Capitolo 45

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~ Cris ~

Finalmente arriviamo a Milano, l'atterraggio come sempre mi distrugge, usciamo dall'aeroporto sembrando quattro zombi.

«Prendiamo due taxi? Così voi fate prima o vuoi che veniamo da voi, per darti una mano con Pitt?» chiedo a Tommy.

«Non preoccuparti, è ancora abbattuto, ma va meglio adesso» risponde sicuro, poi mi chiede a bassa voce: «Tu a posto con lei?»

Annuisco sorridendo, non so se ha capito, ma adesso voglio solo tornare a casa con lei, e cominciare questa nuova vita, qualunque cosa mi riservi.

In ascensore Roby prende il cellulare. «Scrivo a Giulia per dirle che siamo tornate, vuoi andare a prendere Axl più tardi o domani?»

«Meglio domani, così oggi riposiamo un po'.»

«Vuoi riposare?» mi chiede con un sorriso malizioso.

«Tu no?» le rigiro la domanda e ricambio il suo sorriso.

Le porte dell'ascensore si aprono, entriamo in casa e mentre il mio unico pensiero è prenderla tra le mie braccia, lei afferra la borsa che ci ha dato mia madre. «Dobbiamo mettere in frigo queste cose, non vorrei che vadano a male.»

«Ok, ti aiuto.»

Prendo le borse e le passo il cibo, lei lo sistema al suo posto, ma noto che è distratta, non è precisa come sempre, sta mettendo i formaggi nel ripiano della frutta.

«Ehi, c'è una regola in questa casa, intanto ogni alimento va messo nel ripiano giusto e poi molte cose le hai messe dal tuo lato» le faccio notare mentre l'abbraccio da dietro.

«Vero ci sono le regole. Magari ne ripristiniamo una che ne dici?»

«Dici che serve? Io non ho mai pensato di portare uomini in casa. Però hai ragione serve per te» le rispondo a tono, mentre torna lucida e maniacalmente sistema ogni cosa al suo posto dentro al frigo.

«Solo per me? Veramente io pensavo a un divieto per le donne.»

«Ah... però! Sei seria allora» le rispondo mentre lei chiude il frigo e io inizio mordicchiarle il collo.

«Adesso mi mordi per assicurarti che la trasformazione sia completa?»

«Sì, è la parte finale del processo di transizione.» Porto avanti il suo scherzo, mi piace giocare così con lei.

Lei piega di più la testa, sposta i capelli per lasciare libero il collo e sussurra: «Allora mordimi.» Le bacio il collo, lei si gira e ridiamo, le sfioro il viso e la bacio.

È stupendo sentirla tra le braccia, non riuscire a staccare le mie labbra dalle sue morbide che continuano a cercare le mie. Le mie mani scendono sui suoi fianchi, mentre le sue tra i miei capelli mi fanno impazzire e posso farlo non devo più controllare nulla.

Cerca la mia pelle, la trova sotto la maglia, scopre la mia schiena, mi sfiora lentamente e dà vita a un brivido che percorre tutto il mio corpo e sale su, fino alla mia nuca. Ci muoviamo senza staccarci, fino ad arrivare vicino al mio letto, lei mi sfila la maglia, nel farlo mi copre il viso e quando lo scopre le sue labbra sono lì ad aspettare le mie. Sbottono la sua camicia, sposto le mie labbra sul suo collo, mentre le scopro le spalle e gliela tolgo di dosso. I nostri corpi seminudi si toccano appena, è un contatto leggero che fa tremare entrambe. Ci lasciamo cadere sul letto senza staccarci, continuiamo a baciarci e la sua mano si porta sulla mia pancia con un tocco timido e quel brivido torna forte e più carico di prima.

Scoppia a ridere. «Cosa c'è?» le chiedo intontita dalla situazione.

«Ma come si aprono questi jeans, non ci riesco.» Rido con lei come una scema.

«Effettivamente i pigiami ieri sera hanno facilitato tutto.»

Ci togliamo i jeans troppo stretti da togliere sdraiate e ridiamo come due ragazzine.

I nostri sguardi si incontrano di nuovo e mi sembra un sogno tutto ciò che sto vivendo. Non è il come mi tocca, dove o la posizione in cui ci diamo piacere, ma è ciò che sento per lei a rendere tutto così stupendamente irresistibile. Sono una naufraga che finalmente tocca terra.

Dopo due notti insonni e aver consumato le ultime forze facendo l'amore, poggia la testa sulle mie spalle, come quella notte in montagna e sussurra: «Sei il cuscino migliore su cui abbia mai dormito, posso? Come in montagna?»

Prendo la sua mano e la porto sotto il cuscino con la mia. «Non voglio altro addosso, se non te.» Cedo al sonno sentendo i suoi baci leggeri sul mio collo.

Fermate il mondo... Ci sono anch'io! - 1 ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora