Capitolo 1

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Giugno 2012

~ Invisibile ~

Catania-Fontanarossa / Milano-Malpensa, è ciò che continua a leggere su quel biglietto che rigira tra le dita, stando in fila in attesa dell'imbarco.

Due emozioni distinte si sono scontrate nel suo cuore in questi ultimi giorni.

La tristezza, per un cambiamento che non vuole. Sta per trasferirsi a Milano, di cui ha sempre sentito dire che è molto caotica, fredda e piena di nebbia, dove tutti corrono, dosando ogni minuto del loro tempo. Tra l'altro in un periodo dell'anno in cui le è difficile lasciare la sua Sicilia, il suo mare e il suo lavoro.

Tra le due, la felicità alla fine l'ha convinta, perché rivedere il suo Pietro o come lo chiama lei Pitt è una motivazione capace di spingerla contro ogni paura. Lui è l'amico fraterno, l'unico uomo della sua vita, con lui ha condiviso sempre tutto, momenti belli e brutti. È senza ombra di dubbio il suo punto di riferimento e l'unico motivo di questo viaggio.

Lei è Cris, la trentenne impacciata e nervosa accanto a me, con i suoi ricci neri e i suoi occhi castani una volta sempre allegri, ma adesso solo pieni di tanta nostalgia.

Finalmente è aperto l'imbarco.

«Dai muoviti Cris è ora di andare!»

Ed eccola lì seduta al suo posto, nervosa, ansiosa, a scatti quasi tremante.

«Dai calmati, guarda chi viene a sedersi accanto a te.»

~ Cris ~

«Scusi è questo il mio posto?»

Alzo gli occhi e vedo un'anziana che mi porge il suo biglietto.

«Cosa?» le chiedo distratta dai miei pensieri.

«Per favore signorina guardi il mio biglietto, devo sedere qui?» mi chiede imbarazzata.

Controllo il suo biglietto, chiedendomi se sono seduta nel posto giusto.

«Sì, è questo. Aspetti l'aiuto con il bagaglio.»

«Grazie signorina, è molto gentile. Ogni volta che vado a trovare mio figlio a Milano, mi confondo e disturbo sempre qualcuno.» Arrossisce e si siede.

«Nessun disturbo signora, aspetti le sistemo la cintura, è chiusa male.»

Mi fa tenerezza, mi ricorda tanto mia nonna.

Noto che aggiustandole la cintura la faccio arrossire di più, ma ripenso: "Sono seduta nel posto giusto?" Prendo il biglietto dalla borsa e mi rilasso.

Oddio mi ha visto! Avrà capito cosa ho fatto?

«No è che mi ha fatto venire il dubbio» le dico con tono vago.

«Ti capisco, le prime volte mi sedevo in un posto a caso, come se fossi sull'autobus» confessa ridendo, rido insieme a lei come non mi capitava da tanto.

«Mi chiamo Cris, piacere.»

«Io Agata, piacere mio. È la prima volta che mi siedo accanto a una persona così simpatica in aereo.»

«Grazie, io è la prima volta che salgo su un aereo.»

In questo momento mi sento un'imbranata, ho trent'anni e non mi sono mai mossa dalla Sicilia e ora l'aereo comincia a muoversi e ho paura, una paura che si sta impadronendo di me. L'hostess inizia a descrivere i sistemi di sicurezza.

La mascherina è sopra di me, ma dove? Mostra un sacchettino di carta, io ne ho uno uguale nella tasca del sedile davanti a me, ma che ci dovrei fare?

Le uscite di sicurezza sono lì, ma io sono troppo lontana. Che ansia, mi prende il panico!

Fermate il mondo... Ci sono anch'io! - 1 ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora