~ Invisibile ~
È trascorsa una settima dall'incidente, Roby si mette ai fornelli a preparare la cena, sente la porta aprirsi e Axl andare incontro a Cris.
«Ciao», le dice mentre mescola il risotto.
Lei si avvicina senza togliersi il cappotto, ancora infreddolita le dà un bacio sulla guancia. «Ciao, ma perché ti sei messa a cucinare? Devi riposare, avrei cucinato io.»
«Primo, sto bene. Guarda oggi sono andata dalla dottoressa e mi ha tolto i punti» le mostra la fronte con la piccola cicatrice, «e secondo, tu sei stanca.»
Cris sorride un po' imbarazzata. «Ma no, tranquilla, allora porto fuori Axl.»
«L'ho già fatto uscire io, tu adesso ti togli il cappotto, ti metti a tavola e stasera mi prendo cura io di te. Sei distrutta, non pensare che non me ne sia accorta.» Roby le parla con un tono tanto tenero da non darle modo di replicare, anche perché ha decisamente ragione.
Quando si spostano sul divano, Roby le cede il posto, lasciando che sia Cris a poggiarsi su di lei.
«Stasera posso coccolarti io?» le chiede con un sorriso.
Non è facile per Cris vivere questi momenti, dentro le si scatenano un turbinio di emozioni che con molta fatica riesce a controllare. È stato già difficile quando lei la lasciava accoccolare sul suo petto, ma adesso il contrario lo vede come uno sforzo enorme, pentendosi quasi di aver iniziato lei questo strano rito serale.
«Io non sto male» precisa con tono scherzoso, nel tentativo di riuscire ad evitare quel contatto.
«Devo darti una botta in testa?» Roby mantiene il suo stesso tono e insiste: «Dai sei distrutta, ti farà bene, e poi nessuno è mai morto tra le mie braccia.»
Accetta, nasconde l'imbarazzo e pensa fra sé: "Non lo metto in dubbio, ma con quello che provo per te, io rischio grosso." Ovviamente non usa mai il vero nome di quel sentimento.
Si stende sul divano e si poggia sul petto di Roby che la copre accuratamente con il plaid, Axl salta su ad appallottolarsi fra le sue gambe e nella sua mente quel pensiero nasce spontaneo: "Sì, volendo adesso posso pure morire!" Cerca di distrarsi guardando la TV, mentre Roby legge un libro.
«Cosa leggi?» le chiede curiosa.
«Delle poesie di Neruda, mi piace ogni tanto rileggerle» le risponde spostandole i ricci dagli occhi.
Cris non le dice quanto le piacciono e che molte le conosce anche a memoria. Il contatto delle sue dita con i suoi capelli, le ha tolto la capacità di parlare in questo momento. Torna a guardare la TVA e sente le sue dita giocare con i suoi ricci. "Ok muoio." pensa fra sé e fa un lungo respiro per calmare il suo cuore che inizia a battere più del dovuto.
Adesso che Roby sta bene, ricominciano a uscire e trascorrono la loro prima serata come sempre al locale di Pitt e Tommy. Loro stasera lavorano e il locale è strapieno. Le ragazze si dirigono verso il solito tavolo, vicino alla cucina, nella speranza di trovarvi delle sedie libere, impresa decisamente ardua.
Poco distanti vedono, in mezzo alla sala, Vale e Serena far loro cenno di raggiungerle. «Ciao, siamo riuscite a tenervi solo una sedia, quando siamo arrivate ce n'erano solo tre» le accoglie Serena.
«Vado a vedere se trovo qualcosa in cucina da Tommy» si fa avanti Cris per risolvere il problema.
«Ma no dai. Sono incasinatissimi stasera, dividiamo questa» interviene Roby con molta disinvoltura. Poi guarda il piatto con la cheesecake davanti a Serena e aggiunge: «che buona, la voglio anch'io.»
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Fermate il mondo... Ci sono anch'io! - 1 Parte
RomanceCris è una trentenne di origini siciliane, si trasferisce a Milano per riavvicinarsi al suo migliore amico Pitt. Non è un trasferimento che vuole davvero, ma lei è così, vive come una foglia trascinata dal vento. Non crede nell'amore, preferisce pas...