59.

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aveva sempre sentito di essere l'anello debole e forse il pensiero di esserlo ha fatto in modo che piano piano lo è diventato veramente. era arrabbiata con sé stessa, per essersi buttata giù e non aver tirato fuori fino all'ultimo la grinta che l'aveva sempre caratterizzata.
aveva mollato e si sentiva di aver deluso tutti. si asciugò velocemente le lacrime, poi si alzò ma maria la fermò ancora una volta.
«non potrei farlo ma se vuoi puoi entrare a salutare luigi ed alex, so quando sono importanti, a luigi poi farebbe male non salutarti»

lei annuì ringraziandola e poi uscì dallo studio fino ad arrivare in casetta. vedendoli tutti lì fuori abbassò lo sguardo sentendo stringersi il cuore, sentì subito le braccia di alex intorno al suo corpo, lui aveva già capito. alice lo strinse a sé mentre iniziava a piangere tra le sue braccia con gli occhi chiusi, alex le accarezzò i capelli dolcemente.

«no, non è possibile»
sentì suo fratello ed aprì gli occhi vedendolo già nel panico più totale.
«no, c'è un errore, tu dovevi essere in finale. no alice, tu dovevi essere con me tu-»

si staccò da alex andando subito da luigi, gli prese il viso e lo guardò.

«lu ascoltami, è ok, non fa niente. cosa è una settimana da soli? niente rispetto ai mesi iniziali di amici, io mamma e papà faremo il tifo per te, anche se sotto sotto io lo farò anche per alex. stai tranquillo, una settimana e ci rivediamo fuori, io e te sempre uniti ricordi? rimarrà così.»

«ali...»

«no, ascoltami, tu devi pensare a vincere, vinci per te stesso hai capito? spacca luigi come solo tu sai fare.» si diedere un ultimo abbraccio e si strinsero talmente forte che sembrava un addio definitivo.

confidava in lui, confidava nel fatto che avrebbe tirato fuori la sua grinta per dare il meglio di sé alla finale. lo conosceva come le sue tasche.
dopo luigi, tornò da alex, aveva quell'espressione dispiace che a lei faceva talmente male vedere.

«non abbiamo iniziato insieme e non finiamo insieme»
disse lui e lei fece un mezzo sorriso.

«già ma io fuori ti aspetterò, di questo puoi starne certo alex e grazie per aver dimostrato in tutte queste settimane che ci tieni realmente a me, ti amo alessandro e non avrei mai pensato di innamorarmi così tanto di una persona, tanto meno qui dentro»
lui sorrise e senza dire niente le prese il viso e la baciò.

quel bacio poteva sembrare un bacio di addio ma invece era un bacio che voleva rappresentare un nuovo inizio, un nuovo inizio insieme.

—✾—

qualche giorno dopo era all'aereoporto, pronta per tornare a lamezia terme, dove era nata e cresciuta. varie persone, dopo essere scesa, la fermarono per fare delle foto, la conoscevano tutti ovviamente e poi qualcuno le fece anche domande su suo fratello, lei si limitò a dire che stesse bene.

la vennero a prendere i suoi genitori e quando li vide corse ad abbracciarli. suo padre subito pianse, emozionato di vederla e lei pianse insieme a lui, non poteva farne a meno.

«ma sei cresciuta»
disse lui guardandola poco dopo.
«anche lù è cresciuto? quanto è alto? più di te adesso?»
accennò una risata ed annuì.

«in realtà è sempre stato più alto di me papà... voi come state? mi siete mancati tantissimo, non vedevo l'ora di tornare a casa e potervi rivedere»

«lu stava bene? l'hai rassicurato?»
chiese sua madre preoccupata, mai si sarebbe aspettata tutta quella comprensione, ricordando come era iniziato tutto.

ora o mai più || alex Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora