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Entro nell'ufficio, e mi siedo sul divano. La Quagli, se ne era appena andata, mentre Lucia, era fuori dalla porta. Se mi volevano far fuori, nessuno li avrebbe fermati o sentiti. Questi pensieri, è questa paura, sovrastano ogni tipo di suono, che non sento neanche le loro voci. Quando una mano si posa sul mio ginocchio, alzo gli occhi







"Credevo foste impegnati"







"Infatti era così. Abbiamo parlato con la Quagli sul tuo studio, è devo farti i miei miglior complimenti"








"Ehm. Grazie?"








"Passiamo alle domande, che vengono fatte ha tutte le sue compagne" alzo un sopracciglio. Ma Gianna non avava detto che  nessuna alunna, ha mai parlato con loro quattro?








"Ma non le avreste dovute fare domani?"








"Si, ma abbiamo l'aggenda piena"









"Si certo come no" penso. Mi accorgo troppo tardi, di averlo detto, ha voce alta. Noto Insigne bollire di rabbia









"Come si permette. Noi qui siamo la legge. Siamo dei pubblichi ufficiali, è ci manca di rispetto" urla quel pazzo








"Scusi. Ma io quando non mangio, divento nervosa" butto giù una scusa, ha cui credono.








"È questione di minuti è poi, può andarsene"









"Bene. Allora iniziate"









"La tua età?"










"Ho sedici anni, fatti il 19 luglio"









"Perché sei qui? Ho visto che sei nata ha Zoetermer"










"Mia mamma è italiana, ma ha studiato nei Paesi Bassi. Ha conosciuto mio padre, sono nata io è basta"










"Hai mai avuto fidanzati?"










"Come?" Berardi mi riformula la domanda. "Non sono cazzi che vi interessano" vedo nuovamente Insigne bollire di rabbia











"È espulsa" urla infuriato










"Meglio. Almeno non devo stare in questa orrenda scuola" mi alzo è raggiungo la porta. "Ah. Qui siete tutti psicopatici e anormali"











Corro verso l'uscita, è una volta fuori, mi accorgo troppo tardi, di aver dimenticato lo zaino, è il telefono. So di aver deluso mia madre, ma non passerò un secondo in più dentro questa scuola. Anche se è vero. Questa scuola e anormale. Come fanno ha sparire venti ragazze in nove scrutini? È poi, perché dicono che sono la legge? Alzo gli occhi, è guardo quei quattro psicopatici affacciati dalla finestra del loro ufficio. Corro sempre più veloce, per poi entrare ha casa

𝗧𝗲𝗻~𝘽𝙚𝙧𝙖𝙧𝙙𝙞 𝙎𝙥𝙞𝙣𝙖𝙯𝙯𝙤𝙡𝙖 𝙄𝙣𝙨𝙞𝙜𝙣𝙚 𝙅𝙤𝙧𝙜𝙞𝙣𝙝𝙤~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora