26.

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«tutti in gradinata» la voce di maria ecchieggiò nella stanza e tutti si diressero in gradinata.
lei si andò a sedere di fianco a mattia, carola e christian, incrociò per caso lo sguardo con suo fratello, era di fianco a crytical. sembrava che i due ultimamente avessero molto legato.
distolse subito lo sguardo abbassandolo e lo rialzò soltanto dal momento che sentì la voce di raimondo.

«guardate come vado via» disse mattia affranto, lei gli accarezzò la spalla tranquillizzandolo.

«volevo parlare di alice» nel sentire il suo nome, vide mattia tranquillizzarsi ma lei si agitò, forse però sapeva di cosa si trattasse. «ho visto che hai saltato qualche lezione e non ci sto. volevo comunicarti che ho preso una decisione, mi spiace dirtelo così, avrei voluto incontrarti ma per vari impegni non sono potuto venire.
ho deciso che andrai in sfida, lo sfidante lo sceglierà la produzione ma questo ti farà imparere la lezione»
lo schermo si spense e lei sospirò.

sapeva che raimondo avrebbe fatto qualcosa e da una parte lo aveva voluto proprio lei. non disse niente e si alzò dagli scalini uscendo dalla stanza.

«alice, è tutto ok?» la voce di alex la fece girare, cambiò espressione guardandolo seria.

«no e in parte è colpa tua.» disse e poi proseguì andando fuori.
aveva bisogno di prendere un po' d'aria e stare sola. avrebbe tanto voluto spegnere i sentimenti per una buona volta e riuscire a concentrarsi sulla stanza.

«oi» sobbalzò nel sentire la voce di maria ma sforzò un sorriso.

«ciao maria»

«che succede?» maria sapeva sempre tutto.

«è tutta una serie di cose e adesso anche questo ma me lo sono cercato io» sospirò, poi iniziò a mordersi il labbro inferiore abbassando lo sguardo.

«non hai pensato che stai il doppio male perché non hai con te la persona con il quale hai condiviso tutto?» sapeva dove voleva andare a parare.
«magari se metti da parte un pochino di rabbia verso quella persona, ti sentirai meglio e riuscirai a proseguire, per quanto possibile, tranquilla»

«però mi sento molto ferita da alcuni atteggiamenti» si passò una mano tra i capelli e mantenne lo sguardo in basso.

«ho capito alice, però vuoi veramente chiudere tutto per qualcosa esterna al rapporto? io penso che non ne vale la pena» maria aveva ragione.
luigi era più importante di qualsiasi litigata che poteva farsi presente e sicuramente se non aveva parlato aveva le proprie ragioni, per quando potessero essere sbagliate per lei.

«grazie maria, posso chiamarti pure una volta fuori?» disse lei scherzando.

«dai scema, vai a fare quello che devi, ciao» salutò anche lei la conduttrice e poi decise di alzarsi da lì ma proprio in quel momento luigi aprì la porta ed uscì fuori per fumare.

non appena alzò lo sguardo la guardò sorpreso di trovarla lì e poi abbassò lo sguardo, volendo forse scappare perché sapeva di quel che pensava lei.

«s-scusa, non sapevo che ci fossi tu, torno dopo...» si rigirò per poter andare via ma alice lo prese facendolo girare e poi si fondò tra le sue braccia. scoppiò a piangere e sentì piangere anche luigi. sapeva si essere stata dura ma era stata la rabbia a parlare.

«scusami gigi, avrai avuto le tue ragioni ma io non intendo più che persone esterne influenzano il nostro rapporto» lui strinse la presa di più e poi una volta sciolto l'abbraccio, lo vide asciugarsi le lacrime.

«non devi scusarti, hai avuto ragione, sono io che mi sono comportato da stronzo. alex mi ha chiesto di promettergli che non te lo avrei mai detto, ma il segreto mi stava uccidendo, n-non sapevo come fare, ed ecco perché scappavo da te» si vedeva che era sincero e nello stesso tempo disperato nel raccontare la sua versione.

ora o mai più || alex Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora