~ Invisibile ~
Cris si lascia prendere molto da questa gita in montagna, pensa alle foto che potrà fare. A Catania amava andare nei boschi sull'Etna a immortalare quei paesaggi imbiancati, l'hanno sempre affascinata molto.
Roby lungo la strada per Pila, una località sciistica in provincia di Aosta, nota che, man mano che salgono, gli occhi di Cris sembrano illuminarsi ammirando quei paesaggi incantati, e le propone: «Dovremmo uscire più spesso dalla città. Hai una passione per le foto paesaggistiche, o sbaglio?»
«Non sbagli, ma non solo per quelle.»
Quando arrivano finalmente allo chalet, Cris si guarda intorno, ammira quella casa in legno con il tetto spiovente e il piccolo portico dove lei metterebbe una sedia a dondolo.
«Mi spiace, non c'è molta neve» le fa notare Tommy.
«Ma sì che c'è» risponde Cris, mentre vede quel po' di bianco che lascia intravedere il terreno.
«Non puoi definire neve questa, è pochissima» interviene Roby.
«Per noi è già tanta» le risponde Pitt, «quando vivi in un paese sul mare, questa è tanta davvero.»
Entrano in casa, si sistemano nelle stanze e Cris scopre un letto matrimoniale nella loro camera. Roby la raggiunge e alla vista del letto afferma: «Dormiamo insieme stasera.»
Tommy le sente ed entra nella loro camera. «Purtroppo, qui ci sono solo letti matrimoniali, però fatemi guardare, perché prima qui avevamo due letti singoli magari li hanno uniti. È un paio d'anni che non ci vengo.»
«Ma non preoccuparti, non fa nulla» risponde Roby.
«No, è un materasso unico, mi spiace» conferma Tommy controllando sotto il telo che lo copre.
«Tranquillo, va bene comunque» lo tranquillizza Cris con Roby d'accordo.
La prima cosa che vuole fare Cris è una lunga passeggiata nei boschi, non toglie un attimo l'occhio dall'obiettivo, incantata da quel paesaggio e lo è ancora di più quando nella sua inquadratura il soggetto principale è Roby, adora i suoi occhi. Nascosta dietro l'obiettivo li può scrutare, riguardarli ancora e ancora. Le sembra una follia, tutto questo le fa male quanto bene, ma non sa farne a meno.
Lei nota di essere inquadrata e le sorride. «Almeno dimmelo quando mi fai una foto, così mi metto in posa»
Cris protetta dal suo scudo fotografico, le spiega: «Le foto migliori sono quelle naturali. Non chiederei mai al vento di fermarsi per far mettere un albero in posa, così come non chiederei mai ad un albero di guardarmi.»
«Ma io sono una persona, non un albero.»
«Se fotografi una persona, quando non sa che lo stai facendo, fermi in quell'istante i suoi pensieri, e se riesci a scattare nel momento giusto, puoi ritrarre in quella foto l'emozione che sta provando» le risponde mentre scatta ancora a sua insaputa, approfitta di quello sguardo affascinato che ha adesso. Roby guarda l'obiettivo come guardava Cris la sera in cui si sono baciate e lei vorrebbe poter leggere i suoi pensieri, per capire cosa le scatena quel mare negli occhi.
«Quindi sei una fotografa di pensieri?» le chiede sorridendo Roby.
Cris scatta ancora e ancora impazzita per quel sorriso, senza risponderle.
Una palla di neve sulla spalla la riporta alla realtà. «Dai, venite a giocare con noi» le richiama Pitt.
"Sì, forse è meglio" pensa Cris.
Giocano tutti e quattro come ragazzini immortalando quei momenti di gioco con la fotocamera che si passano di mano in mano.
Roby ne approfitta per fotografare anche lei distratta, finora è sempre riuscita a sfuggire all'obiettivo, ma quando se ne accorge le va incontro. «Devi dirmi quando mi stai facendo una foto.»
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Fermate il mondo... Ci sono anch'io! - 1 Parte
RomansaCris è una trentenne di origini siciliane, si trasferisce a Milano per riavvicinarsi al suo migliore amico Pitt. Non è un trasferimento che vuole davvero, ma lei è così, vive come una foglia trascinata dal vento. Non crede nell'amore, preferisce pas...