44.

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finita la puntata lei se ne andò il più velocemente possibile verso la casetta, evitando in tutti i modi gli altri ragazzi che la richiamavano.
soltanto una cosa aveva in mente di fare e nessuno poteva fermarla; infatti quando arrivò in casetta, entrò nella propria stanza, prese la valigia ed iniziò a raccogliere le proprie cose.

«che stai facendo?»
come volersi dimostrare, suo fratello l'aveva seguita ma sapeva che lo aveva fatto anche carola e christian.

alice non rispose ed iniziò a piegare i propri panni e li mise in valigia. luigi nel tempo si avvicinò alla valigia e tolse i panni già messi, lei li rimise ma lui continuò a toglierli.

«luigi basta, finiscila.»

«io? ma finiscila tu ma che diamine stai facendo, mica ti ha detto che non ti porta al serale!»

«luigi ha ragione»
intervenì carola ma lei non voleva sentire ragioni, se non lo aveva detto in puntata lo avrebbe annunciato domani a lei.

«allora se hai problemi vai da carola o christian, anche alex e crytical, lo so che non potremmo sentirci al telefono»
disse lei mentre continuava a sistemare le proprie cose, aveva deciso di far finta che non stessero parlando.

di colpo però, suo fratello la fermò per le braccia e lì lei dovette guardarlo fermandosi.

«tu non vai da nessuna parte, se vai via tu vado via anche io.»

«smettila non puoi, sei al serale ormai»

«alice guarda che non sto scherzando.»
è vero non stava scherzando, lo poteva vedere dalla sua espressione seria ma neanche quello poteva cambiare la sua idea.

«hai convinto me a rimanere e te ne vai tu?»
entrò anche christian nella stanza, lei lo guardò soltanto un momento ma poi tornò a concentrarsi sulla sua valigia.
«alice ma che diamine stai combinando»
la sua strategia era di far finta che non stessero parlando e continuare a sistemare le sue cose, sapeva però che luigi non ci sarebbe mai cascato.
«sei proprio testarda»
disse infine il moro e poi lo vide con la coda dell'occhio andare via.

poco dopo anche carola uscì dalla stanza facendo in modo che lei rimase da sola con suo fratello. lui era l'unico che poteva farle cambiare idea ma in quel momento non voleva farlo, perché era più che sicura che raimondo prendeva la decisione di farla tornare a casa.

«alice strangis sei di una testardaggine assurda, perché fai così? non ti ha detto che vai a casa, ti ha detto che domani te lo dirà»
lei però continuò a prendere le sue cose da dentro il letto adesso, aveva ragione era testarda ma anche lui lo era.

di colpo però sentì lui prenderla e fermarla con le mani, lei si fermò e lo guardò in faccia, continuava a pensare che lui meritava di più di lei di rimanere lì dentro, continuava a pensare che lei avendo deciso all'ultimo non doveva neanche essere lì.

«ma che succede?»
sentì la voce di alex e si girò subito verso di lui, il moro vide la valigia quasi del tutto fatta e con le sopracciglia aggrottate guardò alice.
«alice che stai facendo?»

«dio alex va via»
disse lei infastidita e poi distolse lo sguardo.

però alex si avvicinò a lei ancora con quell'epressione in viso, si vedeva che un po' era arrabbiato con lei.

«molli così? solo perché raimondo ti ha detto che ci pensa? pensavo che tu non fossi una che molla»

«non sto mollando, sto preparando la valigia perché lo so che vado a casa.»

«non sapevo che avessi la palla magica»
sentì luigi ridere, lei lo fulminò con lo sguardo e poi lui alzò le mani in segno di resa.

«smettila.»

ora o mai più || alex Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora