"Buon giorno Mae. Pronta per tornare ha scuola?" mi chiede Veronica. "Insomma" mi alzo dal letto è entro nel bagno. Inizio ha farmi una doccia calda per poi passare hai vestiti
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Inizio ha scendere verso la sala da pranzo Come al solito, non c'è nessuno Mi siedo al mio solito posto è mi verso il latte nella tazza ripiena di cereali. Che ho scoperto grazie a Renato. Inizio ha mangiarli in totale silenzio
"Buon giorno Mae" alzo la testa verso Evaristo
"Buon giorno Evaristo. Inizi ora?"
"Si. Il signor Jorge mi ha detto di piantare dei tulipani, è così sto per fare"
"Tulipani?" ci penso per qualche secondo "credo che renderanno la casa più bella" lui mi sorride per poi andarsene
"Mae. Bruno è già pronto" mi dice Inez. La ringrazzio è cammino verso il cancello, dove fuori mi aspetta Bruno
"Buon giorno Bruno" gli dico con un sorriso
"Buon giorno Mae" ricambia il sorriso per poi mettere ha moto. "È bello vederti allegra" gli sorrido nuovamente è continuiamo ha chiacchierare
"Quando torneranno i ragazzi?"
"La settimana prossima. Credo lunedì" tra sette giorni. Penso fra me è me. Mi lasceranno da soli per un'intera settimana. Apro lo sportello della macchina. "Buona giornata Mae"
"Ciao" cammino verso il cancello della scuola, è la vedo Derik con i suoi scagnozzi. Entro senza problemi è vado dritta in classe. Prima ora: storia. Ecco come iniziare male la giornata
Dopo la prima ora, finita decisamente male, perché non avendo studiato mi sono beccata un tre, mi ero diretta verso il corridoio. Per mia sfortuna mi sono imbucata fra Derek è i suoi amici
"Ciao omega" continua con i suoi stupidi inulti è via dicendo, facendo ridere tutti i ragazzi li vicino
"Piantatela" urla un ragazzo alto con il capello. Mi giro è noto tre ragazzi è una ragazza che si aggirano come dei veri alpha. Tutti gli fanno spazio. La ragazza incrocia le braccia è guarda Derek
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"Lasciatela in pace" dice la ragazza. Tutti si allontanano è io tiro un sospiro di sollievo. Meno male che c'erano loro. Si allontanano ma io li fermo
"Grazie. Se non ci sareste stati voi non so cosa mi sarebbe ricapitato" la ragazza si gira verso di me, mentre io continuo ha seguirli
"È meglio che ci stai alla larga" la guardo con un sopracciglio alzato. "Girano brutte voci sul nostro conto, quindi è meglio che ci stai il più lontana pissibbile"
"Perché? Solo perché dicono bugie su di voi nessuno si può avvicinare ha voi? Non capisco. Voi ve ne dovreste fregare"
"Il problema, è che è vero. Noi non abbiamo un'alpha. In tutte le coppie ci deve essere un'alpha" dice il ragazzo col cappello. Si girano pure gli altri due
"Noi siamo figli di un'alpha è un beta. De scendiamo da una stirpe di omega, i quali si sono sposati con alpha. Ma noi non abbiamo dei alpha" mi spiega il più alto
"Solo per questo vi evitano. Non mi sembra una cosa tanto strana"
"Ma lo è. Fin dai quattordici anni, si ha il proprio alpha, mentre noi" guarda il ragazzo al fianco di lei
"Abbiamo superato i sedici anni"
"È che significa. Io per otto anni ho vissuto in collegio. Nessuno mi ha mai scelta, fino ha due settimane fa. Ma quelli che mi hanno scelta non li vedo mai. In diciotto giorni li ho visti solo sei volte. Sempre che sia tanto"
"Ma noi non li avremo mai"
"È allora? Fregatevene. Fate quello che volete"
"Non è facile. Tutti ci guardano come se fossimo degli scarti. È altri hanno paura di noi, come Derek"
"Ma io no. Voi non mi fate paura, è se me lo permeteste, vorrei esservi amica" spero con tutto il mio cuore che mi dicano di si. "Me lo permetete?" si guardano ha vicenda
"Si. Certo. Ma hai tuoi alpha andrà bene?"
"Si certo. Ha loro sta tutto bene" gli porgo la mano "sono Mae" la ragazza un po titubante la prende
"Io sono Emily, lui Christian" indica il ragazzo col cappello "lui Kevin" il ragazzo più alto "è lui Peater, ma tutti lo chiamano Pea" il ragazzo dietro di lei. Il più alto di tutti. Finalmente ho degli amici
