Capitolo 11

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~ Invisibile ~

I ragazzi sono tornati dalla Croazia, lei riprende il lavoro e anche se il repentino cambio di umore di Roberta ogni tanto la disorienta non ci fa caso ed evita di parlarne con Pitt e Tommy, per non sentirsi ripetere la solita solfa: "È matta te l'avevo detto!".

Il sabato dorme fino a tardi, ma si ricorda del suo appuntamento delle tre, unico giorno in cui, ricominciando a lavorare, può andare.

Puntuale va al locale, dove nota Pitt osservare le anziane signore accomodarsi, ordinare un tè freddo e mettere le carte da gioco sul tavolo.

«Ciao Pitt, non sono belle?» gli domanda riferendosi alle tre donne.

«Ciao, sono belle, ma...»

«Ma cosa?» chiede lei salutando le anziane con la mano.

«Vedi con Tommy abbiamo alzato molto il livello di questo locale quando l'abbiamo rilevato. Diciamo che adesso è uno dei locali più fichi della città, per quello apriamo tutti i giorni dalla mattina alla sera.»

«E le mie amiche abbassano questo livello?»

«Sono tue amiche? Hai ricominciato a rimorchiare vecchiette?»

«Lo sai non riesco a resistere al fascino della donna matura.» La butta sullo scherzo come suo solito.

«Dai a parte gli scherzi, questa non è un'osteria dove si gioca a carte.»

«Questo è sicuro, perché questo è un locale fichissimo dove ogni nipote può portare la propria nonna a giocare a carte alle tre, magari lanci una nuova moda. Tu riempi il locale in un orario morto e tante nonnine non saranno sole per un paio d'ore al pomeriggio.»

«Cris sai che non sono nonna Iana, vero?» si fa serio, ricordando quanto lei ne senta la mancanza.

«Certo che lo so, ma sono pur sempre le nonne di qualcuno che hanno accudito e amato. Adesso meritano compagnia come tutti, gli spetta di diritto Pitt. Se io non ho più una nonna non significa che il problema non mi riguarda più. Posso mostrare agli altri come si dà questo diritto a chi lo merita» gli risponde seria. Poi guarda le anziane, sorride e dice loro: «Belle sciure eccomi qui. Agnese sei pronta a stracciare queste due?»

Sono poche ore a settimana che dedica alle anziane amiche, ma la fanno star bene e fanno un gran bene anche alle tre donne.

Torna a casa e sente l'aspirapolvere accesa ancora prima di aprire la porta. Appena entra, vede la sua folle coinquilina aspirare ovunque anche addosso al povero Axl. Si strofina gli occhi credendo di aver visto male, ma purtroppo non è così. Siede al bancone bevendo un succo, mentre Roberta non nota la sua presenza tanto è intenta nel suo da fare.

Cris vede il suo cellulare illuminarsi sul bancone, lo prende dicendole istintivamente: «Roberta, il principe Carlo al telefono.»

Lei spegne l'aspirapolvere. «Cosa?»

«Il tuo telefono sta suonando.»

«Oh... grazie» le risponde prendendolo.

«Ciao tesoro. Sì, bene tu? Come non puoi? Ma è da un mese che ho i biglietti... ma lo sapevi! E allora rimanda! Va bene sarà pure una sciocchezza, ma io ci tengo! Oh, certo il tuo è più importante. No, dovrei essere io quella impor... non sembra... No! Senti vai a quel paese!» sente dirle suo malgrado Cris.

Roberta è nervosissima, siede sul divano guarda il cellulare poi chiama qualcuno, Cris vorrebbe andar via, ma è curiosa, poi se lei volesse privacy andrebbe in camera sua. Così rimane seduta a sfogliare una rivista, dandole le spalle per non far notare che la sta ascoltando.

Fermate il mondo... Ci sono anch'io! - 1 ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora