Capitolo 58

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~ Cris ~

Abbiamo riempito la casa di decorazioni, ci sono campanelline appese ai pomelli della cucina, angioletti alle maniglie delle porte, bicchieri pieni di bastoncini di zucchero sparsi per casa che io all'insaputa di Roby continuo a mangiare, un bel ramo di vischio appeso in alto vicino al divano, una di quelle decorazioni con scritto Merry Christmas sulla porta e poi la mia opera d'arte, il presepe. Però confesso che l'albero gigante mi incanta ogni volta che entro in casa. Roby mi becca sempre, ma io le dico che guardavo il presepe vicino, anche se lei sorride e non ci crede.

Sono tornata bambina, lo ammetto, e sto bene come non sono mai stata.

La cena natalizia la faremo la Vigilia di Natale, lei sta organizzando tutto con cura. Ha pure preso dei piccoli babbo natale e pupazzi di neve come segna posto e una tovaglia natalizia con tovaglioli annessi, il tutto con bicchieri e piatti abbinati. Li vedo sul bancone e, allargando la visione a tutto il resto, ho la sensazione di vivere a casa di Babbo Natale.

«Giulia mi ha confermato che verranno, muore dalla voglia di conoscere i ragazzi» mi comunica venendo a liberare il bancone dai nuovi acquisti.

«Viene anche Marco.»

«Amore ma ci staremo tutti?» mi interroga dubbiosa e improvvisamente mi rendo conto che non abbiamo fatto bene i conti o meglio, non abbiamo considerato lo spazio in casa. Saremo in venti e il nostro tavolo allungato può contenere al massimo dodici posti.

«Oddio come faremo Amore?» Adesso la sua ansia sembra papabile, quindi devo inventarmi qualcosa.

«Dai spostiamo il divano, chiediamo a Pitt di prestarci un tavolo o ne compriamo uno di quelli richiudibili, ci staremo tranquilla. In Sicilia la gente abbatte le pareti durante le feste» le rispondo e spero davvero che riusciremo a starci tutti. Quel che conta è che lei si è calmata.

La Vigilia arriva, Roby è nel panico più totale mentre cerca di sistemare i tavoli con Pitt. Io sto in cucina con Tommy e Agnese intenta a preparare la polenta. «Vedrai che ti piace come la faccio io la taragna» mi dice lei mentre mescola energicamente. Non ho idea di cosa sia, ma mi fido.

Io mi ripropongo nella preparazione dello stinco, visto che so che stasera Babbo Natale verrà a portarci a sorpresa i regali. A sorpresa, perché Roby non sa che verrà, io sì e questa cosa mi piace molto, è un bel rapporto quello che ho con mio suocero.

«Mancano due sedie Amore che facciamo?» mi chiede Roby confusa, do un'occhiata per capire come hanno sfruttato gli spazi.

«Considerando che il tavolo lì in fondo arriva davanti alla mia ex camera, due possono sedersi sul letto se lo tiriamo davanti la porta» le rispondo mentre rido, immagino già la scena.

Agnese interviene. «Andatele a prendere a casa mia.»

Roby le dà un bacio sulla guancia. «Grazie Agnese, sei unica.» Mentre fa a me le linguacce. Mi avvicino e le rubo un bacio e mi merito una pacca sul sedere.

La serata ha inizio, arrivano tutti e per quanto stiamo stretti nel nostro piccolo appartamento nessuno sembra farci caso. Durante la cena, tra il passare il pane ad uno, il purè all'altro, che fa il giro della tavola, i discorsi interrotti dalle urla dei bambini e Agnese dare le sue ricette a Tommy, mi guardo intorno, rendendomi conto che sono in famiglia. È una sensazione che non ricordavo. Tutti sanno di me e Roby e ci guardano come una "normalissima" coppia.

Dopo poco suonano alla porta e corro ad aprire. Babbo Natale entra in casa. «Pensavo che non venissi più.»

«Ho messo prima a nanna la vecchia» si giustifica con fare scherzoso, poi si fa serio e mi chiede: «Mi hai tenuto da parte uno stinco?»

«È a nanna nel forno»

Lo lascio entrare con il sacco pieno di regali sulle spalle, e sembra davvero quello vero da come urla: «Oh... Oh... Oh...»

Chiudo la porta, guardo dentro casa ed è come se per la prima volta aprissi gli occhi. In questo momento ho la consapevolezza che non mi serve che il mondo intero cambi per vivere felice la mia vita. Certo aiuterebbe a vivere meglio, ma adesso mi è chiaro che alla fine ognuno a questo mondo chiude la porta di casa e, le uniche cose davvero importanti, sono quelle che pensano e dicono chi c'è dentro con te.

Noto gli occhi di Roby farsi lucidi mentre guarda il cellulare, mi avvicino per capire e lei mi mostra lo schermo. «Mia madre mi ha mandato gli auguri di Natale» mi dice con un nodo alla gola.

L'abbraccio, capisco quanto quel messaggio sia importante per lei.

A mezzanotte il rito di nonna Iana riprende vita, mettiamo il bambino Gesù nella grotta e la serata si conclude con tutti talmente pieni e divertiti che Francesco quando si trova davanti l'ascensore propone: «Lasciamo l'ascensore ad Agnese che deve salire, noi possiamo tranquillamente rotolare giù per le scale.»

Ci mettiamo a letto stanche e felici, abbracciate strette sotto il piumone e prima di cedere al sonno, ripenso alla serata rendendomi conto di aver trovato finalmente il mio posto nel mondo, il mio piccolo angolo di felicità.

~ Invisibile ~


Continua...

Fermate il mondo... Ci sono anch'io! - 1 ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora