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"Meg" apro gli occhi "sbrigati. Hai il volo per Sassuolo" mi alzo per poi togliermi il pigiama alla svelta. Mi infilo dei pantaloncini con un top ha maniche lunghe e dei stivaletti. Prendo la giacca è la valigia, per poi dirigermi sotto. Ad aspettarmi ci sono Silvia e Giulio "allora ripetete a Giorgio quello che dovete fare" "attereremo a Modena, là ci sarà Claudio ad aspettarci. Meg dovrà fare quello che deve fare, poi Silvia la porterà a Napoli, è a Roma. Giovedì sarà qua" dice Giulio. "Mi raccomando, fate attenzione" "non preoccuparti fratellino. Andrà tutto per il meglio" "ciao papà" lo abraccio "ciao mamma" abraccio pure lei per poi abbassarmi "ciao fratellino" accarezzo il ventre di lei per poi camminare verso l'uscita

Verso l'una arriviamo ha Modena. Come progammato, Claudio è fuori ad aspettarci. "Ben atterati. Avete viaggiato bene?" "si. Sbrighiamoci" salgo in macchina, seguita dai miei zii "dove dobbiamo andare?" "Al club di Sassuolo" zio Claudio si gira "devo fare una cosa" annuisce per poi guidare. Il viaggio dura un po' di tempo. Appena arrivati, apro lo sportello. "Noi ti aspettiamo qua" annuisco per poi camminare verso l'ingresso "salve, cerco Domenico Berardi" chiedo a uno dello staff. "Si sta allenando. Aspetti che lo chiamo" "grazie" "vieni" seguo la signora, fino alla palestra. La signora si avvicina al coach è lui lo va ha chiamare. Appena mi vede cammina verso di me. "Ciao" dico non appena è davanti ha me "ciao. Cosa mi dovevi dire" scuoto la testa "non è facile" sospira per poi incrociare le braccia "tipo che sei minorenne" "è un problema?" "Scherzi? Lo sai che ci aresterebbero" "non ci avevo pensato" "secondo te, perché abbiamo voluto che te né andassi" ha ragione. Sto sbagliando ha tutto questo "quindi, è tutto finito?" "Certo che sì" detto questo si gira per tornare agli allenamenti. Cammino verso l'uscita, per poi avvicinarmi alla macchina "tutto fatto?" "Si" fingo un sorriso, per poi poggiarmi al finestrino

Per pranzo ci siamo fermati al mc. Per poi ripartire verso Roma. Il tragitto è stato molto silenzioso. "Perché sei andata al club?" "Devo fare una cosa" "lo hai detto per l'ennesima volta" "si, perché devo fare una cosa" sospira per poi tornare ha guidare "dove ti devo lasciare?" "Al club di Roma" mi guarda per qualche secondo per poi fare come gli o detto. Passano una ventina di minuti, è finalmente siamo davanti al club. Apro lo sportello per poi avvicinarmi all'ingresso. Mi blocco immediatamente non appena vedo Leonardo è Miriam uscire. Mi guarda per qualche secondo per poi guardare sua moglie. Cammino verso la macchina di zia Silvia per poi aprire lo sportello. "Hai già fatto?" "No. Possiamo andare. Sono stanca" "va bene. Torniamo in hotel" chiudo pian piano gli occhi. È stata una pazzia venire qui.

Mi sento scuotere. Apro lentamente gli occhi per poi vedere mia zia, che mi guarda. "Siamo arrivate" apre lo sportello per poi prendere una grande busta. Scendo dalla macchina, per poi prendere la valigia che trascino fino alla camera. "Allora qua vi sono i naggets" mi passa la busta "un hamburger è una fanta" prendo anche quelli per poi mangiarli. "Te lo ha detto mia madre?" "Si. Non volevo comprarti qualcosa che non ti piacesse o che potesse far male al bambino" annuisco per poi mangiare. Appena finito mi infilo il pigiama, per poi coricarmi

La sveglia segna le sette. Mi tolgo velocemente il pigiama, per poi mettermi un jeans nero con una felpa della Juventus. Ovviamente dietro c'è messo Meg Chiellini è il nummero di papà. Me la data, la mattina dopo che ero tornata dall'ospedale "Meg, sei pronta?" Urla zia Silvia dalla camera. Mi do una veloce truccata per poi uscire dal bagno "finito" lei entra, è io finisco di prepararmi. Verso le otto siamo già all'aeroporto. Aspettiamo un po' di tempo, è finalmente verso le tre siamo ha Londra. Il viaggio è stato davvero stancante. Sopratutto per una ragazza incinta. Prendiamo il primo taxi, per poi salire. Verso le tre è mezza siamo già davanti casa. Silvia suona il campanello ed a aprirci è Lucia "venite. Giorgio è davvero teso" entro per poi abbracciarlo dalla schiena "hai fatto tutto?" "Non sono riuscita ha dirglielo" abbasso la testa, per poi sedermi vicino ha lui. "Meg" Nina corre verso di me, è la prendo subbito in braccio. "Ti sono mancata?" "Un po'" "quando?" "così" fa la grandezza con le dita è io fingo di essere colpita. "Sei buffa" ride per poi abbracciarmi "ti voglio bene piccola" "pure io" le do un bacio sulla testa per poi andare da Manon e Olivia "sono a casa" si girano entrambe "Meg" urla la piccola. La prendo in braccio per poi abbracciare la mamma "io vado a dormire" poso la piccola "ma sono le tre" dice mamma "è. Io ho sonno" cammino verso le scale "Meg, non abbracci tuo nonno" lo abbraccio per poi salire "dove vai?" Mi giro verso Fabio "a letto" entro nella mia stanza, per poi sdraiarmi

Il telefono squilla da un bel po' di tempo. Mi metto seduta, per poi prenderlo "pronto" dico con la voce impastata dal sonno "buon giorno dormigliona. Sono le sette di sera è io sono qui ad aspettarti" "ciao Harry. Trenta minuti è sono là" stacco la chiamata per poi alzarmi. Mi sistemp un po', per poi scendere sotto. "Papà" "tuo padre è uscito, ti serve qualcosa" dice nonna Mackenzie "si. Devo andare da Harry. Per la visita giornaliera" annuisce per poi entrare in soggiorno "va in macchina. Devo prendere la borsa" cammino verso la machina, è dopo qualche minuto arriva mia nonna. Saliamo in macchina è mette subbito a moto "sei felice che stai per diventare bisnonna" sorride, tenendo gli occhi puntati sulla strada "molto felice. Avere un figlio è la cosa migliore" sorrido per poi guardarla "anche se non ha un padre?" "Tu sei cresciuta senza un padre, poi, non è perché lui non lo vuole, tu non devi rifarti una vita. Può darsi, col prossimo ragazzo andrà meglio" "lo spero. Lo spero davvero" apro lo sportello "io parcheggio la macchina" "va bene. Appena finisco ti raggiungo" lo chiudo per poi entrare dentro. Vado dritta verso lo studio di Harry. Busso, è dopo un'avanti, entro, chiudendo la porta alle mie spalle "ciao" lui alza gli occhi "ciao. Pronta?" "Insomma" mi sdraio sul lettino, mentre alzo la maglietta è lui passa il gel. "Ma, ormai ha che settimana sono?" "Dipende dall'ultima volta che hai avuto il ciclo" annuisco per poi guardare il televisore "sta bene?" "Si. È una bella bambina" sorrido mentre la guardo con occhi dell'amore. Mi porge un tovagliolo, col quale mi asciugo. Mi alzo per poi mettermi il giubotto "ci vediamo domattina" "va bene. Ha che ora?" "Vieni verso le dodici" annuisco per poi prendere la borsa con la cartella "allora a domani" annuisce per poi farmi un cenno con la mano




Busso alla porta, per poi aprirla. "Sei in ritardo" "lo so. Scusa, ma sono venuta a piedi" entro per poi chiudere la porta. Mi sdraio sul lettino, è per la prima volta mi alza lui la maglietta. Per la prima volta, non ho guardato il televisore, ma lui "va tutto bene. Tu come stai?" "bene" faccio un piccolo sorriso, il quale lui ricambia. Mi porge il tovagliolo, è io mi asciugo. Mi alzo, per poi sedermi sulla poltroncina in pelle nera. "Questa è la tua cartella" me la porge con un sorriso il quale ricambio "hai impegni?" scuoto la testa "se per impegni intendi mezz'ora di strada, no, nessun impegno" mi sorride mentre si toglie il camice. Prendo la borsa, è seguita da Harry, camminiamo verso l'uscita. "Cosa ti va di mangiare" "decidi tu" gli sorrido mentre lui mi porge la mano, la quale prendo. Camminiamo verso una range rover grigia "ti tratti bene" ci stacchiamo mentre saliamo nella macchina "è di mio padre" "abbiti con i tuoi?" "Si. Ho un lavoro, ma non posso mantenere una casa" gli sorrido per poi girarmi ha guardarlo "è cosa dice la tua fidanzata?" "Non c'è lo" "un ragazzo bello come te non ha una ragazza" "in questo momento no" mi giro di scatto "perché? hai avuto altre ragazze" "si forse tre" "forse?" Ridacchia per poi annuire "non ricordo bene. Tu invece?" "cosa?" "Sei fidanzata? Cioè il padre della bambina" "no. Non sono fidanzata. Poi lui, non era nemmeno il mio fidanzato" annuisce mentre parcheggia. Scendiamo, per poi prenderci nuovamente per mano. Entriamo nel locale, è prendiamo subito posto. Passiamo tutto il pranzo ha chiacchierare è scherzare "devo tornare al lavoro" mi alzo, per poi girarmi. Mi blocco immadiatamente non appena lo vedo là con la sua nuova fidanzata, la figlia di lei è suo figlio "va tutto bene?" "Si, o appena visto una persona" annuisce, mentre io gli prendo la mano "come primo appuntamento sta andando bene" gli sorido "quindi è il nostro primo appuntamento?" "Vuoi che lo sia?" "Si" "allora si" mi sorride per poi mettere il braccio attorno alle mie spalle. So, che non posso avere tutti e quattro, ma almeno ho la possibilità di avere una persona, che mi ami veramente, al mio fianco

𝗧𝗲𝗻~𝘽𝙚𝙧𝙖𝙧𝙙𝙞 𝙎𝙥𝙞𝙣𝙖𝙯𝙯𝙤𝙡𝙖 𝙄𝙣𝙨𝙞𝙜𝙣𝙚 𝙅𝙤𝙧𝙜𝙞𝙣𝙝𝙤~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora