57.

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alice annuì volgendo un sorriso a stash che sorrise a sua volta, al frontman dei kolors gli piacevano così tanto questo tipo di risposte.

«si vede si vede, il punto è per questo che voglio darlo a voi due»
lei lo ringraziò e poi passarono al principe che diede il punto a suo fratello.

luigi le rivolte un piccolo sorriso, come a rassicurarla, poi si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò.

«tranquilla, andrò sicuro io al ballottaggio»

stefano come suo solito si lamentò di essere sempre l'ultimo a dare il voto, ed alice si stava agitando per l'ansia. andare ancora al ballottaggio equivaleva che il suo pensiero di essere la più debole era sempre più vero. raimondo non la schierava mai proprio per questo, sapeva che perdeva.

«molto difficile ma a me luigi mi è piaciuto tanto, poi quando suoni la chitarra è veramente un bello spettacolo»
sentite quelle parole, lei fece un sorrisetto quasi dispiaciuto ma poi abbracciò suo fratello di fianco a lei.

a quel punto luigi la strinse a sè e le sussurrò di nuovo qualcosa all'orecchio, sperando che i microfoni comunque erano chiusi.

«ali tranquilla, sei forte tu rimani, dobbiamo finirlo insieme questo percorso"
sperava tanto di finirlo davvero con suo fratello, sapeva che suo fratello non avrebbe sopportato di continuare per altre due settimane senza di lei, non sapeva neanche come ci era riuscito per tutti quei mesi.

e poi sopratutto lei, a lei gli sarebbe mancato tanto, sopratutto anche alex.
sciolsero l'abbraccio e poi maria chiamò anche gli altri per esibirsi. tra tutti si salvò proprio lei, tirò un sospiro di sollievo e seguì ancora il ballottaggio tra nunzio ed albe e poi una volta in casetta, maria annunciò che a dover abbandonare era nunzio.
nonostante le convergenze con lui, non po' le dispiaceva, avevano passato comunque mesi insieme, anche a ballare insieme, un pochino gli sarebbe mancato.
il siciliano iniziò con il discorso, ringraziò un po' tutto fino a quando non arrivò a lei.

«alice, la mia compagna di danza che insieme siamo un disastro»
lei accennò una risata e poi il moro proseguì.
«in fondo lo so che mi vuoi bene, come il tuo fidanzato che mi spiace ma lui è cotto di me»
continuò a ridere scuotendo la testa e rise anche alex.
«comunque alice sei una brava ballerina e una brava persona, nonostante tutto ti voglio tanto bene e tu arrivi in finale, dai retta nunzio»

«ti voglio bene anche io, nunzio»
rispose lei e poi lui le fece segno di avvicinarsi, lei si alzò ed andò ad abbracciarlo, lui la strinse forte e poi salutò anche gli altri.

alex subito dopo si avvicinò a lei, mise una mano dietro la sua schiena e poi le lasciò un bacio dolce sul collo.

«sei stata bravissima comunque»
lei arrossì leggermente e poi si attaccò al suo collo, lui la strinse forte a sè.

per una delle sue primissime volte, stava bene, si sentiva bene, si sentiva a casa anche con alex e niente poteva rovinare tutto questo.

—✾—

qualche giorno dopo della puntata, lei aveva deciso di chiamare raimondo per poter parlare. aveva bisogno di dire al maestro come lei si sentiva e sopratutto voleva spiegazioni del perché a lei non la schierava mai.
lo incontrò in sala 5, lui era già arrivato, ad aspettarla dietro il divisore di plastica sempre presente.

«buongiorno alice, volevi parlarmi?»
chiese subito todaro, senza aspettare troppo.

«si maestro, ecco ci sono rimasta un po' male, non capisco perché non mi schiera mai durante le sfide, io sono l'unica che non balla mai e che va al ballottaggio»
sospirò ed abbassò di poco lo sguardo.

ora o mai più || alex Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora