Capitolo 18

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*Sabrina*
"Mari.. Vedi che te meno.. Vedi come to dico eh.. Non t'avvicinà co sto coso" iniziai ad urlare per tutta casa, fortunatamente non era mattina presto altrimenti i vicini mi avrebbero mandata già a fanculo.
"Daiiiii.. Sei così carina"
"Ma carina che mari.. Famme magna sto maritozzo" dissi mentre addentai un enorme pezzo di quel dolce. Ovviamente io parlai con il muro.. Sentii un piccolo click, ciò stava significare che mi aveva fatto una foto, non che era la prima ma nemmeno l'ultima.
"Dai Mari.. Non rompe er cazzo tu e ste foto de merda" risposi
"Ma dai che non le posto.. Non so manco come si fa"
"Eh menomale.. Ce manca solo questo guarda.. Comunque movete che io non t'aspetto" mi alzai da quella sedia è mi andai a preparare. Sinceramente non avevo molta voglia di uscire, ne tanto meno di vestirmi, perciò presi la prima cosa che mi capitò davanti.
"Ma ti sei vestita al buio?" parla lei poi!
"Parli te.. Me pari mi nonna co quelle cose che te metti.. Sta zitta va" la spinsi fuori dalla porta con poca delicatezza mentre prendevo le chiavi della macchina. In giro evitavamo di farci vedere mano nella mano, di solito andavamo al Gianicolo per stare un po' da sole, ma sempre di sera che non ci stava nessuno.
"Vieni con me" la tirai per un braccio, ed entrammo in un negozio di abbigliamento. Provai vari capi ma nessuno mi piaceva, tutti troppo sportivi.. Non che io non lo fossi, però solo in casa, in giro non vestivo mai sportiva, solo quando non c'avevo voglia, tipo oggi. Dopo aver girato per un ora senza comprare niente, uscimmo da quel negozio è ci incamminammo verso la macchina.
"Mari non qua.. Lo sai che non possiamo!" le dissi lasciando la mano che aveva intrecciato alla mia. Vidi la sua faccia unn po' delusa, così decisi di lasciarle una piccola carezza sul braccio.
"Oddio.. Non ci credo" sentimmo una voce da dietro non familiare.
"Ciao" risposi io con un sorriso sulle labbra. Era una nostra fan, si notava dal tatuaggio che si era fatta al polso. Era un infinito dove a destra c'era la lettera di Maria è a sinistra la mia.
"Possiamo farci una foto insieme?" ci chiese gentilmente.
"Certo" tirai Maria per un braccio è ci avvicinammo vicino alla ragazza per fare la foto. Data la sua altezza era un po' difficile farla, quindi presi io il telefono in mano è mi inginocchiai vicino a lei. "Ecco a te piccola"
"Grazie mille.. Siete state davvero gentili"
"Grazie a te" rispose Maria..
"Comunque bel tatuaggio" mi intromisi io, lasciando un bacio al volo alla piccola ragazza. Quanto amavo i miei fan!

*Maria*
"Bri.. Ti va di mangiare fuori?" proposi, dato che non avevo voglia di tornare a casa.
"Certo"

Ci avviammo verso la macchina è ci incamminammo verso un piccolo ristorante. Diciamo che era il mio preferito perché era un posto non molto affollato, potevamo passare un po' di tempo da sole, anche se ne passavamo fin troppo.
"Che hai Mari? Te vedo strana" mi chiese lasciandomi una piccola carezza sulla mano.
"Niente sto bene" mentii!!
"Vabbè ne parliamo a casa"

Concludemmo li la nostra conversazione per poi ordinare. Non avevo molta fame, avevo lo stomaco chiuso.

"Mari.. Mi vado a riposare un po'.. Dopo parliamo va bene?"
Annuii per poi lasciargli un piccolo bacio sulla guancia. Sapevo che la stavo ferendo in qualche modo, ma la cosa di non poter vivere la nostra relazione allo scoperto, mi uccideva. Presi posto accanto a lei, abbracciandola da dietro.
"Scusami" le dissi lasciando piccoli baci sulla spalla.
"Perché stai così? Ti ho fatto qualcosa? È per la ragazzina? Ho detto qualcos-" non la feci finire che gli lasciai un dolce bacio.
"Sai che parli troppo ferilli?" dissi con le labbra ancora incollate alle sue.
"Beh me lo dicono in tanti" rispose.
"Comunque no.. Non è per niente di ciò che hai elencato.. Solamente che il non poterti vivere all'aperto, il non poter mostrare la nostra storia d'amore che probabilmente è la più bella, il non poter guardare male qualcuno quando ti guardano è dire" lei è mia ".. Mi fa sentire male dentro di me! Io voglio viverti Bri, voglio stare con te, prenderti la mano, baciarti davanti a tutti senza la paura che qualcuno possa dirci qualcosa o di ritrovarci subito i paparazzi in mezzo alle scatole" mi liberai di quel peso che mi portavo dentro da un po'.
"Anche io vorrei tanto farlo Mari.. Ma sai che non possiamo, sai che scandalo? Non che a me interessi qualcosa, ma ciò non significa che se non mostriamo la nostra storia io non ti ami più.. Anzi!! Io ti amerò per sempre Mari, lo sai"

La presi dai fianchi è la baciai delicatamente, passando le mie dita tra i suoi capelli.
"Sei la mia donna" le dissi tra un bacio e un altro.
"Anche tu.. Guai chi te tocca o chi te posa gli occhi addosso"
"Sai che sei ancora più sexy da gelosa?" la stuzzicai.
"Ma sta zitta!" mi attirò di nuovo a se è continuammo a baciarci per qualche minuto.

*Sabrina*
Ero così fortunata ad avere Maria nella mia vita. Ho sempre desiderato quelle relazioni un po' Tumblr, come dicono i ragazzi di oggi. Ovviamente non andavamo oltre io è Maria, comunque abbiamo na certa età, però niente ci impedisce di innamorarci di nuovo. Ancora con gli occhi chiusi sentii dei piccoli baci sulla mia guancia.
"Che è successo?" chiesi aprendo finalmente gli occhi. Non vedevo praticamente niente, ci misi un po' a mettere a fuoco le immagini.
"Niente.. Però è ora di cena bri.. Abbiamo dormito tanto"
"Mhh.. Resta ancora qua con me, non andare" l'abbracciai più forte per farla rimanere accanto a me. Mi sentivo così sola, anche se con peppe è jackie, beh..
"Dai Bri non fare così.. Sai che io torno sempre da te"
"Lo so ma io voglio averti con me" nascosi il viso nell'incavo del suo collo, come fanno i bambini.
"Vuoi che rimanga a dormire con te?"
"Se tu vuoi si" alzai lo sguardo per vedere la sua espressione. Mi lasciò un bacio sulle labbra, anzi due, forse tre..
"Certo che mi va scema.. Però prendo qualcosa di tuo perché io mi scoccio di tornare a casa"
"Non è mica la prima volta.. Ormai l'armadio mio e pure il tuo" scherzai lanciadogli un cuscino in faccia.

Cenammo con una bella carbonara, ovviamente cucinata da me perché Maria non sapeva fa niente.
"Come sei bella!" le dissi abbracciandola da dietro.
"Tu lo sei" disse girandosi verso di me per posare le sue dolci labbra sulle mie.
"Ti ricordi quando mi dicesti che sarei stata una mamma perfetta?" le chiesi.
"Certo.. Perché?"
"Lo pensi ancora?"
"Certo che lo penso Bri.. Ma perché mi fai sta domanda?"
"Non lo so.. Sai che bello un figlio tutto nostro!" dissi ad un tratto.
"Sarebbe bello/a come te"

Inutile dire che quella serata fini in uno dei modi migliori.

RESTA CON MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora