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La mattina, quando avevo aperto gli occhi, mi ero trovata in una camera d'hotel. Per la seconda volta, non sapevo il perché ero là. Ma tutti i miei dubbi, si stavano per risolvere. La porta si apre è ne esce un ragazzo, a volto in un accapatoio, che si sta strifinando la faccia con un'asciugamano. Appena lo toglie, per poco non svengo. Aspettate, starò sognando. Non può dicerto esserci in questa camera, Jorginho. Per di più con solamente un'acappotoio. Che subbito toglie. Per prima cosa si infila i boxer. Ma che diavolo vado ha guardare. Poggio la testa sul cuscino, mettendomi le mani in fronte. Sento il letto abbassarsi. Levo una mano dal mio viso, per poi rimetterla subbito non appena lo vedo vicino ha me

"Buon giorno pure a te" "buon giorno" dico con le mani ancora sul mio viso "dormito bene?" Mi levo le mani "ehm, credo di sì. Ma, tu perché sei qua" con un sorriso davvero divertito "come se non lo sapresti" lo guardo confusa, per poi guardarmi un po' attorno. Una camera da letto, più io seduta sopra senza traccia di indumento "ma questa non è la prima volta. Vero?" Lui si alza per poi cominciare ha vestirsi "no. È sucesso anche l'11 luglio. All'incirca sono quello con cui hai scopato di più" abasso gli occhi "come quello. Perché oltre te" "diciamo che ci siamo divertiti abbastanza. Ma questo dovresti saperlo bene" scuoto la testa "non ricordo niente oltre Spinazzola, Insigne, Berardi è tu. Ma non so cosa sia successo" si abbottona la camicia mentre mi guarda "ripeto, ci siamo solamente divertiti. Eravamo davvero felici per quello che è sucesso. È così ha turno, ci siamo divertiti" mi sbrigo ha vestirmi. Ho perso davvero troppo tempo con tutto questo. Sento la sua mano che si posa sul mio polso. Lo guardo dritto negli occhi, per poi allontanarmi. Apro la porta, ma lui me la fa chiudere "so che in questo momento ci odierai, ma volevamo solamente divertirci" mi fa girare mentre alcune lacrime mi rigano il volto "sai quale è il problema, io. Io sono sempre stata una fan del calcio. Ma non ho mai potuto confidarlo ha nessuno. Questo" alzo la manica della giacca, facendogli vedere il tatuaggio che nessuno ha mai capito prima d'ora "sono i vostri nomi. Ma ho sbagliato" ha la faccia sorpresa. Come biasimarlo. Nessuno ci avrebbe mai creduto. Apro la porta, per poi uscire. Ho il cuore in mille pezzi, ma dovevo immagginarlo

Una scossa, mi fa correre verso il bagno, per poi vomitare come non mai. Ultimamente, la nausea era nella routine quotidiana. Mi alzo per poi sciaquarmi la bocca. Esco dal bagno, è scendo in salotto. Mi siedo su una poltrona, quando Manon si siede accanto ha me

"Va tutto bene" annuisco mentre lei mi da un bacio sulla fronte "si. Sta tranquilla" mi sorride per poi abbracciarmi. Il suono del campanello ci fa staccare "vado, è torno subbito" così ha fatto. Ma non è tornata da sola. Infatti con lei c'è Chiellini "ciao" gli dico con un sorriso, che lui ricambia subbito "ciao Meg" si siede nel divano difronte ha me, mentre Manon va in cucina "allora, come si ci sente ad aver vinto" mi fa uno dei suoi sorrisi, che sono come i miei "ancora non riesco ha crederci" gli sorrido è solo allora mi accorgo del profilo "sai, mi ricordi una persona" guardo verso Manon, che col sorriso in volto sta preparando qualcosa "è chi se posso sapere" "una ragazza che ho conosciuto, molti anni fa" annuisco per poi prendere il telefono "forse siamo parenti" "probabilmente" spengo il telefono e lo poso lentamente senza staccare gli occhi da esso "probabilmente sarà mia madre" "come?" Lascio la presa da esso è sposto lo sguardo verso di lui "cosa?" "Vi state divertendo" alzo gli occhi verso Manon "certo mamma" strabuzza gli occhi come Chiellini. Ma prima o poi lo deve sapere, quindi perché non farglielo sapere da sua figlia "si. Ci guardiamo un film?" Guardo Manon che felice annuisce "quale?" "Il diavolo veste Prada" Manon guarda immediatamente Giorgio "che ne dite?" Li guardo entrambi speranzosa "è uno dei miei film preferiti" "si va bene. Manon?" mi giro ha guardarla "pure per me" cerca di sorridere, ma il suo sorriso è forzato "vado ha prendere la chiavetta" dico con entusiasmo. Salgo velocemente le scale, per poi prendere la penetta. Scendo pian piano, per poi appogiarmi al muro "ho pure io una figlia" "ma è diverso" la sento sospirare "perché?" "Perché sono rimasta incinta ha quartordici anni" nella stanza per un paio di minuti si crea un silenzio "vado ha fare quei pop corn" mi giro per sbirciare, poi ho tutti i diritti. Loro sono i miei genitori. Appena mi sporgo li vedo labbra su labbra. Entro nella stanza fingendo di non aver visto niente "c'è voluta un'eternità ma lo trovata" la metto nel cavo della usb, per poi far partire il film. Guardo i due "va tutto bene?" "Si. Metti in pausa che preparo i pop corn" "li faccio io" poso il telecomando, per poi andare in cucina ha prepararli. Mi giro verso i due è li vedo scambiarsi affettuosi baci. Appena il micronde fa il bip, li tiro fuori. Li do ha Chiellini, mentre io mi prendo le caramelle. Mi sdraio sul divano, lasciando i due piccioncini da soli

"Adoro questo film" ammetto alla fine "non lo vedevo da anni" guardo Chiellini con un sopracciglio alzato "su youtube c'è" lui scoppia ha ridere "lo so che c'è, non lo più visto per vari motivi"

"Ragazze sono a casa" guardo Manon che sbianca "Meg. Manon" appena entra nel soggiorno il suo sorriso scompare "ciao nonno" mi guarda per poi tornare ha guardare Giorgio "Manon è tua figlia?" chiede all'uomo dai capelli grigi "si. È Meg è tua figlia" vedo il suo volto sbiancare "adesso sparisci" lo tira per il braccio "te lo scordi che me ne vado. Ho sbagliato, ma pure tu hai sbagliato. Meg è mia figlia è come tale deve stare con me" "è portatela. Ha solamente rovinato la vita di mia figlia" "papà" lui la blocca subbito "no Manon. Lui ha combinato tutto questo casino, è lui lo deve riparare" guardo Manon con gli occhi lucidi "è mia figlia. Non puoi prendere queste decisioni" "nostra. È poi devi essere tu ha prendere una decisione" scoppio in mille lacrime "io sono qua" si girano ha guardarmi "è no. Io voglio stare con la mia mamma. È anche vero che voglio passare del tempo con mio padre, ma voglio solamente una famiglia. La mia famiglia" corro verso la mia stanza, per non continuare ha sentire le urla di Giorgio e del nonno. Sento toccarmi la spalla. Mi giro è mi ritrovo Manon "prepara le valigie. Giorgio ti sta aspettando" mi asciuga le lacrime per poi abbracciarmi "tornerò da voi. Te lo prometto" annuisco e dopo ci stacchiamo. Mi alzo è con l'aiuto di lei, preparo la valigia. Scendiamo le scale, è davanti alla porta c'è Chiellini che sta parlando al telefono "promettimi che ti prenderai cura di lei" gli passa la valigia mentre io l'abraccio "lo farò" ci stacchiamo è mi guarda con quei suoi occhi verdi "fai la brava. Ti prometto ci rivedremo presto" annuisco per poi uscire "andiamo" lo seguo fino alla sua macchina. Mi siedo davanti, è mentre lui mette ha moto, guardo per l'ultima volta la mia casa

Per tutto il tragitto non ho fatto che piangere. Arrivati all'aeroporto saliamo nel get privato di lui. Guardo per l'ultima volta la città che mi ha visto crescere

𝗧𝗲𝗻~𝘽𝙚𝙧𝙖𝙧𝙙𝙞 𝙎𝙥𝙞𝙣𝙖𝙯𝙯𝙤𝙡𝙖 𝙄𝙣𝙨𝙞𝙜𝙣𝙚 𝙅𝙤𝙧𝙜𝙞𝙣𝙝𝙤~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora