io ripensamenti? Mai!
" Non dire stronzate.. Sai che non è vero" Amavo Maria più della mia stessa vita, più di qualsiasi altra cosa al mondo.. Ma possibile che pensava determinante cose?
"Allora perché non ti apri con me? Non mi dici più niente, non mi dici più come stai, non mi dici cosa ti passa per quella testa.. Che ti sta succedendo?"
"Semplicemente non mi va di parlarne.. Non è che se stiamo insieme, ci dobbiamo dire sempre tutto eh" dissi ma me ne pentii subito.
"Vabbe ho capito"
"Dai Mari.." cercai di chiamarla ma non ottenni risposta. "Che fai mi tieni il muso adesso?" le baciai la spalla scoperta per poi accarezzarle la gamba, sapendo che era il suo punto debole. "Vabbe quando ti passa me lo dici" rimasi abbracciata a lei tutta la notte è mi addormentai in meno di due secondi.

RESTA CON MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora