Mi guardo allo specchio. I segni è le cicatrici sono ben visibili è ancora doloranti, anche se sono passati mesi e mesi. Pian piano mi ci sono abituata alle loro avance
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Oggi non ho gli allenamenti ma ho la visita medica. Prendo la borsa con dentro le analisi che mi ha fatto fare l'allenatrice è scendo la scala. Arrivo davanti la macchina, dove mi aspetta Bruno. Alla fine rimango nella squadra, così hanno deciso i miei alpha
"Siamo arrivati"
"Grazie" apro lo sportello della macchina
"Ti aspetto nel parcheggio" chiudo lo sportello è cammino verso lo studio di Ada. La dottoressa che viene per i controlli mensili. Entro nel piccolo ufficio dove c'è già Gianna
"Buon giorno" dico chiudendo la porta
"Ciao Mae" mi dice la mia allenatrice. Ada è una donna da lunghi capelli castani, raccolti in una coda. Oltre ad insegnare la pallavolo, ha una palestra di fitness che gestisce con suo marito. Avrà si è no, quarant'anni. Gianna invece se avrà cinquant'anni è già poco. La dottoressa ha dei capelli medio corti grigi, tendente all'argentato
"Ciao Mae. Accomodati" faccio come ha detto Ada è mi siedo sulla poltroncina mentre gli passo le analisi "hai fatto fare tutte le analisi pissibbili?" anuisco è lei inizia ha leggere quei sette/otto fogli che le ho dato. Gianna preoccupata le si avvicina. La donna dai capelli bianchi gli sussurra qualcosa all'altra che non riesco ha sentire. Si spostano è mi guardano. Ormai evidentemente preoccupata sospirano per dirmelo