"Ciao. Loro sono dei miei nuovi amici. Vengono ha casa per studiare" lui annuisce
"Allora salite. Renato sta preparando un'ottimo pranzo"
"Renato è il nostro cuoco" loro annuiscono
"Sicura non disturbiamo?"
"Certo che ne sono sicura. Poi sono da sola" Emily annuisce è poggia la testa sulla spalla di Peater
"Siamo arrivati" dice Bruno. Apro lo sportello è dopo averlo ringraziato camminiamo verso la porta d'entrata. Ad aprircela è Roberta, una nuova governante
"Buon giorno signorina. Il pranzo sta per essere servito" la ringrazio è porto i miei amici nella sala da pranzo. Io mi siedo ha capotavola, mentre hai due lati si siedono Christian è Emily
"Buon giorno" dice Inez portando il carrello con i piatti
"Ciao Inez. Loro sono Christian, Emily, Pea e Kevin"
"Salve" dicono in coro. Lei solo ricambia il saluto per poi darci dei piatti con una cotoletta gigante, dell'insalata è patatine al forno. Pranziamo fra scherzi è risate. Andiamo nel soggiorno, è continuiamo ha chiacchierare, è subbito dopo facciamo i compiti. Chissà cosa staranno i miei alpha ora
Passano i giorni è io con il quartetto ci sono entrata sempre più in sintonia. Ho scoperto che ha Pea gli piace il calcio, è lo pratica per volontà di suo padre. Ha Kevin gli piace la musica. La sua band preferita, che ascolta tipo venti volte al giorno, sono le little mix. Un gruppo di quattro ragazze. Christian non è un tipo che gli piace fare lo sport, ma sa dare colpi di arti marziali stupende. Emily non è la classica ragazza come le altre. Adora la cross. Infatti ha due motori, che usa quasi sempre
Adesso mi ritrovo nei corridoi è non c'è più nessuno che mi prende in giro. Ed è meglio così. Per mia fortuna è per la tranquillità dei miei nuovi amici. Già il martedì, si era sparsa la voce che io facevo parte del loro gruppo. È cosi hanno iniziato ha lasciarmi in pace. Noto un ragazzo
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Che si aggira nei corridoi come se si fosse perso. È forse è così. Mi avvicino ha lui, è lui subbito mi guarda
"Ciao. Ti sei perso?" chiedo con tutta la gentilezza possibile
"No. In verità questa scuola la conosco come le mie tasche, perché la frequento da due anni"
"Ah. Non ti ho mai visto" ed è il vero. Non lo mai visto nei corridoi o in classe. Ed è strano perché vedo sempre tutti
"Sono stato assente. Sto rientrando oggi" annuisco e lui mi porge la mano "sono Edoardo"