37.

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14 febbraio, san valentino.

quel giorno per alice era un giorno come tanti, in fin dei conti dovevano fare tutti lezione come sempre.
andò quindi verso gli studi insieme a suo fratello, anche lui aveva lezione con rudy.

«quando finisci?» chiese lui mentre stava per dirigersi verso la sua sala.

«in realtà non lo so, raimondo deve spiegarmi tutto per la settimana»

«se ci metti un ora poi aspettami, perché io dovrei finire tra un'oretta» e detto questo il moro andò dentro la sua sala e lei andò verso la propria.

una volta entrata si stupì nel trovare nunzio già lì dentro, lo guardò aggrottando le sopracciglia mentre si avvicinava a lui. non l'aveva neanche visto uscire, aveva forse sbagliato lei il proprio orario di lezione?

«ehm ciao? avevi lezione a quest'ora?» chiese subito lei avvicinandosi.

«ah ciao... alice, giusto? no, mi hanno chiamato» lei annuì per la domanda sua e poi rimase lì in piedi ad aspettare, sempre più confusa.

poco dopo il maestro raimondo entrò dentro salutando entrambi, si mise di fronte a loro due ed alice rimase in silenzio, volendo far parlare il professore.

«allora ali... avevi già iniziato a provare il paso doble con mattia, giusto?» lei annuì al professore, non capendo esattamente dove volesse arrivare.
«a che punto eri?»

«diciamo a buon punto, io e mattia provavamo tanto anche in casetta poi è successo quel che è successo e ci stiamo fermati»

«so che con nunzio c'è tanto da lavorare, però pensavo di farti fare il paso doble che stavi provando con mattia con lui» alice spalancò gli occhi non credendo a quello che stava dicendo. stava sostituendo mattia così, come se nulla fosse e lei non voleva assolutamente fare quella coreografia con un'altra persona. sentiva come se tradisse mattia e poi nunzio non lo conosceva per niente, non c'era sintonia.

«se posso permettermi... io non me la sento di farlo, mi spiace però mi sento come se tradissi mattia, è mio amico» disse a quel punto sincera, raimondo sembrava aver capito ma poi tornò ad insistere.

«lo capisco, però voglio vedere come lavorate insieme. ali facciamo una cosa, pensaci e poi domani semmai mi dai la tua decisione. adesso se non ti dispiace userò quello che rimane della tua lezione per nunzio, puoi andare» disse lasciandola completamente spiazzata, salutò il maestro e poi silenziosamente uscì dalla sala completamente sconvolta.

non aveva nessuna intenzione di farlo, sopratutto per mattia ma voleva chiederlo a christian, se a lui andava bene poteva farselo andare bene anche lei.
si affrettò quindi, ad andare verso la casetta, con l'intento di parlare con christian; lui prima di tutti aveva il diritto di sapere cosa le avesse proposto raimondo.
arrivata in casetta però si ritrovò alex proprio allo sbocco della porta, aggrottò le sopracciglia guardandolo confusa.

«ciao? che succede...»

«ti stavo aspettando e... scusami per l'altro giorno, non ho avuto modo di parlarti e mi dispiace tanto» disse del tutto sincero ma continuò ancora a parlare.
«mi dispiace che io non abbia capito il tuo stato d'animo in quel momento e che abbia pensato a-»

«alex, è tutto ok, stai tranquillo va bene?»
disse subito lei interrompendolo, lui accennò un piccolo sorriso mostrando le proprie fossette.
«che facciamo entriamo o...»
accennò una piccola risata facendo ridere anche lui e poi entrarono dentro la casetta.

«però sei tutta mia adesso, siamo io e te oggi» lo guardò confusa non capendo esattamente ma nello stesso era felice delle sue parole.

«ok wyse, te non me la racconti giusta»
disse scherzando e poi lui si girò verso di lei, posizionandosi davanti.

ora o mai più || alex Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora