2.

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era lì che girava per la stanza da tutto il tempo, questo perché suo fratello era andato e quindi era in attesa di sapere l'esito.
desiderava che lui entrasse lì dentro più di chiunque altro, ma nello stesso tempo sapeva che sarebbe stato troppo distruttivo per lei.

alice e luigi non erano mai stati distanti per tanto tempo, quindi questo era una novità, si sentiva male al solo pensiero, suo fratello era la sua ancora.

prese il telefono ed iniziò a cazzeggiare come faceva sempre, fin quando il suo pensiero non finì al ragazzo del video. non le aveva più risposto, chissà se anche lui era entrato. si stava facendo tremila domande in pochi minuti, che la sua testa le stava per esplodere, quindi decise di riposare un pochino, tanto suo fratello non si era ancora fatto vivo e lei aveva proprio bisogno di mettere da parte i suoi pensieri.

dopo dieci minuti sobbalzò dal letto, il suo telefono stava squillando ed era proprio suo fratello.
si affrettò a mettersi seduta e poi chiamò suo padre, avvertendolo della chiamata.
quando arrivò anche lui, rispose al telefono.

«lu?»

«no, non ce l'ho fatta.»

«dai scemo, ti conosco lo so che stai scherzando.»

«che palle, non posso farti mai uno scherzo!!»

scoppiò a ridere e sentì dall'altra parte del telefono, suo fratello che rideva insieme a lei.

«c'è anche papà qui.. non fare lo scemo, allora come ti senti? felice? con chi sei in squadra? hai fatto amicizia? o meglio, c'è qualcuno che hai conosciuto ai casting

«okok calma, così mi fai paura ali...sono al settimo cielo, sono con rudy e si.
ci sentiremo poco ali, sarebbe tutto più bello se tu fossi qua con me, ti prego»

sospirò appena, le dispiaceva sentire suo fratello triste perché lei non era lì ma la verità era che il ballo era solo hobby, non voleva che fosse un lavoro. i loro genitori erano già in disaccordo con luigi, lei non voleva deluderli ulteriolmente.

«ci sentiamo, va bene lu? adesso pensa a sistemarti e studia, fa il bravo»

«ok mamma due punto zero»

detto questo attaccarono il telefono, spostò subito lo sguardo su suo padre, era rimasto in silenzio per tutto il tempo.

«potevi dire qualcosa almeno»
azzardò alice.

«è passeggero, si renderà conto che non porta a niente»

si sentiva stringere il cuore, le faceva così male sentire suo padre che diceva quelle cose su suo fratello, ma rimase zitta fino a quando lui non se ne andò.

si levò i brutti pensieri dalla testa e pensò a suo fratello e di quanto fosse orgogliosa di lui: stava realizzando il suo sogno e ne era estremamente felice. si buttò sul letto, con il sorriso sulle labbra e poi prese di nuovo il telefono.

notò che c'era una notifica ancora da tik tok, l'aprì e notò subito che era il ragazzo del video.

iamalexwyse: scusa se non ho più risposto, ma ero talmente in ansia che non ho toccato più telefono e.... indovina? sono passato!

alice: oddio congratulazioni! vedi? lo sapevo, sono davvero felice per te, te lo meriti

iamalexwyse: mi sono accorto adesso comunque che sono un maleducato, non mi sono mai presentato, sono alex

alice: io sono alice, sono davvero felice di aver trovato il tuo video

iamalexwyse: allora alice, cosa ti piace fare oltre far finta che non ti importi abbastanza la danza?

alice: caschi male, a me importa la danza e anche molto

iamalexwyse: e allora perché non fai i casting?

alice: preferisco che sia mio fratello a seguire il suo sogno, non c'è posto per due artisti in casa

iamalexwyse: in casa tua no ma nel mondo si, pensaci, è una grande occasione, dovresti proprio provarci.

iamalexwyse: ieri ho visto i tuoi video e davvero brava

bloccò il telefono, non aveva più voglio di parlarci, lui non sapeva niente eppure in poche parole era riuscito a metterle in discussione tutto.

due aspetti positivi c'erano, poteva stare con suo fratello e poteva fare quello che amava più della vita.
ma aspetti positivi comportano anche aspetti negativi. i suoi volevano che almeno lei facesse l'università, magari medicina, come il fratello di loro madre. non voleva deludere i suoi come già, secondo loro, lo aveva fatto luigi, ma non poteva negare la propria passione, avrebbe mentito a sè stessa.

andò su internet e fece tutto per iscriversi ai casting, era ancora in tempo per fortuna, doveva praticamente farli di persona tra due giorni e doveva dirlo a suoi, non sarà facile.

si sedette sul letto sistemandosi un attimo i capelli e poi si alzò, con passo deciso andò in salotto dove era seduto suo padre e chiamò anche sua madre, che era nell'altra stanza.

una volta lì tutti e due, fece un grande respiro e poi si fece coraggio, lasciando che le parole uscissero da sole.

«lo so che voi volevate altro per me e luigi, lui sta già inseguendo il suo sogno e vorrei tanto che voi foste orgogliosi di lui, come lo sono io.»
si schiarì la voce prima di continuare.
«non sono qui per parlare di mio fratello comunque. volevo comunicarvi che come lui, anche io voglio inseguire il mio sogno, sapete quanto io tengo alla danza e se fino adesso non ho aperto bocca per iscrivermi anche io ad amici, è perché eravate già delusi da luigi.
sinceramente non volevo che avevate un'altra delusione ma io non posso negare quanto ami la danza e quanto sia importante per me.
quindi, volete o non volete, io mi sono iscritta ai casting e ci devo andare tra due giorni»

aveva detto queste ultime cose tutte di un fiato, i suoi genitori erano in silenzio, non aprivano proprio bocca, fino a quando non parlò proprio sua madre.

«non so perché tu pensi che io e tuo padre siamo delusi da tuo fratello ma sappi che non è così... tuo padre voleva altro per lui ma piano piano accetterà che vuole fare musica. siamo orgogliosi di voi due e dei ragazzi che siete e se anche tu vuoi fare quello che ti piace, noi ti appoggeremo, sempre.»
era un po' confusa.

avevano urlato contro luigi milioni di volte e adesso erano felici?

«non capisco il senso di urlare contro luigi allora, se poi siete felici»

«è per il diabete, vogliamo solo che stia bene, lo sai che lo stress gli fa male ma se entri tu, lo aiuterai tu stessa»
adesso era suo padre a parlare.

le rivolse un piccolo sorriso e lei fece di rimando, poi si avvicinò a loro abbracciandoli, se fosse mai entrata doveva spiegare a suo fratello le motivazione dei loro genitori e sopratutto spiegargli che non erano delusi da lui.

a quel punto corse in camera sua e prese il telefono, iniziò a digitare.

alice: hai vinto, sei molto convincente con le parole, alex.

ora o mai più || alex Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora