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Un leggero pizzichio sulla spalla mi fa sussultare. Apro gli occhi lentamente, trovandomi ha pancia sotto. Inizio ha sentire dei leggeri baci, tralasciati su tutta la schiena

"Insigne, basta" sento dire da una voce molto possente. Dopo qualche minuto, sento qualcuno poggiarsi sopra di me. Le mani, sono poco distanti dalle mie, per pochissimi secondi, prima che si intrecciano. Un leggero pizzichio di barba, sicuramente fatta la mattina precedente, si poggia nell'incavo del mio collo, per poi sentire un dolce bacio lasciato nella guancia sinistra "sei già sveglia" sposto la testa, tanto da vedere chi è l'uomo vicino ha me "lo sai che sono minorenne?" Gli chiedo guardando la testata del letto. Sento qualcuno sospirare, è dei leggeri passi farsi sempre più lontani "ha fanculo tutto" lo sbattere della porta mi fa leggermente sobbalzare "Leo, ch'vai a dì"
"Fanculo tutti. Sti cazzi re conseguenze. Tanto mò è successo" le mani che prima erano intrecciate alle mie, le lasciano, per poi iniziare ha scendere verso i miei fianchi. Sento che le sue mani premono, non per cattiveria ma per possessività. In uno scatto mi ritrovo davanti ha dei occhi verdi

Non so esattamente quanto tempo è passato che mi trovavo in quel hotel, ma appena mi sono vestita, è sono uscita, c'era già il tramonto. Sono arrivata qua che era già sera, è né sto uscendo al tramonto della sera dopo. Appena apro la porta di casa, trovo mio nonno seduto sul divano. Ha l'aria davvero arrabbiata. I capelli, ormai privi di cera, ricadino per tutta la testa. Gli occhiali, ormai appannati con delle piccole macchie, li tiene nelle mani "ti sembra ora di arrivare. Sai che sono già le sei è mezza" chiudo la porta alle mie spalle "Megghie" alzo la testa per guardarlo "scusa, ma ero ad una festa" poggia entrambe le mani sulla sua fronte "Megghie, come diamine devo farti capire che 20 ore le hai passate fuori casa, con, non so nemmeno io chi" le sue urla si sentiranno fino al vicinato "papà lasciala stare. Ci penso io" cerca di replicare, ma lei gli fa segno di andare "sono nel mio studio" mi guarda l'ultima volta, prima di entrare nello studio. Guardo Manon che mi guarda, con un leggero sorriso "sai, avevo la tua età quando ho conosciuto Giorgio. Il resto lo sai già" squoto la testa molto divertita "no. Non è come pensi tu" salgo di fretta le scale, entro nel bagno per poi farmi una doccia calda. Appena la vasca è piena, entro mentre uso il telefono.

"Hey"

"Ciao" dico iniziando ad insaponarmi

"Serata bella?" Sbuffo per poi sentire la voce di Chloe ridacchiare "ha quando pare no"

"Voi invece. Carini i ragazzi. Hanno almeno un nome?"

"Si. Il fututo marito di Chloe si chiama Nicolò', il tuo futuro cognato, che poi tutti lo conosceranno, si chiama Federico"

"Ah, due italiani per due londinesi" ridacchio al solo pensiero "si. Poi, diciamocelo, Barella è davvero stupendo"

"Cosa? Che vuol dire Barella?" Sono sicura di aver urlato, ma non è da tutti i giorni, che la tua migliore amica ti viene ha dire, che sta con Nicolò Barella "El, ma il tuo boy, per caso, si chiama Chiesa?"

"Si. Come fai ha saperlo. Aspetta, ma segui il calcio?" sbuffo come per fargli pensare che lo odio, ma so che non mi crederanno

"Cosa? Mi vedi un'amante del calcio. Mi devo sopportare le partite. Tutto qua" sento Chloe mormorare qualcosa è poi un fruscio "va bene. Come dici tu" dal tono di El si può capire subbito che non ci crede. Come biasimarla

"Va bho, io vado. Ci vediamo domani" stacco la chiamata per poi uscire dalla vasca. Mi asciugo, per poi infilare il pigiama. Mi do una veloce struccata, per poi uscire dal bagno. Mi butto ha peso morto nel letto, è dopo qualche minuto, prendo il telefono

"Tesoro, io sto uscendo" sposto gli occhi dal telefono a Manon. Ha un vestito corto, stretto in vita, è largo sotto. Dei sandali rossi, con un tacco ha spillo. I capelli li ha raccolti in una coda "va bene. Ciao" ritorno ha guardare il mio telefono. Come al solito Berardi è con la sua fidanzata, è il loro primogenito, Jorginho è con Catherine, Spinazzola è appena tornato ha casa sua è aspetta sua moglie, così ha scritto sulla storia, è Insigne sta giocando a uno con Jenny è i suoi due figli. Poso il telefono, è abbraccio morfeo

La scuola è finita proprio questa mattina. Infatti, Eleanor alle dieci, ha l'aereo per raggiungere il suo Federico, Chloe, invece, ha lasciato perdere Nicolò, non appena ha scoperto che aveva tre figli. Anche se è passata una settimana, né sta davvero soffrendo. Io? Su di me non c'è assolutamente niente. Nessun ragazzo in vista, ma credo, che arriverà presto. Proprio questa sera, ho pensato di andare in discoteca. Sento qualcuno che scende le scale, cosa insolita dato che sono le dieci è mezza. Mio nonno, già alle nove è nel suo studio, mia nonna alle sei inizia il suo turno, Manon, invece lavora come segretaria per un un'ambulatorio di anìmali. È ora dovrebbe essere là. Esco dalla cucina, notando che è davanti la porta ha parlare con qualcuno

"Manon" lei si gira. Ha la faccia molto scocciata. No ne capisco il motivo. Appena si sposta, vedo che con lei c'è il mio mito. Mi avvicino ha loro "ciao" dico con un sorriso "ciao" mi racambia il sorriso "Giorgio lei è mia sorella Megghie. Megghie lui è" la blocco subbito "il capitano della nazionale italiana. Si lo so" lui mi fa uno di quei stupendi sorrisi, per poi guardare Manon "come fai ha conoscermi" "mio nonno è un tifoso del calcio" Manon mi lancia un'occhiata di fuoco "Giorgio non dovresti andartene" lui mi guarda un'ultima volta per poi annuire. La bacia per poi andarsene. Ritorno in cucina é mi siedo sullo sgabello. Dopo qualche minuto, entra Manon "quindi tu è Chiellini" le sorrido mentre lei scuote la testa "non sa nemmeno chi sono" alzo le sopracciglia "ha dormito qui stanotte, è non sa nemmeno chi sei?" Scuote la testa "Meg, al mondo esistono mille Manon. È no. Non sa chi sono davvero. Francamente, non gli dovrebbe nemmeno interessare" "ma il nonno, lo ha visto?" Scuote la testa, mentre sorseggia una tazza di caffè "no. Poi non ci dovrebbe nemmeno importare dato che neanche lo conosce" annuisco, mentre mi alzo per posare la tazza

Tutto il resto del pomeriggio, lo abbiamo passato ha parlare di tutta la loro storia. Intorno alle sei, ero salita nella mia camera, per poi iniziare ha prepararmi

I capelli li avevo raccolti in una coda, stile Ariana Grande, il trucco molto leggero

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I capelli li avevo raccolti in una coda, stile Ariana Grande, il trucco molto leggero. Stavo uscendo dalla camera, quando ho sentito il telefono emettere un suono. Guardo le notifiche, è spunta un :@loriinsigneofficial ha iniziato ha seguirti
"Mo questo da dove minchia spunta" ad ogni modo, non ero affatto scontenta che avesse iniziato ha seguirmi. Anche se non lo mai visto. C'è, è vero che ho perso la mia verginità con lui, ma non ho detto nemmeno una parola. Ad ogni modo, ne sono davvero felice. Accetto la richiesta con molta felicità. Scendo i gradini, è subbito vedo Manon, seduta sulla poltrona ha parlare con la nonna

"Io sono pronta" annuncio osservandole "allora buon divertimento tesoro" gli da un bacio è subbito dopo ha me. Saliamo in macchina, è il viaggio dura un bel po' di tempo. Ma ne vale davvero la pena

Mi getto tra la folla, ballando al ritmo della musica. Passa un po' di tempo, prima che mi dirigo verso il bancone è prendo uno shot. Uno, due, forse tre, oppure cinque, non so quanti ne bevo, ma appena torno in pista, non so nemmeno io come ballo. Sento qualcuno avvicinarsi alla mia schiena. Mi fa girare è poi con un piccolo sorriso dice qualcosa che non riesco ha capire. Le sue sottili labbra rosa. Il suo stupendo sorriso. Mi ricordano un sacco Jorginho. Fanculo. Lui ha una compagna, dei figli. Perché devo pensare ha lui. Per lui è stata solamente una notte è via, ma per me, per me no. Il ragazzo, poggia un dito sulla mia guancia, levando ogni traccia di lacrima. Scuoto la testa, è per non pensarci più, mi butto sulle sue labbra. Inizialmente cerca di respingermi. Mi stacco dalle sue labra, scendendo verso il suo collo. Lo sento rigido, ma subbito dopo lo sento rilassarsi. Le sue mani vanno ha finire sulle mie gambe, per poi sollevarmi. Intreccio le mie gambe sui suoi fianchi senza lasciare la presa che ho sul suo collo. So bene che non è Jorginho, ma chiunque sia, mi sta facendo impazzire

𝗧𝗲𝗻~𝘽𝙚𝙧𝙖𝙧𝙙𝙞 𝙎𝙥𝙞𝙣𝙖𝙯𝙯𝙤𝙡𝙖 𝙄𝙣𝙨𝙞𝙜𝙣𝙚 𝙅𝙤𝙧𝙜𝙞𝙣𝙝𝙤~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora