~ Cris ~
Non so per quanto tempo abbiamo fatto l'amore e siamo rimaste sul letto a coccolarci. Mi perdo con le sue coccole, mi fa sentire piccola e al sicuro e non vorrei mai smettere se non fosse che il suo stomaco borbotta.
«Hai fame?» le chiedo
«Sì, tu?»
Guardo l'orologio, sono le nove, così propongo: «Vado giù al bar a prendere le brioche e i cappuccini, tu non muoverti da qui.»
Fa cenno di no con la testa. «Non ti faccio andare in giro da sola, andiamo a fare colazione al bar.»
«Non posso più andare in giro da sola?» le chiedo in risposta al suo scherzo.
«Vuoi farlo?» mi domanda con quel mare negli occhi che mi fa impazzire e le rispondo il no più dolce che abbia mai pronunciato.
Lei si alza. «Faccio una doccia veloce prima.»
«Ok facciamo la doccia prima» le dico e la seguo.
«Facciamo?» mi chiede mentre si gira, mi guarda e scoppia a ridere come una matta.
«Ti fa ridere farla insieme?» Non capisco cosa la fa ridere tanto, ma più mi guarda più ride. Mi prende per mano e mi conduce in bagno, per farmi infine fermare davanti allo specchio, e lì dentro vedo la sorella di Caparezza.
«Ma come sei riuscita a combinarmi così i capelli?» le chiedo scioccata.
«Che dirti, io ho una mania, a te piace, quindi...» risponde e scappa dentro la doccia.
«Guarda che anch'io ho una mania che a te piace» le ricordo.
Lei mi prende la mano tirandomi dentro e risponde: «Me ne sono accorta, infatti ho i capezzoli arrossati.»
«Oddio scusa ti fanno male?»
«No», risponde tenera baciandomi.
Ok, non dispongo più del controllo del mio corpo, della mia mente e il mio cuore che dire, lui è già un muscolo involontario e adesso ha il controllo su tutto.
Ci vestiamo mentre continuiamo a farci il solletico come due sceme, interrotte dal fischio dei messaggi di .
«Pitt si sarà svegliato. Hai visto il mio cellulare in giro?» le chiedo mentre lo cerco in camera.
Lei esce dalla camera senza rispondere e dopo poco, con una naturalezza disarmante, le sento dire: «L'ho trovato Amore.»
La raggiungo e la guardo incantata. «Dillo di nuovo.»
«L'ho trovato» risponde ridendo. Ha capito ma fa la scema.
«No, no» dissento e la predo tra le braccia.
«Amore, posso chiamarti così?» mi chiede inondandomi con quel mare che ha negli occhi.
«Sì, sempre» le rispondo priva di ogni difesa e la bacio.
Lei stacca le sue labbra dalle mie e mi ricorda: «Devi leggere i messaggi.»
«Leggili tu, io ho le mani occupate» le faccio notare che sono ancora sui suoi fianchi.
«Mi fai leggere i tuoi messaggi?» mi chiede sorpresa.
«Perché non dovrei?»
«Potrei trovare cose che non vuoi che sappia»
«Non puoi trovarci nulla, sono siciliana ricordi?»
«E quindi?»
«Noi usiamo i pizzini, non lasciamo tracce.»
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Fermate il mondo... Ci sono anch'io! - 1 Parte
RomanceCris è una trentenne di origini siciliane, si trasferisce a Milano per riavvicinarsi al suo migliore amico Pitt. Non è un trasferimento che vuole davvero, ma lei è così, vive come una foglia trascinata dal vento. Non crede nell'amore, preferisce pas...