Capitolo 51

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*Sabrina*

"Jackie..Jackie vieni qua,subito!" urlai per farmi sentire dal mio amato animale domestico. "Beh? Si fa?" la rimproverai per il casino che aveva combinato. Ripresi tutte le cose che aveva buttato a terra è iniziai a prepararmi per uscire. Non mi andava molto,a dire la verità ero preoccupatissima per sta sera. Come cazzo me sarei dovuta vesti? Elegante,sportiva,casual? Mi diressi verso il supermercato dove trovai una fila esagerata,cosa mai successa a meno che non c'erano gli sconti. Dopo quasi mezz'ora usci da quel posto,controllai l'orario e decisi che era ora di andare a casa. Preparai una bella carbonara che non mangiavo da tantissimo perché ero sempre con Maria e lei non mangia cose del genere. Ovviamente la mia pennichella non mancava mai,anche se impostai la sveglia qualche ora prima.

*Maria*

"Esci?" sbucò Maurizio da dietro alla porta,cosa che mi sorprese molto perché pensavo fosse uscito.
"Si.." risposi cercando di aggiustarmi il colletto della camicia. Ero così nervosa! "Che diamine!" dissi tra me e me spostando ancora quel piccolo ricamo tra le mani.
"Lascia..faccio io" menomale che c'era lui in queste situazioni del cavolo. "Ma perché sei così nervosa? Vedi che non è la prima volta che esci con lei eh" aggiunse.
"Beh certo che no..però sai com'è la situazione" dissi prima di infilarmi qualche accessorio,anche se solitamente portavo solo il nostro anello. Presi le chiavi della macchina,mi guardai ancora una volta allo specchio è uscii. Arrivai in anticipo,ma non la chiamai ancora perché altrimenti avrei fatto una figuraccia. Avevo le mani sudate,le gambe mi tremavano,la salivazione mi moriva in gola,mi girava la testa.. sembravo una quindicenne con la sua prima cotta. Presi il telefono è lasciai un semplice messaggio:" scendi" .

*Sabrina*

Presi le ultime cose,mi guardai allo specchio per l'ennesima volta e uscii. Mi sentivo strana,come se non uscissi con lei da anni anche se erano passati solo due mesi.
"Ciao" salutai prima di chiudere lo sportello della macchina.
"Come sei bella" mi disse squadrandomi dalla testa ai piedi. Ero sicura che fossi rossa in viso dalla vergogna.
"Grazie..anche tu stai bene" mi limitai.

Arrivammo in un locale non molto affollato fortunatamente,non amavo la folla a meno che non era una discoteca.
"Che prendi?" chiesi rompendo quel ghiaccio che si era creato tra noi.
"Solito..tu?"
"Solito" ci guardammo è sorridemmo come due semplici amiche.

Ordinammo è in poco tempo arrivarono le nostre pizze. Inutile dire che quella specie di cena andò tranquilla,nessuna delle due aveva intenzione di parlare.
"Ti va di passeggiare?" chiesi anche se ero molto stanca pur non avendo fatto niente stamattina. Fece un cenno con la testa e iniziammo a camminare senza avere una meta ben precisa. Varie volte aveva provato a prendermi per mano ma io mi allontanavo sempre di più,quasi a stare a più di un metro di distanza da lei. Arrivammo al Gianicolo,non so come ma ci arrivammo. Non c'era mai nessuno li,era il mio posto preferito proprio per questo.
"Come stai?" chiesi vedendola pensierosa,mentre il suo sguardo era rivolto alla vista di Roma.
"Bene..sto bene grazie...tu?" rispose non guardandomi nemmeno in faccia.
"Lo so che non stai bene Marì..te conosco,siamo amiche da tanto tempo" mi avvicinai a lei senza però fare mosse azzardate.
"Davvero siamo amiche?" mi chiese,stavolta guardandomi. "Tu credi davvero che siamo amiche Sabri?" aggiunse prendendomi le mani intrecciandole alle sue.
"Marì..."
Si avvicinò a me quasi per baciarmi ma io la scansai. Lo volevo,lo volevo più di ogni altra cosa al mondo ma non era questa la cosa giusta da fare. "Ti prego..non complicare le cose!" le passai una mano sulla guancia e levai quelle lacrime che stavano iniziando a scendere. Il cuore mi batteva fortissimo,non riuscivo a vederla così. "Oi.. io sto qua,non me ne vado" d'istinto l'abbracciai. Quanto mi era mancato il suo profumo sulla mia pelle. Mi tenne stretta a se come a non farmi scappare..ma dove sarei andata senza di lei?

Dopo qualche minuto ci avviammo verso la macchina è ancora una volta nessuna delle due parlava. Ci limitavamo a sentire qualche canzone in radio e se capitava,canticchiarle insieme.

"Allora..ci vediamo domani in studio" dissi prima di toccare la maniglia per uscire.
"Va bene..buonanotte,grazie per la serata"
"Grazie a te..notte Marì" usci da quella macchina una volta per tutte non voltandomi più indietro. Sapevo che se mi sarei voltata non sarei andata più via.. la voglia di baciarla,di abbracciarla,di dormire con lei ,di fare l'amore con lei,era tanta!

*Maria*

È davvero finita così?
A volte le persone si perdono e non se ne rendono nemmeno conto. A volte le persone si perdono e lo capiscono quando è troppo tardi... E poi rimane qualcosa,non sai come definirlo, è una sensazione,forse è un ricordo ,forse è un legame o solo ciò che resta,ciò che hai vissuto e non tornerà più come prima,ciò che hai vissuto e magari non si è ancora spento del tutto. Sai solo che continua a piacerti. La guardi e pensi:" non smetterò mai di provare qualcosa per te". Sai quant'è facile rimanere incastrati in un addio?  Ho parlato tanto di te,e non sai le volte in cui me la son presa con gli altri pur di non accettare la realtà. Ti ho continuato a cercare nei sorrisi della gente, nei volti persi di persone anonime a bordo di un autobus,nelle canzoni che non siamo riusciti ad ascoltare,in quei libri che sembravano saperne più di me,più di te,più di chiunque. Sono tornata indietro,lo so che non si fa,però mi andava. Ti va di riprovarci? Solo una volta,solo per questa volta,solo se ne hai davvero voglia,se ciò che è stato non si è ancora spento,se ti manco e la mia mancanza è uno di quei vuoti che vogliono essere riempiti di baci ma non baci qualunque,cioè,mica i baci di una persona qualsiasi. Ti va di riprenderci da dove ci siamo perse,anzi no,da dove siamo ora,più consapevoli di ciò che eravamo,di quello che significo per te,di quello che significhi per me,che,diciamocelo,a volte qualcuno torna indietro,si riprende,si ritrova,chiede scusa,se è il caso,oppure non dice nulla,sorride soltanto come una scema,ed è tutto lì, è tutto racchiuso in quell'attimo,in quel gesto spontaneo che vuol dire "ma dai,dove pensavo di andare! Sai,tanti dicono che i ritorni sono solo per chi non ha trovato di meglio,ma se fossi tu il meglio e se io fossi per te lo stesso? Come la mettiamo? E a questo punto risponderebbero: " se fosse così,non vi sareste lasciate" ma diamine,non va tutto come si vorrebbe. Città meravigliose diventano polvere dopo un terremoto ma la gente non le lascia là,al loro destino,anzi, s'impegna un sacco per tirare fuori un altra volta la meraviglia che erano,magari patatine da una luce nuova,migliore. E due possono anche lasciarsi e continuare ad amarsi,e poi,si ,possono anche dirselo,un giorno,a un certo punto,quando entrambe non ce la fanno più a restare lontane,a passare,magari,come due amiche di vecchia data,quando l'amicizia è solo un sassolino della montagna che siete. Capisci? Arriva la stanchezza. La stanchezza intesa come:" ora potremmo essere uno accanto all'altro,stretti in un abbraccio,insieme,chissà dove,e invece io sono qua e tu,tu..." Cosa stiamo aspettando? Non sprechiamo un altra notte,dai. Non sono mica infinte sai?

RESTA CON MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora