~ Cris ~
Dopo una notte trascorsa a dormicchiare sul divano, al mattino spero che la doccia mi ridia un po' di lucidità, mi preparo per la giornata e indosso i miei vestiti, quelli che piacevano a nonna.
Roby mi vede. «Vuoi andare da nonna dopo?»
«Sì, e voglio farlo vestita da me, come l'ultima volta che l'ho accompagnata fin dove si trova adesso.»
Lei mi abbraccia e mi sussurra: «Immaginavo che sarebbe successo, stai rivivendo tutto. Cosa posso fare per aiutarti?»
«Lo fai già» le rispondo stringendola a me.
Al funerale ci sono anche mio fratello Vincenzo e mia sorella Teresa, anche loro si avvicinano e mi salutano con molto affetto e subito si presentano a Roby.
Finito il funerale, mi si avvicina mia sorella, con accanto un uomo, se non ricordo male è il tipo che mio padre voleva presentarmi. «Ci vediamo a casa di mamma tra un po', così ti faccio conoscere i bambini, c'è pure Vincenzo.»
Lui si avvicina e mi fa l'occhiolino. «I dolci li ho presi io, tu non perdere tempo, ti aspettiamo a casa.»
«Ok», rispondo ancora incredula che ci andrò davvero e conoscerò i miei nipoti. Ho davvero dei nipoti, chissà quanti e che età hanno?
Mia madre mi si avvicina. «Allora ci vediamo dopo, ti ho fatto la pasta al forno, so che ti piace tanto.» Ha gli occhi lucidi mentre lo dice, lo sono anche i miei.
Roby lo nota e non appena lei si allontana mi sussurra: «Dai, stai tranquilla, sono stati tutti gentili con te, andrà bene.»
Torno vicino a Pitt a salutare i parenti e lei riprende il suo posto vicino a Tommy. Questa sfilata di gente è svilente, per me è una tortura insopportabile. Ricordo quando morì nonna che tutti venivano a baciarmi ripetendo "Condoglianze". Ero di marmo, non provavo nulla, so che è giusto che si faccia così, ma quando perdi una persona cara dà solo fastidio.
La folla si dirada pian piano, Pitt mi stringe la mano e cerca la forza che adesso non ha, approfitto di Tommy che si avvicina e gli chiedo: «Stai tu con Pitt, io devo allontanarmi un attimo.»
«Vai tranquilla, ci sono io qui» mi rassicura Tommy.
È tutto il giorno che aspetto questo momento, riempio una bottiglia con dell'acqua e comincio a camminare lasciandomi guidare dalle mie gambe, sembra sappiano da sole dove andare. Vedo da lontano il cespuglio di rose e la piccola panchina lì vicino. Il cuore mi scoppia, inizio a piangere senza riuscire a controllarlo, mi siedo sulla panchina e fisso quella lapide con le foto di nonna e nonno sopra. Innaffio le rose e parlo a bassa voce: «Ciao nonna, finalmente sono riuscita a tornare per tenere in vita le rose, scusa se non l'ho fatto per tanto tempo.»
Sento la mano di Roby poggiarsi sulla mia spalla, la riconosco sempre. «Vieni, ti presento i nonni.»
Lei si siede vicino a me e mi tiene la mano. «Somigli molto a tuo nonno, hai davvero i suoi stessi occhi.»
«Già, nonna me lo diceva sempre e ne era fiera quando mi portava qui a farlo vedere al nonno.»
«Mi hanno sempre fatto un po' paura i cimiteri, però in questo angolo non sembra di esserci» sussurra timida.
«Nonna mi diceva che non c'era nulla di cui avere paura, perché qui ci sono solo corpi vuoti. Chi amiamo è da tutt'altra parte, ma nonna aveva fatto un patto col nonno. Avrebbe messo un cespuglio di rose per ricordarsi di venire qui a innaffiarlo, lui voleva trovare fiori vivi ogni volta che tornava a parlare con lei su questa panchina. Poi lei fece lo stesso patto con me.»
STAI LEGGENDO
Fermate il mondo... Ci sono anch'io! - 1 Parte
RomanceCris è una trentenne di origini siciliane, si trasferisce a Milano per riavvicinarsi al suo migliore amico Pitt. Non è un trasferimento che vuole davvero, ma lei è così, vive come una foglia trascinata dal vento. Non crede nell'amore, preferisce pas...