~ Invisibile ~
La loro prima settimana insieme sembra sia di assestamento per Roby. È felice del rapporto con Cris, ma si trova facilmente in difficoltà con tutti quelli che la circondano. Con sua sorella nonostante avesse le migliori intenzioni si è bloccata, e al lavoro i primi giorni ha fatto la vaga alle allusioni maliziose della sua collega, quando questa ha notato una luce diversa nei suoi occhi.
È così, Roby ha una luce stupenda negli occhi. È felice, le si legge in viso e il terzo giorno la sua collega Michela, la blocca davanti alla macchinetta del caffè e le chiede con insistenza: «Allora, mi dici chi è il fortunato?»
«Quale fortunato?»
«Quello con cui scopi tutte le sere, è chiaro che lo fai.»
«Ti sbagli non scopo con nessun uomo.» Le sue guance si tingono di rosso, rivelando il suo imbarazzo.
«E no, hai ragione, non si tratta solo di sesso, tu sei innamorata, dai dimmi tutto. Quando ti sei messa con Andrea non facevi tanto la misteriosa e non avevi quest'espressione beata.»
È inutile negare Roby, forza inizia a dirlo a lei, magari più avanti sarà facile dirlo anche agli altri.
«Ok è vero. Ma come ti ho detto prima non scopo con un uomo, faccio l'amore con una donna.» Lo dice tutto d'un fiato, come per togliersi di botto un peso.
«Oh santo cazzo!» esclama Michela stupita.
«Senza cazzi, santi e non» le risponde e ride di cuore, come se improvvisamente non le importasse più nulla di quello che pensa.
«Scusa, è che non me lo aspettavo. Sicuramente sei cambiata molto da quando hai lasciato Andrea, ma non pensavo fosse per una donna. Non pensavo tu fossi...» Non sa come dirlo, si interrompe sotto gli occhi attenti di Roby in attesa che quella parola esca dalla sua bocca.
«Lesbica, omosessuale, scegli pure quello che preferisci, per me non fa differenza. Comunque, non lo pensavo neanch'io, finché non ho conosciuto Cris» le spiega Roby.
«Oh santo cazzo!» continua Michela ormai del tutto sbalordita.
«Trattandosi di due donne, direi sia più adeguato dire: oh santa figa! Non credi?» la corregge ridendo, non se lo spiega nemmeno lei, ma la sua reazione la diverte, questo suo disagio lo trova incomprensibile.
«Scusa Roby non pensavo tu lo fossi, per me non fa differenza, sono felice per te.»
«Grazie, se vuoi stasera te la presento, se finisce prima di lavorare è probabile che venga a prendermi con Axl.»
«Le fai già prendere Axl da sola?» le chiede scioccata.
«Sì, viviamo insieme» le risponde con molta naturalezza Roby lasciandola sempre più sconvolta.
«Oh santo...»
Roby la interrompe prendendola in giro. «Santa figa, mi raccomando» le ricorda e si allontana da lei per tornare nel suo ufficio.
Alle diciassette e trenta, Cris si fa lasciare davanti l'ufficio di Roby da Mario e attende pazientemente. Ha finito prima del previsto, ma non manca molto e infatti, dopo poco sente la voce di Roby. «Santa figa, eccola qua.»
Cris si gira di botto, per capire a cosa sia dovuta tale espressione e si trova davanti lei divertita accanto a una donna molto imbarazzata.
Quando le si avvicina la bacia sulle labbra e subito la presenta a Michela. «Lei è Cris, la mia compagna.»
Cris è colta di sorpresa, ma non lo lascia vedere, le porge la mano per salutarla e Michela la stringe cordialmente presentandosi a sua volta.
«Che succede qui? Non vi volatilizzate come ogni sera?» chiede uno dei broker per cui lavora Roby, nel vederle ferme davanti al portone.
Michela del tutto impacciata risponde: «Roby mi stava presentando la sua...» si interrompe, non sapendo se può o no dirlo.
«La mia compagna» precisa Roby, mentre Cris assiste alla scena in silenzio.
«Piacere compagna di Roby, sono Massimo» si presenta l'uomo senza dar peso alla situazione.
«Piacere Cris.»
Massimo e Michela si allontanano, mentre Cris resta immobile a guardare Roby divertita dalla situazione.
«Che c'è? Non volevi che dicessi di noi a lavoro?» le domanda Roby mentre si incamminano verso casa.
«Certo, ma cos'era quel "Santa figa?"»
Roby ride e le spiega la reazione della sua collega e il perché ha pensato a questa inusuale espressione. Cris ride con lei. «Sei matta Amore.»
«È stato facile dirglielo, non so perché in questi giorni mi sentivo a disagio, poi oggi ha insistito e gliel'ho detto. Mi ha dato fastidio lasciarle pensare che tutta questa felicità fosse merito di un uomo»
«Addirittura, ti infastidisce? L'omosessualità ti ha creato un'avversità verso gli uomini o cosa?» le chiede Cris stranita.
«Nessuna avversità, ma è merito tuo, perché dovrei fingere, poi gli uomini non mi hanno mai fatta sentire così.»
È una fase strana, Cris non sa come affrontarla, cerca solo di assecondarla, non la spinge a far nulla, né la trattiene. Tuttavia, quando si trova improvvisamente in queste situazioni le è difficile capire cosa è meglio dire o tacere, così lascia parlare lei e interviene solo se la vede in difficoltà.
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Fermate il mondo... Ci sono anch'io! - 1 Parte
Storie d'amoreCris è una trentenne di origini siciliane, si trasferisce a Milano per riavvicinarsi al suo migliore amico Pitt. Non è un trasferimento che vuole davvero, ma lei è così, vive come una foglia trascinata dal vento. Non crede nell'amore, preferisce pas...