«chri ricordi che ti ho detto? che comunque si vede quando qualcuno si impegna e ci tiene, purtroppo questa cosa l'hanno vista più in francesco. christian sei tu a dover uscire»
christian sei tu a dover uscire.
le crollò il mondo addosso.
le mani iniziarono a tremare e le mancò il fiato.
non riusciva a respirare e quasi si sentiva che stava per avere un attacco di panico ma cercò di mantenere il più possibile la calma.
rimase ferma immobile, non riuscendo al alzarsi.
le lacrime iniziarono a scorrere lungo la pelle delle sue guance.
tutto intorno non c'era più.
tutto intorno era sparito.
c'era lei e quello che stava provando.
senza christian quale era il senso di restare?
christian, il suo migliore amico, il suo secondo fratello, era impossibile proseguire senza di lui.
la verità è che non voleva restare lì senza di lui. alice aveva bisogno di christian, come aveva bisogno anche di luigi.
aveva paura di fare la stessa fine di christian.
aveva paura che adesso poteva essere lei a non voler più ballare.
aveva paura che avrebbe mollato tutto.
aveva paura e basta.sentì solamente suo fratello prenderle la mano, sapeva perfettamente cosa stesse provando in quel momento ma lei non reagì a quel gesto, anzi rimase ancora ferma a guardare christian mentre salutava tutti.
non meritava di uscire, proprio adesso che si era ripreso.
christian meritava il mondo.
quando lui finalmente incrociò lo sguardò con alice, le fece segno di andare da lui. alice non se lo fece ripetere due volte e si alzò, scese le scalinate e poi si fiondò tra le sue braccia scoppiando in lacrime.
sentì il moro piangere insieme a lei mentre le accarezzava dolcemente i capelli.
prima mattia, poi christian, non era pronta a perdere altri, nonostante lo sapesse fin dall'inizio.«ali, devi promettermi che devi andare avanti, non ti devi buttare giù. non si molla mai, ricordatelo.»
disse ancora tenendola tra le braccia, lei pianse di più.«chri, io non ce la faccio, è come se avessi perso luigi io-»
disse tra un singhiozzo e un altro, lui staccò l'abbraccio e la guardò negli occhi.«guardami, non mi hai perso, ci vediamo fuori te lo prometto. pensi veramente di esserti liberata di me? e da fuori avrò anche modo di riprendermi da questa cottarella»
accennò una risata alle ultime parole e lei sorrise stringendolo di nuovo a sè, posando la testa sul petto del moro molto più alto di lei.
«farò tifo per tè fuori, non mi deludere»rimase in silenzio, sulla testa sul suo petto e cercò di tranquillizzarsi così, godendosi l'ultimo abbraccio del moro, prima di doverlo lasciar andare via.
quando si staccarono, alice aveva gli occhi rossi e gonfi, si raccolse i capelli in una coda e poi guardò christian finire di salutare gli altri.
subito sentì una mano dietro la sua schiena, si voltò e guardò suo fratello di fianco a lei.«ali ci sono io, lo sai, io sono sempre qui con te, ti prego non ti abbattere ti conosco.»
è vero la conosceva e infatti era proprio così, era in pieno crollo e sperava di riprendersi in pochi giorni se non domani stesso, doveva per forza.quando christian finì, fu lei ad accompagnarlo fuori, lui mise un braccio intorno al suo collo mentre uscivano dalla casetta e poi sulla porta del cancello, si diedero un ultimo abbraccio. guardò christian andare via, trattenendo il respiro e poi luigi andò da lei pronto ad abbracciarla ed a stringerla tra le sue braccia.
quell'uscita proprio non ci voleva, l'aveva distrutta e non sapeva come fare a riprendersi ma in qualche modo doveva farlo.
—✾—
«alice, vai a prendere la busta»
disse maria risuonando nella stanza, quindi si alzò e si precipitò fuori a prendere la busta rossa della sfida.sapeva che sarebbe arrivata anche se per come stava emotivamente, proprio non la voleva.
presa la busta tornò dentro e si andò a sedere di fianco ad alex, dove era prima, il moro non gli aveva detto molto, le aveva solo detto che gli dispiaceva, nulla di più ma non si aspettava chissà che cosa.«dalla maestra celentano:
ho sempre ammesso che alice è una bravissima ballerina ma vorrei vederla nel classico, perché effettivamente non ha mai ballato quest'ultimo. quindi propongo un guanto di sfida tra carola ed alice, coreografia con alcune parti classiche, giusto per far vedere quanto carola sia brava in questo stile. semmai alice dovrebbe ballare bene, ammetterò che lei sia versatile.
-alessandra celentano»sospirò e poi in silenzio aspettò che il video partì. sperava che almeno fosse una coreografia fattibile ma l'universo era contro di lei purtroppo.
non appena partì il video notò più elementi classici che altro ed iniziò a modersi il proprio labbro inferiore nervosa.
carola avrebbe vinto.
carola avrebbe portato a casa quel punto, sopratutto adesso che lei era veramente emotivamente instabile.«parto da te carola... è equo?»
intevenì maria come faceva sempre.«mh diciamo che ci sono molti elementi classici ma io sono sicura che alice può farla benissimo, ha già saputo dimostrare di saper imparare presto le coreografie.»
si scambiarono un sorriso poi maria si rivolte a lei.«te che dici alice?»
«vedremo maria, devo provarla per poterlo dire.»
detto questo maria lì salutò e lei si alzò in fretta dalle scalinate.aveva bisogno di stare sola e di sfogare tutto quello che aveva dentro in un bel pianto. non ne poteva più, non ne poteva più di sentirsi in quel modo. andare avanti senza christian era difficile, era sempre stata l'altra ancora per lei.
entrò nella propria camera e si buttò sul letto, con la faccia sul cuscino e poi lì fece un bel pianto liberatorio.
doveva darsi forza come le aveva detto lui, non doveva mollare, non ora che raimondo credeva di nuovo in lei, non ora che su era ripresa dal proprio momento di crollo, non ora che erano al serale e un minimo sbaglio poteva costare caro.«posso?»
sentì la voce di alex ed alzò il viso dal cuscino, lo guardò per qualche istante poi annuì e si alzò mettendosi seduta.
il moro si andò a sedere di fianco a lei, abbassò lo sguardo e sospirò.
«come stai? mi dispiace che non ci sono stato quel giorno ma ho pensato che avessi più bisogno di luigi che di me.»non aveva tutti i torti, quel giorno aveva bisogno di suo fratello e basta. colui che la conosceva meglio di tutti.
«non sto bene alex, christian era importante, è come se mio fratello fosse andato via. lo so può sembrare assurdo, luigi lo conosco da quando sono nata e christian solo da qualche mese ma lui c'è sempre stato. è lui che mi ha aiutato in qualsiasi momento, mi ha aiutato anche con te e nulla gli devo veramente tanto.»
ascoltò tutto il discorso in silenzio, mentre finalmente la guardò in viso.«lo so, lo percepisco. percepisco quanto tu sia legata a lui e mi dispiace che tu devi passare questo. ci sono passato anche io, per esempio con rea e nicol, non è stato bello»
«il guanto di sfida poi la botta finale, tanto vincerà carola»
abbassò lo sguardo ed iniziò a torturarsi le mani.«che stai dicendo? tu sei forte alice, non mollare, per favore»
rispose lui e poi le fermò le mani con le proprie, lei rialzò lo sguardo in silenzio.
«ti ricordi il primo messaggio? ti ho incitato ad iscriverti, perché la danza è la tua vita.hai una grande passione alice e trasmetti veramente tanto mentre balli. non lasciare mai che quello che provi sovrasti il tutto, devi essere più forte, la danza deve vincere, sopratutto se è una cosa che ti fa stare bene.»
«mi fa stare bene, è veramente l'unica cosa.»
«allora continua a lottare, io credo in te, ho creduto in te fin dal primo momento, non dimenticarlo.»
quelle parole la fecero sorridere che fece sorridere anche lui, mostrando le sue fossette.all'improvviso, d'istinto, alice si avvicinò a lui e lo abbracciò. alex non ci pensò due volte e ricambiò l'abbraccio, stringendola forte a sè, come a non volerla farla scappare.
quell'abbraccio valeva più di qualsiasi altra cosa per lei.
spazioscusate per questo capitolo, sto piangendo di nuovo pure io ma avevo bisogno di scrivere una cosa così, perché per alice christian era davvero importante.
alex cuoricino si è preoccupato per alice, qualcosa di giusto ogni tanto lo fa
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ora o mai più || alex
Fanfiction『𝘐 𝘫𝘶𝘴𝘵 𝘸𝘢𝘯𝘵 𝘺𝘰𝘶 𝘵𝘰 𝘬𝘯𝘰𝘸 𝘸𝘩𝘰 𝘐 𝘢𝘮.』 ♡ «ora o mai più.» continuò a ripetersi tra sè e sè mentre aspettava che maria chiamasse il suo nome. alice ha una grande passione, il ballo ma non av...