Capitolo 19

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~ Invisibile ~

Per strada Roby non riesce a mostrarsi indifferente alle rivelazioni di Pitt su Cris, ogni volta che lei incontra il suo sguardo, nota il suo modo diverso di guardarla. «Che c'è? Pitt ha distrutto l'immagine da brava ragazza che avevi su di me?»

«No, non l'avevo» risponde scherzando.

«Ah... ecco, e quindi?» le chiede un po' delusa.

«Nulla, però non pensavo che anche le lesbiche fossero come gli uomini.»

«Non sono come un uomo.»

«Vuoi dire che non pensi alle donne solo per il sesso?»

«Comincia a far freddo la sera.» Cerca di sviare il discorso Cris.

«Visto, ho ragione se cambi discorso!»

«Non è vero, è solo che non puoi capire.»

«Spiegami!»

«Ok, ci provo. Come immagini la tua vita?» le chiede Cris.

«Cosa c'entro io?»

«Va bene, allora te lo dico io. Tu sei etero e ovviamente speri di sposarti, avere dei figli, una famiglia felice e per strada baci il tuo lui senza pensarci, nessuno ci fa caso. Se a Natale vai dai tuoi, vai con il tuo lui senza problemi, è tutto normale giusto?»

«Sì, ma non capisco cosa c'entra?»

«C'entra, guarda Pitt e Tommy. Stanno insieme, si amano, hanno un locale, ma prima di baciarsi si devono guardare intorno se c'è gente e che gente c'è. Se fossero una coppia etero pensi che si porrebbero problemi a darsi un candido bacio?»

«Ok, quindi tu pensi solo al sesso, perché con una donna non puoi avere manifestazioni d'affetto in pubblico?»

«Non solo quello, viene a mancare tutto il pacchetto, una famiglia.»

«Non hai sentito parlare di famiglie arcobaleno e gay pride. Hai presente gli omosessuali che lottano per i propri diritti, prima o poi faranno una legge per i matrimoni gay, non la vedo così nera come la descrivi tu» le spiega Roby.

«C'è sempre un'etichetta, famiglia arcobaleno per esempio. Cosa dovrei dire a mio figlio che la nostra è una famiglia arcobaleno perché lui è un puffo? O che la vita è come il calcio e c'è la squadra arcobaleno, quella del sole e della pioggia?»

«Andresti d'accordo con mia mamma, basta però che non le dici cosa fai con le donne!» esclama ridendo sarcastica.

«Sono solo realista.»

«Sì, ma non si rinuncia ad amare per questo, si lotta per amore. Tu hai fatto un casino per avere la tua libertà andando via dal tuo paese, e usi questa libertà solo per scopare?»

Cris si sente attaccata in quella parte di sé che non sa come affrontare e non riesce ad esprime nemmeno a sé stessa. «Senti così sto bene, forse sono davvero come i tanti uomini che pensano solo al sesso» le dice sperando di chiudere il discorso. Lei fa così, quando qualcuno la costringe a guardarsi dentro, si arrende e butta la spugna.

«Comunque, è da irresponsabili avere rapporti occasionali, scusa, non voglio giudicarti. Ma quanto meno gli uomini usano il preservativo per evitare contagi vari, le lesbiche che usano?» incalza Roby, infastidendo seriamente Cris.

«Primo mi hai già giudicata, sono un'irresponsabile a tuo dire! Secondo basta non avere rapporti orali e ho sempre guardato con attenzione le mani di tutte le donne con cui sono stata per essere sicura che non avessero, tagli, graffi e unghie sporche. Non ho nessuna malattia contagiosa. Se vuoi ho anche gli ultimi esami, li faccio tre volte l'anno, non per paura di avere l'aids, ma perché ci tengo alla mia salute.»

Roby si accorge di averla offesa, le si avvicina, ma non fa in tempo e Cris riprende a parlare: «E giusto per chiarire, non mi sono mai ubriacata, né drogata. Non perdo mai il controllo per essere sicura di poter tornare a casa, soprattutto quando vivevo con Pitt, ero io che lo riportavo casa e che gli mettevo i preservativi nel portafoglio.»

«Cris non volevo offenderti, mi spiace.» Si inserisce Roby sperando di calmarla, ma ha scatenato una furia in Cris.

«Senti, sarò pure una persona disordinata che non programma nulla, ma ho sempre fatto tutto da sola! E in quelle chat ho trovato solo sesso e sinceramente mi stava bene, perché ho capito di non essere fatta per la vita di coppia e comunque non sono mai stata con donne sposate, non rovinerei mai una famiglia! E non mi portavo a letto tutte quelle che incontravo!»

Roby la ferma prendendola per mano, la guarda davvero dispiaciuta. «Scusami, hai ragione, ti ho giudicata da una conversazione leggera tra amici, ho sbagliato. Mi perdoni?»

Cris ricambia il suo sguardo rendendosi conto d'aver esagerato. «Sì, scusami tu, è stato uno sfogo. Da quando sono qui ho solo accumulato troppa tensione.»

«Va meglio adesso?»

«Più o meno» le risponde Cris ancora seria.

«Cos'altro c'è? Sfogati ti fa bene e prometto che qualunque cosa dirai non la userò contro di te» le dice sorridendo, facendo nascere un leggero sorriso sulle labbra di Cris.

«Non lo so. A volte ho l'impressione di non andare bene per nessuno, per i miei perché sono lesbica, per il mio migliore amico sono praticamente una troia, qui a Milano ho scoperto di essere una terrona e per te sono irresponsabile. Sembra che chiunque abbia un'etichetta che non sa dove mettere, me l'attacca addosso.»

«Ehi, mi sono scusata, non penso tu sia irresponsabile, non mi creo problemi se sei omosessuale e siciliana, e non credo che Pitt pensi davvero quelle cose di te. Di sicuro cerca solo di provocarti sperando di farti cambiare idea sui rapporti con le donne. Per me sei un'amica perfetta» le dice Roby sincera, provando a sollevarle il morale e recuperare quel rapporto appena nato.

«Adesso esageri» le risponde sorridendo.

«Non posso ritenerti un'amica?» le chiede sorridendo.

«Certo che puoi, ma non sono perfetta in nulla e non vorrei deludere le tue aspettative.»

«Non mi aspetto nulla, quindi non puoi deludermi» le dice accorgendosi di essere arrivati a casa.

In ascensore Roby la osserva e le chiede: «Stai bene?»

«Sì, scusami davvero ho esagerato, la tua era una deduzione plausibile dalla conversazione che abbiamo fatto al locale.»

Entrano in casa, Roby prende il guinzaglio e la pettorina di Axl e lo prepara, mentre Cris prende dell'acqua in frigo.

«Non mettere il chiavistello, porto Axl a fare un giro» le dice già davanti la porta.

Cris ripone la bottiglia e la raggiunge. «Vengo con voi, è tardi per andare da sola.»

Le sorride e le chiede: «Sei pure protettiva e dici di non essere perfetta?»

«Ma smettila» le risponde ricambiando il tuo sorriso.

In strada passeggiano di nuovo tranquille, Cris controlla il cellulare per vedere se ha messaggi di lavoro, lo ha ignorato tutto il giorno.

«Cazzo!» sbotta, pensando ad alta voce.

«Cosa c'è?» le domanda Roby.

«Ho scordato di controllare gli orari del Comune per fare il cambio di residenza, domani Marco vuole sapere quando mi serve il giorno libero.»

«Mercoledì puoi andare sicuro.»

«Ok grazie, così spero di riuscire a sistemare pure questa cosa.»

«Devi ancora prendere anche il medico curante?»

«Sì, dovevo fare tutto quando sono arrivata e non lavoravo, ma sinceramente non sapevo ancora se volessi rimanere o no.»

«E adesso sei sicura di rimanere?»

«Ma sì!» le risponde accarezzando Axl.

Fermate il mondo... Ci sono anch'io! - 1 ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora