La mattina mi ero svegliata verso le dieci. Ero scesa ha far colazione, ma non ero l'unica. Già di prima mattina erano arrivate quelle gatte morte. Per non farmi passare una brutta colazione, ho preferito non farla. Ero tornata in biblioteca è stavo rileggendo il libro dalla copertina bourdon
Rimango incantata quando leggo la data in cui avevano marchiato mia mamma. 7 marzo. Io sono nata ha luglio quindi è impossibile che sia loro figlia. Chiudo il libro è poso la testa sul poggiatesta. Vengo rapita da una foto. L'avevo già vista nella casa in cui vive Avan
"Amore, non sapevamo sarebbero arrivate" dice Jorge mentre si avvicina ha me
"Va tutto bene" gli faccio il miglior sorriso mentre mi da un delicato è dolce bacio
"Ci faremmo perdonare" mi da un bacio sulla fronte per poi uscire. Sospiro mentre prendo questa foto che tanto mi ha rapito
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È se davvero fosse lui mio padre? Non so, ma credo di sì. Mi passo una mano fra i capelli. Sento qualcuno bussare per poi entrare. Mi giro è vedo Avan. Gli corro subbito incontro
"Ciao" dice stringendomi ha sé. "Quindi i tuoi hanno divorziato" mi limito ad annuire
"Già. Ormai stanno con altre donne"
"Haidy me lo ha accennato. Deve essere davvero dura" io alzo semplicemente le spalle
"Un po. Andiamo ha fare colazione?"
"Come posso dire di no alla cucina di Renato" dice ridacchiando. Usciamo dalla biblioteca per poi camminare verso la sala da pranzo. Ci sediamo uno davanti all'altro
Dopo qualche minuto arriva Inez con un caffè è dei biscotti al cioccolato fondente per Avan è dei surimi con una spremuta d'arancia rossa. Cominciamo ha mangiare tranquillamente quando Avan inizia ha ridere
"Che c'è?" dico con la bocca piena di surimi
"Mi ricordi Edoardo" alzo un sopracciglio. "Pure ha lui piace il pesce. Lo mangia ogni giorno" dice ridacchiando. Io mi limito ha sorridere. Dopo colazione, andiamo ha guardarci un film nella sala cinema
"Ragazzi" dice Haidy mentre entra "Avan ti fermi ga mangiare? Renato ha preparato i gamberoni all'arancia" lui solo mi guarda
"Certo" dice con un sorriso. Lei con un sorriso se ne va. "Andiamo ha paranzare?" annuisco è ci alziamo
"Per fortuna non starò da sola con quelle gatte morte" lui solo sorride mentre mi segue verso la sala. Seduti ci sono le tre coppiette. Non so dove siano Jorge è Catherine ma non vorrei saperlo. Le tre ragazze si presentano ed entra la 'fantastica coppietta'. Che schifo
"Ciao. Tu sei il fidanzato di Mae vero?" Avan si limita ad annuire. "Cat. La futura moglie di Jorge" dice con un sorriso che mi fa venire voglia di tirargli un pugno
"Avan" dice lui ricambiando il sorriso. Ci sediamo ha pranzare è varie volte noto i quattro alpha guardarlo male
'"Da quanto tempo state insieme? " chiede Francesca mentre i pìatti vengono serviti
"Sei mesi" diciamo in coro. Mi giro verso di lui che mi sorride. La stessa cosa faccio io. Cerco di tagliare il gamberone ma non ci riesco. Fin da piccola me lo tagliavano loro quattro, mentre ora devo farcela da sola. Avan prende il piatto è mi dà il suo dove i gamberoni sono già tagliati è puliti. Gli sorrido è lui lo fa pure
"Oddio che dolce" dice Miriam. Io mi limito ha sorridere, mentre lui mi prende la mano gesto che fa infuriare Lorenzo il quale tiene con più forza il coltello. Per fortuna nessuno si accorge del suo gesto "Leo non fanno una bella coppia?" lui solo ci guarda
"Si bellissima" dice con una faccia strana. Io mi limito ha sospirare
"Hai dei papà troppo gelosi e protettivi" dice Francesca. Io mi limito ad annuire.
Continuiamo ha mangiare con le domande delle tre donne. Cat non dice niente, inizia ha parlare solo quando arriva il dolce
"So che questa sarà una notizia bomba" lei continua ha parlare ma io non gli do molta importanza. C'è, non l'ascolto proprio. "Aspetto un bambino" il mondo mi crolla addosso. Guardo Jorge che è sorpreso quando me. "Non sei felice amore?" lui si gira verso di me. Io abbasso la testa
"Certo" dice mentre io corro via. So già che tutti si chiederanno il perché di questo atto, ma sto troppo male. Sapere che lui sarà padre mi fa davvero male. Anche se dovrei dire mi fa male sapere che aspetta un bambino da un'altra donna. Una che non sono io
