Appena sveglia, mi alzo è scendo al piano di sotto. Sento Manon che parla al telefono con qualcuno. La vedo scuotere la testa, è dopo qualche minuto portarsi la mano sul ventre in cui ha la ferita che le ho causato io. La vedo rientrare è subbito sorridermi
"Buon giorno tesoro" mi sorride e dopo mi lascia un bacio sulla nuca. Per poi prendersi il caffè "con chi parlavi al telefono" "con Jessica" "di cosa?" Inzuppo un biscotto al cioccolato dentro il mio cappuccino
"Perché così curiosa?" Alzo gli occhi notando che il suo sorriso scompare "eri strana. Ecco tutto" lei annuisce "Jessica mi ha detto che oggi c'è la finale dell'europeo, eh quindi aveva pensato di andarci" "ci vuoi andare pure tu?" Scuote la testa "no. Non posso andarci" "è perché no?" "Perché" prende un respiro "là c'è tuo padre" il mondo mi crolla adosso "mio padre é qua?" lei annuisce "Manon?" Alza lo sguardo verso di me "lui sa di me?" sposta lo sguardo verso il bancone "non gli è lo hai detto?" "Meg è stata solamente una scopata è via. La mattina mi ero svegliata sola in una camera d'hotel. Che devo ammettere, non era affatto male, ma ero da sola. Dopo quella sera, non lo più rivisto. Quindi no. Non sa niente, perché non gli importa nulla di me" abasso gli occhi. Lo sapevo che non gli interessava niente di me, ma ora che so la verità, è tutto più complicato "Non volevo urlarti contro" annuisco per poi farle un piccolo sorriso "va tutto bene Manon" mi alzo per poi correre nella mia camera. Mi butto ha pancia in giù. Sento il telefono, vibrare. Lo prendo è leggo un messaggio di Eleanor, in cui dice che stasera vuole imbucarsi in una festa. Spengo il telefono. Di solito vado matta per le feste, ma oggi, non me la sento proprio
"Meg. Sono arrivate Eleanor è Chloe" sento dei passi, è subbito dopo qualcuno buttarsi sulla mia schiena "hey. Buon giorno. Ancora dormi" "Chloe" sento Eleanor sussurargli qualcosa, per poi non sentire più nulla sulla mia schiena "Meg, perché piangi" mi giro guardandole "lo so che ho detto che lo odiavo, è che non avrei mai voluto saperne di lui ma" poggio la testa sulle ginocchia "Meg. Piangi se può aiutarti" "noi siamo qua per te" mi stringono entrembe le mani. Calmo i leggeri singhiozzi per poi alzare la testa "voglio il mio papà" si guardano ha vicenda, mentre i singhiozzi escono da soli dalle mie labbra. Abraccio entrambe mentre loro mi stringono ha se. Alle volte gli abracci, sono la soluzione migliore rispetto ha semplici parole. Questa è una di quelle volte
"Allora" appena mi sono calmata, ci siamo sedute su delle poltrone del giardino "stasera, Martina, un'amica di Chanel, ha detto, che c'è la finale. I ragazzi si ritroveranno ha festeggiare in un hotel la vicino" guardo Chloe, che ha un sopracciglio alzato è la testa inclinata "cosa c'entriamo noi?" Chiedo alla castana dagli occhi verdi "che là si festeggerà" "si è uno di quei giocatori, forse è mio padre" "è tu non lo vuoi incontrare?" Mi sussurra all'orecchio. Scuoto la testa "nemmeno per offenderlo" bisbiglia la castana dagli occhi ghiaccio "non mi tentate" "fantastico. Andiamo ha fare shopping" esulta Chloe. Mi azo è cammino verso la mia camera "cosa mi metto?" chiedo alle due ragazze sedute nel mio letto. "Un top ha maniche lunghe nero" "è i jeans strappati verdi. Ma quelli ha vita bassa" continua Chloe. Li prendo è li infilo "ragazze dobbiamo portarci mia madre. Mi devo andar ha fare un nuovo tatuaggio, è un piercing" annuiscono è scendiamo sotto "Manon" urlo all'entrata "Che c'è Meg?" spunta insieme ha Paloma è Jessica "mi devo fare un tatuaggio è un piercing" lei annuisce "andiamo" super felice, mi dirigo verso la sua macchina
Dopo una buona mezz'ora, o forse di più, siamo davanti ha un negozio di tattoos. Entriamo è aspettiamo un bel po' di tempo. Ma è compensato. Il tatuaggio che abbiamo scelto, è uno abbinnato
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